Libri di Sergio Guarente
Alessandro Manzoni e il «risorgimento» della lingua e della nazione italiana
Sergio Guarente
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2025
pagine: 310
Alessandro Manzoni e il “risorgimento” della lingua e della nazione italiana si propone, nella ricorrenza dei 240 anni dalla nascita dello scrittore, per dei caratteri innovativi rispetto alla sua immagine oleografica ancor oggi invalsa, rivendicando e approfondendo, con il supporto di una ricca documentazione, il carattere autenticamente rivoluzionario dell’attività manzoniana, in particolare nel suo intreccio inscindibile tra la promozione del “risorgimento” della lingua italiana e il processo dell’unificazione politica nazionale. La tesi di fondo di questo saggio è che Alessandro Manzoni non sia stato soltanto l’artefice principale del perseguimento di una lingua comune nello Stato italiano formatosi attraverso l’epopea risorgimentale, ma abbia dato alla questione linguistica un significato profondamente politico-sociale, di carattere democratico ed egualitario, indirizzato a rendere compiuto il faticoso processo di costruzione della nostra nazione e della sua identità collettiva.
Una notte di Marsilio Ficino. Tra finito e infinito
Sergio Guarente
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2024
pagine: 182
In Una notte di Marsilio Ficino. Tra finito e infinito, l’autore immagina che il filosofo umanista di Figline Valdarno (1433-1499) si risvegli all’improvviso nel cuore di una notte stellata di primavera, pochi mesi prima di morire, nella villa di Careggi donatagli da Cosimo de’ Medici. Da questa invenzione letteraria, si dipana un “racconto dell’anima”, in cui Marsilio Ficino, ormai consapevole della prossimità della fine, scruta in profondità sé stesso, ritrovandosi in bilico tra l’adesione appassionata alla prospettiva oltremondana dell’immortalità dell’anima di matrice platonico-cristiana e il dubbio angosciante circa l’inanità e l’insensatezza della vita terrena. L’intenso ritratto interiore di Ficino è scandito in cinque capitoli (Vanitas, Voluptas, Amor, Anima, Melancholia) e un’appendice (Immortalitas), che rievocano nel ricordo del protagonista, fino all’enigmatica conclusione, le principali tappe filosofiche e umane della sua esistenza, caratterizzata, in primo luogo, da una poliedrica attività intellettuale, svoltasi tra filosofia, medicina, astrologia e magia, nel segno di una insopprimibile tensione verso lo spirituale e l’eterno, il divino e l’infinito.
Racconti dell'oltrevita
Sergio Guarente
Libro: Copertina morbida
editore: Morlacchi
anno edizione: 2022
pagine: 198
Racconti dell'oltrevita hanno una chiara coloritura metafisica, essendo incentrati sulla questione di fondo del nesso tra la vita mortale e l'oltrevita: l'immaginazione dell'autore introduce gli scenari possibili del nostro destino ultraterreno, strettamente intrecciati al vissuto sulla terra, nella ricerca di un senso sfuggente e ammantato di mistero.
Trilogia del poetico. Tre azioni teatrali fra vita e poesia
Sergio Guarente
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2020
pagine: 232
Questa "Trilogia del poetico. Tre azioni teatrali fra vita e poesia" si propone di indagare il nesso avvincente tra l'esistenza personale dei poeti e la loro avventura letteraria, evidenziandone le consonanze e gli scarti, ove l'urgenza della vita può fungere da sorgente dell'ispirazione poetica, ma anche da repulsivo controcanto della vocazione all'assoluto della Poesia. Nella prima azione teatrale, dal titolo L'ultimo sogno di Marlowe, l'autore immagina che il poeta e drammaturgo elisabettiano Christopher Marlowe, nell'ultimo giorno della sua vita incontri in sogno Faust, il suo personaggio più celebre ed emblematico. In Una passione all'inferno, la seconda azione teatrale, l'ultimo incontro tra Arthur Rimbaud e Paul Verlaine, avvenuto a Stoccarda il 4 marzo 1875, diventa il momento culminante di uno dei più intensi e tormentati sodalizi amorosi e poetici nella storia della letteratura mondiale. Infine, nella terza azione teatrale, Emily Dickinson viene colta nell'ultima notte di vita a colloquio con il suo doppio, una giovane donna proiezione fantasmatica della poetessa.
L'abisso del nulla e il suo rimedio. Leopardi, Unamuno, Nishitani
Sergio Guarente
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2019
pagine: 310
Questo saggio filosofico affronta la questione abissale del nulla – e del rimedio all’angoscia dell’annichilimento – attraverso l’analisi del pensiero di tre straordinari e paradigmatici “esegeti del nulla”, Giacomo Leopardi, Miguel de Unamuno, Keiji Nishitani, per ciascuno dei quali il “filo conduttore” della trattazione, pur non trascurando la loro opera complessiva, è costituito dai rispettivi capolavori filosofici (le leopardiane "Operette morali", il saggio unamuniano "Del sentimento tragico della vita negli uomini e nei popoli", il volume "La religione e il nulla" del filosofo giapponese). Nel primo capitolo, si approfondisce il radicale nichilismo di Leopardi, nel secondo viene esaminata, come una sorta di “contraltare” della riflessione di Leopardi, la posizione filosofica di Unamuno, nel terzo capitolo, ci si volge alla prospettiva “spiazzante” e “anti-egocentrica” dell’Oriente, nella riflessione di Nishitani, uno dei maggiori esponenti della filosofica “Scuola di Kyoto”. Infine, il confronto fra i tre autori sottolinea come il loro “viaggio” nei fondali dell’abisso del nulla rappresenti un contributo fondamentale all’umana interrogazione circa il senso ultimo dell'esistenza.
I dialoghi dell’eschaton. Limen, Finis Terrae, Pulvis et umbra
Sergio Guarente
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 212
Quest’opera, dedicata al tema decisivo dell’eschaton, non è un tradizionale saggio di filosofia, bensì un “racconto filosofico” sulla scia della grande tradizione illuministica, scandito in tre serrati dialoghi ("Limen", "Finis terrae", "Pulvis et umbra") “concatenati” nell’arco di un filo narrativo in cui Francesco, un intellettuale avviato verso il tramonto della vita, riceve la visita di una giovane e avvenente donna che rappresenta la personificazione della Fine. Nel primo dialogo, il protagonista esprime con appassionata intensità il suo rifiuto angosciato della prospettiva della fine e della morte, cui si contrappone l’inflessibile presa di posizione della Fine, che afferma l’ineluttabilità e la necessità ontologica del destino di morte a cui siamo inevitabilmente indirizzati. Nei due dialoghi successivi, Francesco, su indicazione della sua interlocutrice, intraprende un portentoso “viaggio metafisico” oltre la soglia della porta del suo studio, oltre la realtà quotidiana e visibile, in cui incontrerà prima Plotino, su una spiaggia sperduta alla “fine del mondo”, e poi Didone, costretta a perpetuarsi come “ombra” senza corpo nel buio gelido dell’Ade.
Verso il mare del bello. Il viaggio dell’Eros platonico nel Simposio e nel Fedro
Sergio Guarente
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2017
pagine: 164
Questo saggio filosofico di Sergio Guarente è incentrato sull’analisi puntuale e organica del Simposio e del Fedro, tra i più importanti dialoghi scritti da Platone, in cui si dispiega, nel suo immortale splendore, la dottrina dell’Eros del grande filosofo. In particolare, al Simposio è dedicato il primo capitolo del saggio, mentre il secondo capitolo si focalizza sullo studio del Fedro. L’originalità dell’opera va rintracciata nel proposito di approfondire e mettere a confronto, sulla scorta di un’ampia letteratura critica, i principali nuclei teoretici che sottendono i due dialoghi platonici, nell’intento di evidenziare la rilevante influenza del pensiero di Platone sulla concezione occidentale dell’Eros. Tale concezione ha inaugurato una visione dell’esperienza amorosa basata su una “ermeneutica del desiderio” finalizzata alla canalizzazione e al disciplinamento della passione erotica, in funzione quindi di un’ascesi conoscitiva che permetta l’accesso alla Verità e al Bene.
Nietzsche e Michelstaedter «terapeuti» della modernità infelice. Leggendo l'Anticristo e La persuasione e La rettorica
Sergio Guarente
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2016
pagine: 156
Questo saggio filosofico di Sergio Guarente è incentrato sul "sotterraneo" ma ineludibile legame tra Friedriche Nietzsche e Carlo Michelstaedter, che concerne, in primo luogo, l'"urgenza" etico-politica della definizione di una diagnosi - e conseguentemente di una terapia - della "malattia" della modernità infelice, con la sua inautenticità e il suo impedimento alla possibilità di una vita autentica e liberata. In tal senso, L'Anticristo e La persuasione e la rettorica costituiscono le opere emblematiche, puntualmente analizzate nei primi due capitoli del saggio, della comune disamina dei due pensatori, riguardante il drammatico stadio di décadence a cui è giunta la civiltà borghese. Ma, se entrambi gli autori cercano, con appassionata "radicalità", di intravedere l'impervio sentiero della liberazione e del ritrovamento di un nuovo modello di esistenza, profondamente "palingenetico" rispetto agli esiti decadenti e "patologici" della modernità, divergenti e non conciliabili appaiono le rispettive terapie, le vie al raggiungimento della salute. Il terzo e conclusivo capitolo del saggio si focalizza su un avvincente e originale confronto tra i due autori.
Trilogia delle idee. Tre saggi teatrali fra vita e filosofia
Sergio Guarente
Libro: Libro rilegato
editore: Guardastelle
anno edizione: 2015
Questa "Trilogia delle idee" si propone di restituire, attraverso l'inedito "connubio" del saggio e dell'azione teatrale, il senso delle relazioni profonde tra la vita e la filosofia, le esistenze personali e l'esercizio del pensiero. È la vita a "modellarsi" sulla filosofia o invece il contrario? L'autore non presenta soluzioni definitive, invitando piuttosto il lettore e lo spettatore a riflettere in prima persona e a lasciarsi trasportare dal filo delle avvincenti storie narrate nei tre "saggi di teatro delle idee" che compongono la Trilogia, da "Vertigo spinoziana", in cui Benedetto, un uomo dei nostri tempi, cerca di vivere "con gli occhi di Baruch Spinoza", a "Mysterium amoris", dove la grande vicenda d'amore e il sodalizio intellettuale tra Hannah Arendt e Martin Heidegger si intrecciano con i tragici eventi del Novecento, a "Freud vs Jung", dedicato allo scontro "titanico", dottrinale e umano, tra il fondatore della psicoanalisi, Sigmund Freud, e il suo più brillante allievo, Carl Gustav Jung.
L'anima del sogno o il sogno dell'anima. Freud vs Jung
Sergio Guarente
Libro: Libro in brossura
editore: Guardastelle
anno edizione: 2013
Un saggio dedicato al complesso rapporto umano e professionale tra il fondatore della psicoanalisi, Sigmund Freud, e il suo più brillante allievo, Carl Gustav Jung. L'emozionante confronto tra i due protagonisti, basato su monologhi "in parallelo" e serrati scambi dialogici, con l'intervento "riflessivo" di un Narratore, ci proietta nelle controverse personalità dei due grandi psicoanalisti. Quali sono stati gli elementi scatenanti che hanno progressivamente minato e poi definitivamente compromesso il loro avvincente sodalizio? Al centro del dibattito, quello che entrambi considerano il fattore decisivo per l'indagine dell'inconscio e della psiche umana: il Sogno.