Libri di Silvia Borghi

Una raccolta di racconti per affrontare il tema delle cosiddette "diversità", considerandole invece peculiarità e valore aggiunto, scarto che porta al confronto e non allo scontro. I racconti sono tenuti insieme da un ulteriore racconto che fa da telaio.

“Night-blooming” è il nome di un acclamato gruppo rock che si scioglie allapice del successo in seguito alla scomparsa misteriosa del loro bassista. Dieci anni più tardi i componenti della band si ritrovano ed intraprendono la strada della ricerca della verità riguardo le loro vite di ieri e di oggi. Silvia Borghi, autrice del libro “Stephane e Sylvia” edito da Photocity Edizioni nel 2015, pubblica questo racconto toccando i temi della musica e dellamicizia in un intreccio narrativo che indaga e sovverte l'ineluttabilità degli accadimenti col fine di rivendicare e celebrare l'amore e la vita perfino oltre i confini oggettivi della realtà.

Il giovane Stéphane porta il peso di un indicibile brutalità consumata in una sera di festa: condannato a detenzione sprofonda nella solitudine e nella depressione. Solo l'incontro con Sylvia, infermiera subentrata ad una collega in pensionamento, lo condurrà ad una nuova coscienza di se stesso e dei suoi sentimenti. Quando però l'Amore ed il Male si manifesteranno ai due ragazzi persino nelle loro forme soprannaturali le loro vite saranno sconvolte e riscritte.

Elena rivede dopo una decina d'anni Nicola, conosciuto nell'estate del 2001. Così, torna indietro nel tempo e ripercorre gli eventi: quelli personali e quelli storici. Elena è nata e risiede in Veneto, lavora in una grande azienda in Friuli Venezia Giulia. Le propongono una trasferta lavorativa nelle Marche, e lì conosce il collega Nicola, che la coinvolge subito e con entusiasmo nella propria vita. Si evidenziano però degli atteggiamenti contrastanti dell'uomo, che Elena fatica a decifrare. Quindi entra in scena anche la figura di Stefano, amico e collega di Nicola, a complicare le cose.

Abbiamo un cuore forte, una specie di Rambo che sa curarsi le ferite da solo e ricominciare. Ma ognuno di noi ha un pezzettino morbido, che se lo tocchi si scioglie o si sbriciola e non si ricompone più. È quella parte del cuore che, nella migliore delle ipotesi, sarà toccata da chi resterà per sempre al nostro fianco, dal vero amore che tapperà quel buco per non permettere al gelo di entrare allontanando calore e passione. È la parte del cuore strapazzata dalle illusioni...

"Il fascino di queste poesie non sta nel racconto, in una narrazione autobiografica, che sicuramente è, ma nella capacità di dare concretezza all'invisibile, rendendolo più vero del visibile. "Ed è questa, anima incolore, / la mano che ha soffocato le stelle"... Qui tutto sembra scorrere lentamente, una lentezza a cui non siamo più abituati..."