Libri di Regina Pozzi
Gli scritti storici di Augustin Thierry
Regina Pozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 69
Da quando giunse a Pisa, nel 1959, per studiare presso la Scuola Normale Superiore, Regina Pozzi ha incessantemente indagato la storia della cultura storiografica e della letteratura politica francese, al fine di comprendere il divorzio intervenuto tra gli intellettuali e i poteri nell'età delle democrazie moderne. Queste pagine sono tra quelle che ama di più. Lungo il corso dei lunghi anni in cui ha insegnato nell'ateneo pisano, anche noi abbiamo imparato ad ammirare e amare queste stesse pagine e tutti i suoi saggi, e ancor più l'autrice intelligente e l'amica arguta. Pubblicando ancora "il suo amato" Augustin Thierry, vogliamo semplicemente dirle quanto l'amiamo.
Tocqueville e i dilemmi della democrazia
Regina Pozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Plus
anno edizione: 2006
pagine: 160
Il lavoro raccoglie sette saggi, uno dei quali inedito, gli altri usciti in diverse sedi italiane e straniere (vedi progetto accluso). Esso presenta una forte organicità tematica e problematica - che l'Introduzione servirà ad illustrare - e si articola, secondo una sequenza anche cronologica intorno ai due poli della Democrazia e dell'Antico Regime. Comprenderà quindi una prima parte di tipo politologico e una seconda parte di tipo storiografico, che entrambe intendono mettere a fuoco la seguente questione: per Tocqueville la democrazia, se è la soluzione "obbligata" della modernità politica, ne è anche il problema. Il libro si rivolge ad un pubblico specialistico ed universitario (si pensa in particolare alla sua utilizzazione nell'ambito della laurea specialistica in Storia e civiltà), ma per le problematiche che affronta può interessare un più vasto pubblico.
Hippolyte Taine. Scienze umane e politica nell'Ottocento
Regina Pozzi
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1993
pagine: 336
Taine, storico, filosofo, critico, fu tra i protagonisti della stagione del positivismo, animandone i dibattiti. Attraverso la vicenda di questo testimone esemplare, Regina Pozzi rilegge la storia di un secolo, l'Ottocento, che dopo essersi alimentato dell'esaltazione del progresso e delle acquisizioni del sapere umano, si chiude dichiarando la "bancarotta della scienza". Infatti Taine si era proposto di dare alle scienze dell'uomo la stessa saldezza di fondamento conseguita a quell'epoca dalle scienze della natura. Un progetto ambizioso, ma destinato a fallire e anzi a sfociare, alla fine dell'Ottocento, in una crisi degli orientamenti ideali dal significato epocale.

