Libri di S. Toffetti
Da «La presa di Roma» a «Il piccolo garibaldino». Risorgimento, massoneria e istituzioni: l'immagine della nazione nel cinema muto (1905-1909)
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 128
Il presente volume, primo frutto di un progetto di ricerca in collaborazione fra il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale e il Grande Oriente d'Italia, in occasione delle celebrazioni per il bicentenario dalla nascita di Garibaldi, contiene saggi sui film, sulla nascente cinematografia italiana e sul contesto storico-politico di Lucio Villari, Giovanni Lasi, Mario Musumeci, Irela Nuñez, Roberto Balzani, Sergio Toffetti. Al volume è allegato il DVD con le versioni de "La presa di Roma" e de "Il piccolo garibaldino" restaurate dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale.
La grande arte della luce e dell'ombra
Laurent Mannoni
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2000
pagine: 576
Il volume fa il punto sulle radici e le origini del cinema, e aiuta a comprendere i grandi mutamenti intervenuti a livello percettivo e comunicazionale dall'avvento della lanterna magica. Il lettore è guidato a esplorare la situazione storica che ha portato all'origine del cinema e le situazioni "testuali" che ruotano attorno alla sua nascita (documenti, contratti, brevetti, invenzioni, scritti teorici); viene accompagnato ad analizzare e a comprendere non solo come si è formata e si è sviluppata l'avventura dell'arte cinematografica, ma anche come essa si connetta ai bisogni, ai sogni e ai desideri dell'uomo occidentale.
'Ndemo in cine. Tullio Kezich tra pagina e set
Libro
editore: Lindau
anno edizione: 1998
pagine: 180
Glenn Gould. Piano solo, aria e 30 variazioni
Michel Schneider
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 181
Autoritratto. Lettere 1945-1984
François Truffaut
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1989
pagine: LXIV-299
Giovane ribelle, critico cinematografico, disertore, innamorato, regista, amico fedele, produttore accorto: i numerosi personaggi della vita di Truffaut affollano le lettere scritte, giorno dopo giorno, per quarant'anni esatti. Sono come le figure di un romanzo, come gli eroi di tanti suoi film. Troviamo gli amici di sempre, Rohmer, Helen Scott, Godard. E Hitchcock, Malle, Paul Newman. Le lettere si infittiscono di nomi e fatti che sono quelli della nostra vita recente: il manifesto contro la guerra d'Algeria, il maggio '68, Alain Peyrefitte ministro gollista della cultura, Sartre. Ma anche "un giovane sceneggiatore", "uno studente", "un giornalista gastronomo"; Truffaut guarda il mondo senza il filtro delle ideologie e delle convenzioni sociali.

