Libri di Roberto Sega
Sull'esperienza del pensare
Roberto Sega
Libro: Copertina morbida
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2021
pagine: 216
Anche chi, da semplice dilettante, si dedica alla "sconosciuta arte del pensare" (Gadamer), prima o poi, misurandosi sia con i classici della filosofia che con la propria modesta "fatica del concetto", arriva a porsi una serie di domande, tanto inevitabili quanto capitali: che cosa significa pensare? In quali modi si dispiega questa (quasi impalpabile) attività? Che effetti produce in chi l'esercita? Quali i suoi scopi? Che rapporti intrattiene con le diverse forme del sapere? I lavori qui raccolti, tutt'altro che sistematici, che vanno dal saggio strutturato alla nota o all'articolo breve, cercano - si parva licet - di indicare dei percorsi di senso in vista della costruzione di possibili risposte a quegli interrogativi fondamentali. Solo tentativi, niente di più.
T.W.A. Istantanee su Adorno
Roberto Sega
Libro: Copertina morbida
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2021
pagine: 144
Fino all'anno della morte, avvenuta nell'agosto del 1969, Adorno ha recitato, per almeno tre lustri, una parte di primo piano sulla scena del theatrum philosophicum continentale. Era, a tutti gli effetti, una star del pensiero, il "teoretico-capo alla moda" (Hochhut). Più tardi è rapidamente scivolato verso il fondo del palcoscenico, se non addirittura dietro le quinte. Solo in tempi recenti è stato recuperato, ritrovato come un maestro del pensiero, soprattutto a causa di una componente sottolineata da più parti (Derrida, Bude): nel carattere impavido e temerario del suo lavoro del concetto, nell'istanza perseguita con coerenza e rigore di non fermarsi davanti a nulla, di mettere di continuo in discussione ogni cosa, nel preciso intento di aprire "uno spazio di risonanza del possibile nell'impossibile". I saggi qui raccolti, unitamente a quelli già pubblicati nel precedente Costellazione Adorno (Padova, 2017), vorrebbero mostrare la natura e gli strumenti di questo peculiare Denkmodus.
Glosse a Heidegger
Roberto Sega
Libro: Copertina morbida
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2021
pagine: 192
Un Heidegger ormai anziano, prossimo «all'ora che non ha sorelle» (Celan), lamentava che il suo pensiero fosse preda di continui fraintendimenti: «non comprendono quello che ho pubblicato». Avrebbe dovuto, invece, rallegrarsi di questo fatto, perché è proprio di un classico suscitare dietro di sé «un pulviscolo di discorsi critici» (Calvino), scatenare una miriade di «disletture» (Bloom), che vanno dalla semplice ripetizione differenziata, passando attraverso alterazioni più o meno accentuate, per approdare infine a fertili (e creative) dislocazioni (Erörterungen) - le stesse messe in campo da Heidegger nelle interpretazioni dei grandi filosofi del passato. Anche questo lavoro non si sottrae a quella logica inevitabile, non avendo tanto l'obiettivo di esporre «ciò che ha veramente detto» Heidegger, quanto piuttosto interrogare, del suo pensiero, i margini e i bordi, le eventuali aporie o contraddizioni, le opacità e i silenzi, vale a dire i luoghi in cui un senso consolidato si rimette in gioco, là dove è in gioco la partita del senso, l'oggetto privilegiato di quella «scienza del senso» (Weil) che è la filosofia.
Wittgenstein minimo
Roberto Sega
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 88
Non c'è filosofo, degno di questo nome, che non si sia interrogato intorno al proprio fare, in merito al senso e allo scopo della sua (spesso incomprensibile) attività. Anche Wittgenstein non fa eccezione a questa regola. E lungo tutto l'arco di sviluppo della sua parabola speculativa ha ripetuto, in maniera ossessiva, che la filosofia va concepita, anzitutto e per lo più, come una "chiarificazione di ciò che può essere detto intorno al mondo": è una terapia linguistica. In questo lavoro, si tenta di mostrare che è in gioco anche dell'altro, tanto da ammettere che in Wittgenstein la filosofia si dice (e declina) in molti modi, assumendo infine, data la sua vocazione pragmatica, il profilo (e il peso) di una vera e propria esperienza esistenziale, "il che significa direzione e destino" (Celan): una forma, una scelta di vita, che si risolve in uno di stare al mondo "ad occhi aperti" (Yourcenar), avendo cura di "non smettere mai di riflettere", nel rispetto dell'ingiunzione kantiana di pensare in proprio, in autonomia - "ciascun modo di pensare va bene a patto che non sia stupido".
Esilianza. Verso un'ontologia dell'esilio
Roberto Sega
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 124
"Rilke, nelle Elegie duinesi, dichiara che «siamo di casa nel mondo interpretato», vale a dire che il senso è la nostra patria. Viviamo di e per esso. E tuttavia, che cosa accade quando, come nell'oggi, con l'avanzare del nichilismo - tra tutti «l'ospite più inquietante» (Nietzsche) -, si assiste al venir meno del senso, al suo rapido svanire, infine al suo mancare? E poi: nel momento in cui condividiamo ancora del senso, perché siamo comunque sempre spinti oltre, in uno slancio di trascendenza che mira al di là del senso dato? Da cosa nasce (e di cosa è indice) la nostalgia per un altro senso, per il senso dell'Altro che ci prende e ci accompagna, dovunque e di continuo? Nella condizione della povertà di senso, come vivere? Che fare? A queste domande - le questioni di sempre e di tutti -, il volume cerca di dare delle risposte, tenta di rendere loro ragione - non è, forse, questo l'ufficio (e il principio) della filosofia? - attraverso la definizione, ancora sommaria e provvisoria, di un'ontologia dell'esilio".
L'inquietudine ermeneutica. Saggi su Pareyson
Roberto Sega
Libro: Copertina morbida
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2021
pagine: 212
Uno dei massimi storici della filosofia italiana considerava "Pareyson una delle figure più significative, più valide, più serie del pensiero del nostro Paese" (Garin). I saggi qui raccolti vorrebbero dar conto della legittimità di quell'asserzione, ponendo soprattutto l'accento sull'ultima, tarda riflessione di Pareyson, quella da lui stesso qualificata come "ontologia della libertà" o "pensiero tragico" - un esempio di "alta speculazione" che, mossa da "grande inquietudine" (Cacciari), si distingue per audacia e azzardo, per spirito d'avventura: arriva a dischiudere nuovi, fecondi orizzonti del concetto.
La scrittura celeste. Un messaggio «dettato» dall'aldilà: rivelazioni di uno spirito-guida
Nadia Bonazza, Roberto Sega
Libro: Libro in brossura
editore: Faust Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 138
“L’entrare in contatto con la Voce cominciò a essere il mio unico pensiero. Il bisogno d’ascoltarla divenne come una droga: non riuscivo più a farne a meno, vivevo di essa e per essa. Mi dava informazioni di ogni genere, rispondeva sollecita a ogni mio quesito, narrava di altre vite al di là di questa, descriveva mondi sparsi per l’universo”. Nadia Bonazza, entrando in contatto con un’entità di un’altra dimensione dell’essere, aiuta e consiglia chi si trova in difficoltà nel “mestiere di vivere” (il suo studio è frequentato da tante persone, provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, le quali continuano a ricevere parole capaci di recare loro chiarezza, forza e determinazione).
La scrittura celeste
Nadia Bonazza, Roberto Sega
Libro: Copertina morbida
editore: SBC Edizioni
anno edizione: 2010
La scena è nota: qualcuno parla - ha dalla sua un'indiscussa autorevolezza (di magistero, di sapienza, di verità) -, qualcun altro trascrive, nero su bianco, quella voce: uno scriba preoccupato che niente vada perduto e che condivide il monito espresso dall'adagio latino: verba volant, scripta manent. L'archetipo di questa situazione è descritto in un apocrifo dell'Antico Testamento: "Il Signore disse a Vereveil, uno dei suoi arcangeli: 'Prendi dei libri dai depositi e consegna un calamo a Enoch e dettagli i libri'". Anche in questo volume è presente un messaggio proveniente dal regno invisibile, 'canalizzato' da Nadia Bonazza con la scrittura automatico-emozionale e riportato da Roberto Sega attraverso la scrittura corrente, affinché esso possa essere diffuso e conosciuto. Il messaggio è un invito all'amore - alla sua grammatica, alla sua pratica - che si rimette alla libertà dell'amore. Niente di più, niente di meno.