Libri di Sarah Kaplan
L'impresa a 360 gradi. Dai compromessi con gli stakeholder alla trasformazione organizzativa
Sarah Kaplan
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 240
Le imprese oggi sono chiamate a rispondere alle richieste, crescenti e pressanti, di stakeholder diversi: i consumatori vogliono prodotti socialmente responsabili, i dipendenti chiedono lavori che diano loro un senso, gli investitori vagliano i criteri ambientali, sociali e di governance, i «clicktivisti» scatenano tempeste social non appena un'azienda compia un passo falso. I CEO hanno imparato che le loro imprese devono essere attori sociali oltre che commerciali, ma le pressioni dei vari stakeholder esigono spesso di trovare un compromesso con l'imperativo di generare risultati finanziari per gli azionisti. Come fanno allora le aziende a rispondere a tutte queste domande senza cadere in politiche ambientali o di pari opportunità semplicemente di facciata? Il libro si rivolge a tutti coloro che, avendo la responsabilità di guidare un'impresa, hanno toccato con mano i limiti del modello basato sul valore condiviso, illusoriamente capace di generare vantaggi per tutti, e offre loro una roadmap per esplorare i modi in cui le aziende possono affrontare i conflitti reali, innovando a partire da questi ultimi e talvolta persino prosperando in mezzo a essi. Dimostrando come la mentalità del valore condiviso possa di fatto ostacolare il progresso, ne "L'impresa a 360°" Sarah Kaplan ci spiega come trasformare i trade-off da conflitti intricati e problematici in occasioni di resilienza e trasformazione organizzativa.
La distruzione creatrice. Strategie di discontinuità e trasformazione per le imprese che vogliono conservare l'eccellenza
Richard N. Foster, Sarah Kaplan
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2001
pagine: 416
Rovesciando la logica convenzionale, gli autori sfatano il mito secondo cui le grandi aziende costruite per durare possono continuare ad eccellere anno dopo anno, e rivelano le strategie della 'discontinuità' e della 'distruzione creatrice' che esse devono adottare per conservare eccellenza e competitività. Attingendo ad una ricerca da essi condotta su oltre mille aziende dimostrano che anche le imprese meglio gestite sono incapaci di mantenere prestazioni ad alto livello per più di dieci, quindici anni perché incapaci, nel lungo periodo, di cambiare o di creare valore con il ritmo e l'intensità richiesti dai mercati.