Libri di Riccardo Gavioso
Numeri a perdere
Riccardo Gavioso
Libro: Copertina morbida
editore: Arpeggio Libero
anno edizione: 2014
pagine: 144
Articoli di giornale e racconti nati dalla penna di Riccardo Gavioso narrano gli orrori dimenticati del nostro tempo: dai massacri del Ruanda all'inferno di Payatas.
Propensione per le tempeste
Riccardo Gavioso
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2011
pagine: 86
"Propensione per le tempeste" prende per mano il lettore e lo guida alla scoperta di un mondo onirico fuori dallo spazio e dal tempo, in compagnia di cinque personaggi così surreali eppure così vicini ad ognuno di noi. Il potere evocativo della letteratura, il tentativo di ristabilire il legame con gli affetti perduti attraverso una passione ereditata, lo smarrimento di fronte all'ineluttabilità della morte, il coraggio delle proprie idee, sono alcuni dei fili che vanno a comporre la trama narrativa del libro.
Cento
Riccardo Gavioso
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2010
pagine: 238
Ci sono diversi modi di fare giornalismo. Quando ritornarono le prime 700 bare dei soldati americani caduti in Iraq, un giornalista creò un fotomontaggio che le allineava a ricoprire l'intera superficie di un campo da football. Fece innervosire l'amministrazione americana che tentò, con scarso successo, di censurarlo. Questo credo sia un ottimo modo di fare giornalismo. Io non sono così bravo e, come gli orientali, mi limito a scopiazzare. Il genocidio del Ruanda ha un bilancio di circa un milione di morti: se teniamo conto che un cadavere occupa circa due metri lineari, dieci cadaveri ne occupano venti, con cinquecento facciamo un chilometro e con cinquecentomila arriviamo a mille chilometri, potete immaginare di partire da Aosta e vedere nell'opposta corsia dell'autostrada una doppia fila di corpi che vi allieterà il viaggio fino che lo stesso, in attesa di mirabolanti ponti, non sarà interrotto dallo stretto di Messina. Se io vi chiedessi qualcosa di questa storia, alcuni ricorderanno "hutu" e "tutsi", ma pressoché nessuno sarà in grado di dirmi perché è iniziata, come si è sviluppata, quando e perché è finita.

