Libri di Rosanna Bettarini
Lettere a Clizia
Eugenio Montale
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 432
Un giorno d'estate del 1933, a Firenze, un'intraprendente giovane americana bussa alle porte del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux per conoscere il poeta degli Ossi di seppia, che dirige l'antica istituzione. La ragazza, alta, snella ed elegante, è Irma Brandeis (1905-1990), ebrea newyorkese, italianista, francesista e anglista, traduttrice e scrittrice in proprio. È un classico coup de foudre, destinato a segnare nel profondo la vita dei due protagonisti e tutta la successiva poesia montaliana. Del loro straordinario carteggio, durato sette anni, sono sopravvissute soltanto le oltre 150 lettere di lui, che Irma volle donare al Vieusseux e che furono pubblicate per la prima volta nel 2006. Così ne parla Rosanna Bettarini: «Missive dal tratto forte, delicato e feroce, che giorno dopo giorno costituiscono di fatto un racconto amaro e dolce, d'amore e di rancore, un documento frammentario di fede e di disperazione, di gossip velenoso, di malizie e di pietà; un testo autobiografico e privato sì, ma spesso così letterariamente pepato, stuzzicante proprio là dove non dice e non racconta, così ellittico, evasivo e cifrato da sollevare il lettore da ogni senso di colpa nel porre la lente sui dettagli degli amori altrui. Così il poeta schivo, eccitato da un incontro che ha i segni del destino, visitato da una vera Musa in forma di donna ornata di frangetta e di orecchini, qualche tempo dopo chiamata Clizia, tortuosamente comincia a limare dentro di sé parole e metriche nuove per il mutato stile del libro delle Occasioni».
Scritti montaliani
Rosanna Bettarini
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2009
pagine: 350
Lacrime e inchiostro nel Canzoniere di Petrarca
Rosanna Bettarini
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1998
pagine: 194
Lettere a Clizia
Eugenio Montale
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2006
pagine: XLV-376
Nella primavera del 1933 una giovane italianista americana che ha letto "Ossi di seppia" si reca a salutare Montale, allora direttore del Gabinetto Viesseux, a Firenze. È l'inizio di una intensa relazione che tra alterne vicende durerà fino al 1939. Cantata col nome di Clizia, dedicataria delle Occasioni ("a I.B."), l'identità di questa donna è rimasta a lungo nell'ombra. Col tempo, dopo la morte di Montale, si è a poco a poco scoperto che la donna dagli "occhi di ghiaccio" era Irma Brandeis, un'ebrea americana studiosa di Dante che nel 1983 ha donato al Gabinetto Viesseux le 150 lettere che Montale le scrisse, chiedendo che fossero secretate per vent'anni. I vent'anni sono ormai trascorsi, e questi documenti vengono oggi pubblicati.