Libri di Rosario Giocondo

Per quanto innamorati, Lella e Tullio, per colpa (o per merito) del cuore e della mente, non riescono a essere sempre sintonizzati tra loro. Sullo sfondo di una Bologna piena di vita, alla loro s'intrecciano le storie di altri personaggi, quali Tieposo, Mornisa, Liliana e Brasmiga, che aiutano ad analizzare il condizionamento di cultura, educazione e tradizioni sul comportamento spesso disallineato tra il cuore e la mente nel loro funzionamento. Il romanzo - intriso di briciole di psicologia e filosofia, abilmente occultate nel linguaggio semplice delle storie d'amore - vuole indagare i comportamenti umani, sotto l'influenza della mente e del cuore, nella vita sociale

Un protagonista, Rarioso, vive due vite; la prima nelle tradizioni e nella povertà dell'Italia povera, vissuta in una frazione montagnosa di Gerace nel meridione e comprende i lavori infantili, quelli giovanili e gli studi fino all'inizio dell'università a Messina. La seconda vita è sempre nella povertà ma vissuta a Bologna nell'Italia misera. Quest'ultima è ricca di tanti lavori precari, degli studi universitari con laurea e crude esperienze in mezzo a innumerevoli illegalità documentate e denunciate fino ai massimi livelli delle istituzioni della Repubblica Italiana proprio dal protagonista, “Il Dissidente Italiano”.

L'autore propone delle riflessioni partendo in odore di cucina, sullo stato della politica e delle scelte da parte degli organi competenti, in una chiave super ironica ma con profonda coscienza di causa traslando i problemi, in un passato remoto, elaborati sulla sapiente bocca dei vecchi nonni. È proprio questa ultima categoria: gli anziani, che ha subito il più grande massacro umanitario per la ventilata mal gestione sanitaria ai tempi del COVID-19.