Libri di Roberto Bonente
«Condannato a ricordare». Augusto Tebaldi a Soave: vita, Resistenza, deportazione
Roberto Bonente
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 178
Per una memoria dei caprinesi deportati nei lager nazisti
Roberto Bonente
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre Grafica
anno edizione: 2018
pagine: 112
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 l’Italia venne occupata dalle truppe tedesche sostenute dal nuovo fascismo della Repubblica Sociale. Cominciarono fin da subito le deportazioni di persone che a vario titolo si opponevano al nuovo sistema di potere. Fra i tanti italiani che subirono l’offesa della deportazione politica nei lager figurano anche quattro uomini nati a Caprino. La ricerca ricostruisce le vicende che li condussero verso i campi di concentramento dove tre di loro persero la vita.
«Domani partiamo per non so dove». I deportati della Valpolicella nei campi di concentramento tedeschi
Roberto Bonente
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 224
Due di noi nei lager nazisti. L'odissea di due giovani deportati. I diari di Giuseppe Marchi e Luigi Tosi
Roberto Bonente, Giuseppe Corrà, Maurizio Zangarini
Libro: Copertina rigida
editore: Azzurra Publishing
anno edizione: 2015
pagine: 120
Due veronesi nei lager nazisti. I diari di Giuseppe Marchi e Luigi Tosi
Roberto Bonente, Giuseppe Corrà, Maurizio Zangarini
Libro
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 120
Memorie di una partigiana. La liberazione di Giovanni di Roveda a Verona negli scritti di Concetta Fiorio
Concetta Fiorio
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 236
Nel 1984 Concetta Fiorio redige un memoriale su ispirazione del marito Emilio Moretto, che in quel periodo la incoraggiava a parlare e a scrivere anche a nome suo. Il testo mette in risalto le figure dei gappisti che, nel pomeriggio del 17 luglio 1944, attuano la liberazione del noto antifascista Giovanni Roveda dal carcere degli Scalzi di Verona. Nell’azione muore Danilo Preto mentre Lorenzo Fava, catturato gravemente ferito, sarà trucidato un mese dopo a Forte San Procolo. Gli altri “Cavalieri dell’ideale” che partecipano all’assalto sono Emilio Moretto, Aldo Petacchi, Vittorio Ugolini e Berto Zampieri. Dal memoriale di Concetta Fiorio emergono le figure di tanti patrioti che non esitarono a mettere a repentaglio la loro vita per aiutare, curare e proteggere gli autori di una tra le più significative imprese della Resistenza italiana. A Danilo Preto e a Lorenzo Fava verrà concessa, non a caso, la medaglia d’oro al valor militare.

