Libri di R. Diodato
Estetica dei media e della comunicazione
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2011
pagine: 351
In cosa consiste la comunicazione dal punto di vista estetico? Non certo in una semplice "trasmissione" di informazioni, piuttosto in una relazione coinvolgente che attiva sensibilità, emozione e intelligenza, facendo interagire immaginazione, gusto, intuizione. Attraverso i contributi dei più significativi pensatori e artisti (da Benjamin a Heidegger, da Arnheim a McLuhan, da Marinetti a Ejzenstejn) che si sono dedicati al tema, il presente volume indaga nella prima parte le possibilità di comunicazione sollecitate dai linguaggi simbolici della poesia, della letteratura e della creazione artistica; nella seconda parte ricostruisce la riflessione, dagli anni venti del Novecento ai giorni nostri, sulla capacità dei media di trasformare la nostra esperienza sensibile, dunque estetica.
Costanti filosofiche dell'essere
Étienne Gilson
Libro
editore: Massimo
anno edizione: 1993
pagine: 256
Percorsi di estetica. Arte, bellezza, immaginazione
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2009
pagine: 456
L'estetica è una disciplina le cui categorie mutano al variare dei tempi. Ecco perché non può essere sistematica: nella molteplicità delle forme dell'arte si riflette la pluralità delle sue prospettive. Queste pagine cercano di rendere tale complessità riformulando la riflessione estetica in tre interrogativi - cos'è arte, bellezza, immaginazione? - e affrescando itinerari per una sua definizione. Di qui le tre sezioni del libro. L'arte: nell'antichità si declina come mimesis, in differenti accezioni - da Platone fino a Giordano Bruno. È la dialettica tra arte e verità a divenire dominante nella modernità diversamente declinata in Hegel, Schopenhauer, Schelling, Vico. L'età contemporanea coglie la differenza fra opera e rappresentazione: un tema esplorato da Heidegger, Adorno, Merleau-Ponty. La bellezza: se nell'antichità è sinonimo di equilibrio e perfezione (Agostino, Vitruvio, Platone, Plotino, Firenzuola), nel moderno richiama un modello di universalità (Kant, Burke, Baumgarten, Winckelmann, Hegel). Il contemporaneo invece propone altri modelli: la bellezza dell'effimero, la bellezza artificiale. L'immaginazione: è imitare immagini o produrne di proprie? È un concetto che oscilla tra phantasía e imaginatio, e muta da Aristotele fino ai moderni - Montaigne, Spinoza, Hume, Kant, Novalis - rovesciando il suo significato, nell'età contemporanea, da rappresentazione in irrealtà, creazione d'essere e potenza trasformatrice.