Libri di René Roberts
Plastic-free dolls
René Roberts
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2025
pagine: 90
Bambole e bambolotti (non "bamboli") sono i protagonisti di questi ritratti. Pensati per l'infanzia a scopo ludico, diventano inerti lontano dai momenti di gioco, irrigiditi in pose innaturali su scaffali o sul tappeto, perdendo la normale fotogenìa che siamo soliti attribuirgli e che crediamo innata in loro, come fossero statue o sculture. Come ritrarli allora? Personalmente ho scelto di affidarmi al termine anglosassone "dolls", invariante per genere (dove la lingua italiana ha attribuito una distinzione, diversamente dal termine "statua", ad esempio), e di seguire un approccio "plastic-free"; intanto perché i soggetti ritratti sono tutti antecedenti all'era della plastica; poi per richiamare il rapporto artistico con la scultura classica, laddove la figura si ricava "liberandola" dal marmo, non plasmando il materiale. Con queste premesse, credo che i soggetti protagonisti di questi ritratti esprimano molto di quanto volevano i loro designers. Dopo oltre un secolo anche qualcosa in più.
Mémoir fluide
René Roberts
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 144
Ripescare le vecchie stampe da rullino e scoprire inaspettatamente i primi risultati "fotogenici". Ritrovarne l'impronta discreta nel pittorico disordine "da diporto fotografico" degli inizi digitali. Con ricreativa leggerezza e accostamenti improbabili, René Roberts raccoglie in questo lavoro alcuni di quelli scatti, enfatizzando le invarianze di elementi mutevoli in istanti diversi, e componendo un affresco di costanti stilistiche "non sporadiche ma connaturate, impresse e labili come una memoria". Questi scatti sono l'invito a un viaggio straordinario attraverso il mare, la luce e l'acqua, catturati in momenti che sfuggono al tempo.
Di Amore e Psiche...e Adam!
René Roberts
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 128
«Questo è il racconto dell'origine del nome di Adam. Adam è nostro figlio, mio e di Laura; lo specifico perché è il mio secondogenito dopo Mirko, che ha ventidue anni». Che c'entra l'origine del nome con l'eventuale, ipotetica, futura kinkità di Adam? La leggenda di Adamastòr («sarebbe questo il nome di Adam per esteso») raccontata a Mirko da bambino per farlo addormentare («un po' a modo mio, ammetto»), diventa l'inizio per la strampalata riflessione generazionale del narratore principale. Supportato dagli altri "co-autori" del racconto, attraverso successive interpretazioni e funambolesche reinterpretazioni della novella di Amore e Psiche, riuscirà finalmente a trovare «la perfetta quadratura del cerchio», e a dimostrare persino che la «pseudo-psicorielaborazione della finta leggenda del vero nome di Adam» avrebbe ispirato Virgilio per il suo celebre verso "omnia vincit amor"!