Libri di Silvia Segalla
In montagna. Paesaggi letterari e passaggi d'epoca
Silvia Segalla
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2025
pagine: 136
Nel costruire i propri universi narrativi, i romanzi possono ritrarre o capovolgere il mondo sociale e il contesto ambientale da cui scaturiscono, ma non possono mai prescinderne. Per questo, i paesaggi offerti dalla narrativa si offrono come formidabile strumento di osservazione della realtà sociale: auto-etnografie da leggere in relazione alle trasformazioni materiali e culturali dei contesti di produzione. Nell’indagare le rappresentazioni della montagna in tre romanzi della recente letteratura italiana, assai diversi per autore, stile e contenuti – Bàrnabo delle montagne (Dino Buzzati), I Brusaz (Giovanna Zangrandi), Le otto montagne (Paolo Cognetti) –, il volume analizza, facendo propri gli strumenti della sociologia e della critica letteraria, il riflettersi della società nei paesaggi letterari che produce. Tra rocce e crinali, orti alpini e rododendri, emergono strutture sociali e familiari, dinamiche di genere, generazione e classe, così come il deflagrare della crisi nel rapporto tra gli esseri umani e quella “natura” di cui la montagna è fatta epitome. Prefazione di Mimmo Cangiano.
Le radici del cibo. Donne, trattorie, passaggi d'epoca
Silvia Segalla
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2016
pagine: 206
Ripercorrendo memorie e ricette di un secondo dopoguerra attraversato da radicali cambiamenti, trentanove donne raccontano se stesse e le trasformazioni del mondo che le circonda. Sono state cuoche e ostesse, cameriere e aiutanti, gestrici e proprietarie; ma anche mogli, madri e figlie, suocere e nuore, sorelle impegnate nel lavorio costante che nutre le relazioni con familiari e avventori. Hanno vissuto e lavorato in osterie, trattorie, bettole: luoghi simbolo della socialità maschile, ma regolati da abilità femminili, raccontati attraverso ricette in cui balenano abitudini, ambizioni, costrizioni e desideri. Il piatto, protagonista delle storie e dell'analisi, si trasforma in uno specchio che riflette e rifrange le relazioni intrecciate tra sala e cucina, in un caleidoscopio di gesti, segreti, discorsi.