Libri di Robert Gerwarth
La rabbia dei vinti. La guerra dopo la guerra 1917-1923
Robert Gerwarth
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 446
L'11 novembre del 1918 segna un momento decisivo della storia d'Europa: la fine di una Grande Guerra. Ma quale è stata l'eredità che ci ha lasciato la Prima guerra mondiale? Per molti aspetti il futuro dell'Europa non è stato condizionato tanto dai combattimenti sul fronte occidentale quanto dalla devastante scia di eventi che seguirono la fine del conflitto quando paesi di entrambi gli schieramenti vennero travolti da rivoluzioni, pogrom, deportazioni di massa e nuovi cruenti scontri militari. Se nella maggior parte dei casi la Grande guerra era stata una lotta fra truppe regolari, i protagonisti di questi nuovi conflitti furono soprattutto civili e membri di formazioni paramilitari. La nuova esplosione di violenza provocò la morte di milioni di persone in tutta l'Europa centrale, meridionale e sud-orientale, e questo ancor prima che nascessero l'Unione Sovietica e una serie di nuovi e instabili staterelli. Ovunque c'erano persone animate da un desiderio di rivalsa, disposte a uccidere per placare un tormentoso senso di ingiustizia, e in cerca dell'opportunità di vendicarsi contro nemici reali o immaginari. Un decennio più tardi, l'avvento del Terzo Reich in Germania e l'affermazione di altri Stati totalitari fornirono loro l'occasione che tanto avevano atteso.
Guerra in pace. Violenza paramilitare dopo la grande guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2013
pagine: 365
La fine della prima guerra mondiale non portò immediatamente la pace in Europa. Da est a ovest, rivoluzioni, controrivoluzioni, contrasti etnici, pogrom, guerre d'indipendenza, conflitti civili e violenze fra stati animarono gli anni tra il 1917 e il 1923, sconvolgendo lo scenario politico di gran parte del Vecchio continente. Una o più di queste forme di violenza interessarono la Russia, l'Ucraina, la Finlandia, gli stati baltici, la Polonia, l'Austria, l'Ungheria; e ancora la Germania, l'Italia, i Balcani, il declinante impero ottomano, il Caucaso, l'Irlanda. Di tutti questi conflitti il paramilitarismo - che si tinse di diverso colore e di differenti ideologie a seconda dei luoghi, in una spirale di sangue che coinvolse le squadre fasciste come "i ragazzi di Lenin" in Ungheria - costituì una componente fondamentale. Il libro ne indaga le origini, le modalità d'espressione e le eredità lasciate, facendo conoscere al lettore protagonisti e contesti del periodo tra le due guerre poco esaminati oppure, finora, rimasti vaghi.
La rabbia dei vinti. La guerra dopo la guerra 1917-1923
Robert Gerwarth
Libro: Copertina rigida
editore: Laterza
anno edizione: 2017
pagine: 421
L'11 novembre del 1918 segna un momento decisivo della storia d'Europa: la fine di una guerra che aveva distrutto un'intera generazione e l'estinzione di grandi imperi secolari. Ma quale è stata l'eredità che ci ha lasciato la Prima guerra mondiale? Per molti aspetti il futuro dell'Europa non è stato condizionato tanto dai combattimenti sul fronte occidentale quanto dalla devastante scia di eventi che seguirono la fine del conflitto mondiale quando paesi di entrambi gli schieramenti vennero travolti da rivoluzioni, pogrom, deportazioni di massa e nuovi cruenti scontri militari. Se nella maggior parte dei casi la Grande guerra era stata una lotta fra truppe regolari che combattevano sotto la bandiera dei rispettivi Stati, i protagonisti di questi nuovi conflitti furono soprattutto civili e membri di formazioni paramilitari. La nuova esplosione di violenza provocò la morte di milioni di persone in tutta l'Europa centrale, meridionale e sud-orientale, e questo ancor prima che nascessero l'Unione Sovietica e una serie di nuovi e instabili staterelli. Ovunque c'erano persone animate da un desiderio di rivalsa, disposte a uccidere per placare un tormentoso senso di ingiustizia, e in cerca dell'opportunità di vendicarsi contro nemici reali o immaginari. Un decennio più tardi, l'avvento del Terzo Reich in Germania e l'affermazione di altri Stati totalitari fornirono loro l'occasione che tanto avevano atteso.