Libri di San Giovanni Crisostomo
San Babila, a Olimpiade e a tutti i fedeli dall'esilio, la provvidenza di Dio
San Giovanni Crisostomo
Libro: Libro in brossura
editore: Città Nuova
anno edizione: 2024
pagine: 256
Il volume contiene la traduzione di quattro testi di Giovanni Crisostomo. I primi due sono quanto l’autore ci ha lasciato sulla figura di San Babila: un discorso giovanile, ampio e articolato, sulle vicende del vescovo di Antiochia e poi una breve omelia dedicata al medesimo santo. I toni sono quelli accesi della polemica; il punto di vista è quello sicuro del cristianesimo trionfante. Seguono il breve trattato a Olimpiade e a tutti i fedeli dall’esilio; e la provvidenza di Dio, in cui prendendo spunto dalla propria situazione di dolore e di sofferenza. I due gruppi di testi, pur lontani nel tempo e nell’occasione che li ha ispirati, si relazionano tuttavia con un tema comune: la presenza del male nel mondo.
Il sacerdozio
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1980
pagine: 168
Il sacerdozio di Giovanni Crisostomo (344-407) è un gioiello della letteratura patristica. Scritto dopo il 386, quando egli divenne presbitero impegnato e benvoluto dal popolo, rispecchia il programma della sua vita di sacerdote, di oratore sacro e di vescovo. L'opera, in forma dialogica, si comprende alla luce del sistema elettivo delle cariche ecclesiastiche delle comunità dei primi secoli. Alcuni, per gli abusi verificatisi nelle elezioni episcopali, auspicavano il sorteggio; ma sia per l'elezione che per il sorteggio occorreva che l'assemblea fosse raccolta nei "buoni sentimenti e nei santi pensieri" di una profonda coscienza del Cristo. Il Crisostomo, che nel termine "sacerdozio" ha voluto inglobare vescovi e presbiteri, traccia l'ideale del sacerdozio ministeriale. Il popolo non perdona neanche una lieve insufficienza nel sacerdote, che non solo deve evitare ogni occasione di scandalo, ma troncare le dicerie che possono nascere sul suo conto. Egli istruisce con tutto il suo modo di vivere e non può non curare ogni persona secondo le esigenze che essa rivela. In lui, la spiritualità deve apparire anche quando tratta di cose terrene. La sua paternità è maggiore di quella carnale perché sempre rigenera i fedeli al Cristo ed è responsabile della crescita delle anime. Cristo Buon Pastore è il modello dal quale il Crisostomo non si discosta. Con le pratiche ascetiche e la meditazione biblica egli ha acquisito un forte senso di libertà morale che lo rende alieno da ogni emozione, compromesso e intrigo. Tale senso di libertà morale permea tutta l'opera, la cui fortuna è testimoniata dalle numerose versioni nelle varie lingue, anche orientali. Essa merita di essere sempre più conosciuta, specialmente oggi che con il sacerdozio ministeriale si va riscoprendo anche quello dei fedeli, conferito loro dal battesimo. E infatti il Crisostomo parla sempre dell'uno in funzione dell'altro.
Commento alla prima Lettera a Timoteo
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1995
pagine: 336
Panegirici su san Paolo
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1988
pagine: 136
L'unità delle nozze
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1984
pagine: 144
Le catechesi battesimali
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1982
pagine: 216
Commento alla Lettera ai Galati
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1982
pagine: 196
La vera conversione
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1980
pagine: 184
Vanità, educazione dei figli, matrimonio
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1977
pagine: 144
Giovanni Crisostomo (344-407), vescovo di Costantinopoli, più volte esiliato per la sua intransigente ortodossia, il più grande oratore cristiano del suo tempo, e tra i maggiori di tutti i tempi, per tale prerogativa fu definito dai posteri "Crisostomo", cioè "dalla bocca d'oro". Il trattato "Sulla Vanità" è un'opera vivace e ricca di spontaneità e la più antica esposizione che possediamo della concezione cristiana dell'educazione. Si aggiungono a essa l'Omelia XX sulla lettera agli Efesini e l'Omelia XI sulla lettera ai Colossesi, che riprendono e approfondiscono i numerosi accenni relativi alla famiglia e al matrimonio presenti nel trattato. Le osservazioni riguardanti molti aspetti della vita coniugale e familiare nascono sempre dalle più varie e concrete situazioni, e vengono analizzate con estrema attenzione senza mai alterarle o forzarle in uno schema preconcetto. E' la vita della sua stessa famiglia e della famiglia del suo tempo che il Crisostomo ci rappresenta nei suoi aspetti positivi e negativi, colti alla luce della sua profonda ispirazione cristiana. Pagine indimenticabili, fra le più alte di tutta la sua opera, sono quelle in cui egli, dimostrando una grande esperienza pedagogica, adatta ai fanciulli due storie bibliche; oppur quelle in cui offre un modello di come un giovane marito dovrebbe rivolgersi per la prima volta alla sposa che ha appena introdotto nella camera nuziale. Risalta mirabilmente, da queste tre opere, la visione profondamente umana, perché profondamente cristiana, che il Crisostomo ha della famiglia e del matrimonio, di cui ha saputo cogliere la misteriosa e suggestiva bellezza.
Contro i detrattori della vita monastica
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1996
pagine: 232
La verginità
Gregorio di Nissa (san), San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1976
pagine: 304
Lettere a Olimpiade
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Paoline Editoriale Libri
anno edizione: 1996
pagine: 280
Il volume, curato da M. Forlin Petrucco, raccoglie le lettere che Giovanni Crisostomo, deposto dall'episcopato di Costantinopoli e allontanato dalla città, scrisse dall'esilio alla diaconessa Olimpide. Sono il documento di prima mano del rapporto tra due personaggi eccezionali, travolti entrambi dagli intrighi della politica ecclesiastica loro contemporanea. Sono lettere che raccontano non solo la vita quotidiana dell'esule ma soprattutto l'esperienza straordinaria di una direzione spirituale a distanza, fatta di esortazioni, parole di consolazione, riflessioni sulla natura, certezze in merito al premio celeste e fiducioso abbandono all'amore di Dio.