Libri di Silvia Ricciardi
La giostra si è fermata. Comunità, prove di resistenza al tempo della pandemia
Vincenzo Morgera, Silvia Ricciardi, Giovanni Salomone
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2021
pagine: 264
Perché un diario di bordo ai tempi della pandemia? Perché una emergenza richiede una strategia. Ed in questo, la Comunità è un luogo dove l'emergenza è di casa. Perché bisogna contenere e gestire l'ansia, la paura di un nemico invisibile. Perché la pandemia ha fatto esplodere tutte le contraddizioni di un sistema non più sostenibile. Perché qui, in comunità, abbiamo sempre una porta aperta. Perché bisogna immaginare che sia possibile una politica nuova, di legalità, uguaglianza, meritocrazia e, soprattutto, partecipazione. Perché bisogna riaffermare i diritti per tutti, partendo dalla salute, dalla scuola e dal lavoro. Su tutto questo, durante i giorni della pandemia, gli operatori ed i ragazzi di Jonathan e Oliver, hanno scritto, hanno riflettuto, si sono confrontati. Una riflessione che poi è diventata condivisa, corale. Ed è diventata un libro.
I ragazzi, il lavoro e tutto il resto. 10 anni di progetto Jonathan
Vincenzo Morgera, Silvia Ricciardi, Anna Marchese
Libro: Copertina morbida
editore: Gesco
anno edizione: 2008
pagine: 129
Il libro racconta la storia di Jonathan, dei ragazzi che in questi dieci anni hanno lottato, sorriso e pianto per provare a cambiare vita. Il più delle volte ce l'hanno fatta: qualche volta purtroppo sono tornati indietro, riassorbiti da un passato con il quale è difficile fare i conti e dal quale è difficile allontanarsi definitivamente per sempre.
Chi vi scrive...
Anna Marchese, Davide Morgera, Silvia Ricciardi
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2003
pagine: 120
Le lettere-testimonianze pubblicate in questo libro evidenziano aspetti significativi e interessanti dell'universo adolescenziale descritto dagli autori. Un universo, collocato ai margini della legalità, con tutti i drammi individuali e familiari che si celano dietro. L'intento è di far emergere, attraverso le testimonianze dei ragazzi che in questi dieci anni sono passati per la Comunità Jonathan, le reali aspettative e condizioni di vita di chi si sente "diverso", altro rispetto alla maggioranza della popolazione; ma anche di far riflettere sulla solitudine che caratterizza questi ragazzi, per lo più provenienti da famiglie difficili, frantumate, disgregate, dove lo strumento di comunicazione primaria è la violenza.