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Libri di Sergio Ferdinandi

Goffredo di Buglione

Sergio Ferdinandi

Libro: Libro in brossura

editore: Graphe.it

anno edizione: 2020

pagine: 204

Goffredo di Buglione (1060 circa-1100), duca di Bassa Lotaringia, è il protagonista assoluto della Prima crociata (1096-1099), straordinaria epopea che oltre a restituire alla cristianità il venerato Sepolcro di Cristo dopo secoli di dominazione musulmana, ha, per le conseguenze che ne sono derivate, fortemente contribuito alla definizione dell’identità Europea. Discendente di Carlo Magno, figlio di illustri personaggi del tempo Eustachio II di Boulogne, protagonista nella battaglia di Hastings e Ida di Lorena, nipote di Matilde di Canossa. La ricca produzione cronachistica, le chansons de geste e la storiografia restituiscono di Goffredo il ritratto di un uomo di raro spessore umano, pietà religiosa, valore e perizia militare. Eletto dei suoi compagni d’armi, primo sovrano latino di Gerusalemme, adotta anche il titolo di advocatus sancti sepulchri. La storia di questo grande feudale, complice la propaganda della Chiesa romana che lo ha rappresentato quale modello di perfezione della Cavalleria Cristiana, ha rapidamente alimentato un processo di mitizzazione. Colpito prematuramente da un morbo misterioso, prima di entrare nella leggenda, Goffredo getta le fondamenta territoriali ed istituzionali di un Regno che con alterne vicende sarebbe durato fino al 1291 con la conquista musulmana di San Giovanni d'Acri, ultima postazione crociata in Palestina.
15,00 14,25

Carlo I d'Angiò. Il sogno di un impero mediterraneo

Sergio Ferdinandi

Libro: Libro in brossura

editore: Graphe.it

anno edizione: 2025

pagine: 194

Ultimogenito di Luigi VIII di Francia e di Bianca di Castiglia, fratello minore di Luigi IX di Francia, Carlo I d’Angiò (1226-1285) venne investito delle contee di Angiò e del Maine, domini che si ampliarono esponenzialmente nel 1246 attraverso l’unione con Beatrice ereditiera della Contea di Provenza. Dopo essersi distinto nelle crociate francesi del 1248-1250 e del 1270, Carlo assunse un crescente ruolo nelle vicende politiche del continente fino a essere scelto dalla Chiesa romana quale campione contro la detestata stirpe imperiale sveva. Le straordinarie vittorie riportate a Benevento su Manfredi nel 1266 e, due anni dopo, a Tagliacozzo su Corradino di Svevia, ne fecero uno dei più potenti monarchi dell’Occidente medievale. Cinta la prestigiosa corona gerosolimitana, quella d’Albania, assicurati i domini franchi di Morea e di Atene, il progetto lungamente perseguito di conquistare i Balcani e l’Oriente bizantino, restaurando l’Impero latino di Costantinopoli, naufragò con i Vespri siciliani e l’inizio del conflitto con la corona d’Aragona che consegnò l’Italia a lunghi secoli di instabilità politica. Nonostante i giudizi negativi soprattutto di una storiografia ottocentesca di matrice germanica e risorgimentale, e a dispetto della pure ingombrante personalità del fratello Luigi IX, canonizzato dalla Chiesa, Carlo fu indiscutibilmente uno dei maggiori protagonisti della storia politica e militare medievale, un monarca capace di sconvolgere e orientare la geopolitica mediterranea, nonché fondatore di una dinastia i cui epigoni influiranno anche sulle sorti dell’Europa centrale e balcanica, governando i regni di Ungheria e Polonia. In occasione della ricorrenza dei 2500 anni dalla fondazione dell’antica Neapolis nel 475 a.C., la collana I Condottieri contribuisce alle iniziative commemorative celebrando la figura storica di Carlo I d’Angiò che, a partire dal 1266, conferì a Napoli il ruolo di grande capitale mediterranea.
15,00

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