Libri di Rosella Corda
L'inconscio macchinico. Saggi di schizoanalisi
Félix Guattari
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2022
pagine: 318
La trasformazione della psicoanalisi in componente essenziale dell’ordine sociale non giustifica la rinuncia totale all’analisi dell’inconscio. Così come pure lo stallo in cui si trovano i movimenti rivoluzionari non deve lasciare il passo alla diserzione della politica. Bisogna porre fine alla dittatura del cogito, accettare che concatenamenti materiali, biologici, sociali, siano in grado di “macchinare” la propria sorte e di creare degli universi complessi eterogenei. Tali sono le condizioni per comprendere come il desiderio, anche quello più intimo, possa agganciarsi e comunicare con il campo sociale.
Sul piano obliquo. Tra Deleuze e Simondon
Rosella Corda
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2022
pagine: 226
Cos'è un piano obliquo? È il luogo in cui le questioni vengono poste in forma radicale, la "piega" di una superficie il cui interno, il "che cos'è", risulta simultaneamente il "fuori" più estroflesso. Il presente lavoro si interroga appunto su questo piano, e sul suo significato plurivoco e controverso, attraversando Bergson, Simondon e Deleuze, nonché confrontandosi, in maniera puntuale e serrata, con alcuni aspetti peculiari della nuova fisica quantistica. Come sottolinea Ubaldo Fadini nella sua Prefazione, si tratta di un testo che si muove secondo la prospettiva di «una antropologia dinamica, relazionale, metamorfica», e che definisce «un pensiero dei processi di soggettivazione (non esauribili dalle pratiche di assoggettamento oggi imperanti), in un senso che ne esalti il carattere virtuale dal lato del produrre incessantemente nuove figurazioni, immagini differenti. Un altro po' di possibile, per dirla con Deleuze».
La miseria simbolica. Volume Vol. 1
Bernard Stiegler
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 166
Quello a cui stiamo assistendo oggi è un processo di digitalizzazione estrema e assoluta, un processo che mira a innovare l’infrastruttura tecnologica della nostra società, ma a causa del quale stiamo perdendo ogni possibilità di identificazione. La “miseria del simbolico” di cui parla Bernard Stiegler non è soltanto quel triste vuoto che viveva il proletario alienato dal lavoro, ma anche il vuoto d’esperienza del consumatore odierno, privato della possibilità di determinare i propri desideri e totalmente condizionato dalle logiche di consumo. L’estetica è l’arma privilegiata della tecnologia industriale, e il cinema il suo campo di battaglia preferito: entrambi concorrono ad avvelenare l’esperienza individuale e collettiva. Tuttavia, è proprio nel cuore di questi due campi che l’autore rintraccia l’antidoto per sfuggire alla miseria antropologica che stiamo vivendo e per ritrovare quel sentimento comune che è condizione preliminare e necessaria alla vita pubblica.
Sul piano obliquo: immagini per una soggettivazione possibile, tra Gilles Deleuze e Gilbert Simondon. Saggio di epistemologia post-antropologica
Rosella Corda
Libro: Libro in brossura
editore: Montabone
anno edizione: 2020
pagine: 243
Cos'è un piano obliquo? È un meta-luogo di posizione radicale delle questioni, dove il punto di vista dell'accesso al piano è parte integrante della sperimentazione. In tal senso, esso si profila come quella piega di/in superficie resa, con efficacia plastica, nell'immagine dell'otre di Klein, per cui l'interno, il che cos'è, è il "fuori" più estroflesso. Il piano obliquo diventa, simultaneamente, il merito e il metodo di questo lavoro, in cui, a partire dal piano "obliquo" di bergsoniana memoria, si procede nella direzione di una disamina dell'epistemologia della relazione di stampo simondoniano, attraverso un confronto serrato con gli elementi della nuova fisica quantistica. A essere costantemente richiamato nel testo è il lavoro di G. Deleuze, inteso principalmente come pensatore della radicalità del piano di immanenza. Si rielabora, in tal modo, la cornice critica della questione antropologico-filosofica fondamentale, alla ricerca di un'immagine di con/sistenza e nonorientabilità da cui si producano e riproducano forze di soggettivazione primarie, in seno ai processi di individuazione personali e sociali. Il "possibile" qui evocato intende sia la potenza di una nuova possibilità che le condizioni tali per cui ciò possa darsi e attualizzarsi.