Libri di Roberta Franchi
Dalla grande madre alla madre. La maternità nel mondo classico e cristiano: miti e modelli. Volume Vol. 3
Roberta Franchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 442
"Madri scaltre, sterili, surrogate o adottive, la Scrittura offre una vasta gamma al riguardo. A cominciare da Eva, madre dei viventi, eccole là, sulla scena biblica: Sara, Rebecca, Rachele, Anna madre di Samuele, ma anche Agar, Bilhà o la figlia del Faraone, tutte pronte a rivendicare un ruolo tutt’altro che marginale. Esse incarnano un’epoca in cui la procreazione e la maternità sono un dono di Dio. È il Nuovo Testamento ad operare un cambiamento. «Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me» (Mt 10,37). Le parole paradossali di Gesù sono espressione di un atteggiamento di scelta radicale e senza compromessi per il Regno di Dio. Proprio per seguire il suo insegnamento, molte madri sono disposte ad abbandonare i loro figli in nome della fede o dell’ascetismo cristiano: Perpetua, Felicita, Paola, Melania senior. Esse permettono di evocare il precedente biblico veterotestamentario della madre eroica per eccellenza: la madre dei Maccabei."
Dalla grande madre alla madre. La maternità nel mondo classico e cristiano: miti e modelli. Volume Vol. 2
Roberta Franchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 400
Nella Roma di III secolo a.C., durante gli anni della seconda guerra punica, che mette a dura prova la città, i Romani decidono di consultare i Libri sibillini: per salvare Roma c’è bisogno della protezione di un’antica divinità anatolica: la Magna Mater Cibele. E così, dall’Oriente Cibele giunge a Roma per offrire sostegno a una città stremata. Significativo è il risalto dato nelle fonti antiche al ruolo giocato dalle matrone romane in occasione dell’arrivo della Grande Madre. Roma, fondata sulla figura preminente del paterfamilias, riconosce un certo prestigio alle matrone. E proprio la maternità è al centro della storia romana. Una serie di madri minori e surrogate, umane e divine, appartenenti al mondo animale o vegetale, si staglia con forza: da Rea Silvia, madre di Romolo e Remo, alla lupa che allatta i due gemelli; dalla dea Rumina alla casta Lucrezia. Nonostante l’indiscussa autorità del padre, alla madre è affidato l’importante compito di educare i figli. Donna colta e di stirpe illustre, Cornelia, madre dei Gracchi, diventa la madre per eccellenza.
Dalla grande madre alla madre. La maternità nel mondo classico e cristiano: miti e modelli. Volume Vol. 1
Roberta Franchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 388
È nel cuore dell’altopiano anatolico che prende avvio un affascinante viaggio, costellato di rimandi, sovrapposizioni e risonanze, volto a ripercorrere le tracce di quell’immagine archetipica femminile, figura simbolica dominante nel pantheon religioso antico, con la quale finisce per identificarsi la maggior parte delle divinità femminili: la Grande Madre. Venerata in Anatolia dagli Hittiti e dai Frigi, in Grecia il suo volto si sovrappone con quello di Cibele, Gaia, Rhea e Demetra. Un nome, tanti nomi o tante dee per indicare una credenza nella potenza incontestata di una madre primordiale e cosmo-teogonica, una madre sfuggente e poliedrica, che finisce per installarsi sull’Agorà di Atene, diventando custode della giustizia e dell’anima ancestrale della città. Espressione di fertilità e fecondità, la forza procreatrice e generatrice della Grande Madre, declinata già nel mito di Demetra e Kore, trova un parallelo in quell’unica figura femminile vivente, capace a sua volta di generare, nutrire, proteggere e amare: la madre.
Il corpo narrante. Pedagogia dell'agire sportivo
Roberta Franchi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 246
Il vissuto sportivo degli atleti è quanto viene messo in gioco, è esistenza. L'invisibile e il sacro, che sono l'essenziale e che nutrono la passione sportiva e la nostra anima, rischiano di essere messi da parte quando l'attenzione è rivolta soltanto ai risultati e alla performance. L'allenamento non è mai unicamente prestazione, forza, velocità e tecnica, ma anche e sempre vita e relazioni, che percorriamo e ci percorrono. Esserci nello sport è un esserci come in qualsiasi altro campo, ma che intesse linguaggi, discorsi e fraseggi particolari. Il libro intende raccontarli, soffermandosi su esperienze sportive che meritano un'analisi di tipo fenomenologico-esistenziale più approfondita, e offre la possibilità di ritrovare quella parte di poesia che lo sport porta con sé nell'incarnare i valori tragico-eroici dell'uomo che persegue i suoi sogni con spirito e speranza e, nel farlo, immagina, vede e crea.
Letteratura italiana. Riassunto da leggere e ascoltare. Con file MP3. Volume Vol. 3
Federica M. Viola, Roberta Franchi
Libro: Libro in brossura
editore: Unicorn
anno edizione: 2016
pagine: 176
Il libero arbitrio. Testo greco a fronte
Metodio di Olimpo
Libro: Libro rilegato
editore: Paoline Editoriale Libri
anno edizione: 2015
Metodio d'Olimpo affronta in questo dialogo alcune domande che attraversano la storia dell'umanità: qual è l'origine e quali sono le ragioni del male? Com'è possibile che un Dio buono e giusto abbia permesso il male? Perché non lo contrasta visibilmente? Il paradosso di un'esistenza che aspira quotidianamente alla felicità mentre sperimenta il dolore che deriva dall'esperienza del male pervade in profondità il libero arbitrio. Pazientemente Metodio sviluppa il suo ragionamento coinvolgendo dapprima il momento della creazione (Dio ha creato il male?) per poi interrogarsi sul male stesso (cos'è il male?); attraverso un confronto fra opinioni diverse in un dialogo tra tre interlocutori, la riflessione giunge a un punto di svolta decisivo: è il libero arbitrio dell'uomo a determinare la possibilità del male. Il male, in ultima istanza, è il disobbedire a Dio: l'uomo, attraverso il proprio arbitrio, può scegliere di abbandonare il suo creatore ed è questo che determina il male. La visione di Metodio, tuttavia, non è pessimistica e non si limita a constatare il legame tra il male e la libertà degli uomini. Egli compie un passo ulteriore, attribuendo al libero arbitrio una funzione fondamentalmente e profondamente positiva: l'uomo, per essere veramente libero, deve avere a disposizione anche la scelta della disobbedienza affinché, decidendo liberamente di obbedire a Dio, egli possa salvarsi. Il libero arbitrio, insomma, è un dono d'amore di Dio e un privilegio di libertà.