Libri di Stefano Delli Veneri
La vacca è morta
Alessandro Bosi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Sirente
anno edizione: 2019
pagine: 90
La narrazione trasforma una storia di cronaca italiana (il sequestro De André-Ghezzi) in una riflessione articolata sul male che si insinua, subdolo e strisciante, tra le pagine della vita di una apparentemente normale famiglia di provincia: come un serpente che prima o poi ti morderà, un lupo famelico dagli occhi di fuoco, o una martora, scaltra e sfuggente. Sullo sfondo è una Italia pre-digitale, quella degli anni di piombo e dei sequestri, di una criminalità sempre meglio organizzata, ma allo stesso tempo di un Paese effervescente e vitale, dove le idee e il denaro girano sempre più velocemente, in un vortice che porta benessere e disgrazia a momenti alterni; la Sardegna delle Barbagie e la Toscana rurale e immaginaria di un piccolo paese dalle atmosfere medioevali e quella marittima della costa elbana.
Mujeres
Pino Cacucci, Stefano Delli Veneri
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 144
Negli anni settanta, davanti al sontuoso Palacio de Bellas Artes a Città del Messico, una donna anziana vende ai turisti per pochi pesos vecchie foto: sono nudi di donna... Un giovane poeta la riconosce dagli occhi, di un colore e una luminosità irripetibile: è Nahui Olin. Inizia così, attraverso le parole di Nahui, ormai vecchia e dimenticata, il racconto di un'epoca di straordinaria creatività culturale, in cui furono le donne a essere protagoniste della vera rivoluzione: la stessa parola "femminismo" nasce in Messico in quel periodo, quando si formano le prime Ligas Feministas. E quando alcune donne escandalosas - nella doppia accezione di "scandalose" ed "eclatanti" - occupano un posto di rilievo nella vita culturale del paese: Antonieta Rivas Mercado, che getta le fondamenta del teatro moderno messicano; Nellie Campobello, fondatrice del Balletto nazionale; Frida Kahlo, la più giovane tra loro, destinata a diventare la stella più luminosa di quel firmamento; Chavela Vargas, cantante simbolo della 'mexicanidad'; Elvia Carrillo Puerto, prima deputata al parlamento quando ancora le donne non hanno il diritto di voto; e Tina Modotti, la fotografa italiana, amica di alcune di loro, che proprio nella capitale messicana realizza scatti entrati nella storia mondiale della fotografia. E poi Carmen Mondragón, che cambia il suo nome in Nahui Olin, pittrice, poetessa, scrittrice, pianista, nonché musa e modella di molti artisti, donna di rara bellezza e dal temperamento indomito. Le magnifiche donne ribelli del Messico degli anni venti e trenta rivivono qui in tutto il loro fascino nelle parole di Pino Cacucci e nelle tavole di Stefano Delli Veneri.