Libri di Stefano Nespolesi
Sulle tracce del crimine. Viaggio nel Giallo e Nero Rai
Stefano Nespolesi
Libro: Libro in brossura
editore: Rai Libri
anno edizione: 2020
pagine: 190
Saggi, testimonianze, fotografie di scena conducono il lettore sulle tracce di un genere che è stato tra i più amati e seguiti della televisione italiana lungo tutta la sua storia, a cominciare dalle primissime trasmissioni, negli anni Cinquanta. Lungo sette decenni il pubblico si è appassionato agli enigmi che venivano via via risolti dagli investigatori degli sceneggiati e delle serie Rai: a volte ispirati a figure letterarie, come Maigret, o l'Ingravallo di Gadda, o il commissario Montalbano, altre volte frutto di un'invenzione originale, a cominciare dal tenente Sheridan. Al giallo classico si sono venuti man mano affiancando nuovi sotto-generi, le storie gotiche come le atmosfere ambigue del noir. Il bianco e nero ha lasciato il posto al colore, e sono emersi nuovi stili, ma a rivederli oggi anche molti dei polizieschi più antichi ci appaiono tuttora di straordinaria qualità. Poche forme narrative hanno mostrato con tanta fedeltà come stava cambiando l'Italia, dai delitti e processi celebri della cronaca nera, alle vicende di terrorismo e di mafia, alla vita urbana del nuovo millennio, nel nord e nel sud, nelle metropoli e nelle città più piccole ma comunque dotate di una loro forte identità. Sulle tracce del crimine è anche un'indagine sorprendente nella storia e nella memoria del Paese.
Un doppio hurrà per nonna sprint. «Giovanna la nonna del Corsaro Nero» e la Tv dei ragazzi degli anni '60
Barbara Scaramucci, Stefano Nespolesi
Libro: Libro in brossura
editore: Rai Libri
anno edizione: 2015
pagine: 119
I veri protagonisti di questo libro sono i ragazzi nati nel dopoguerra, fino agli inizi degli anni Sessanta - definiti da molti "la generazione fortunata" - , i primi ad incontrare la televisione come elemento importante della loro vita, oggetto di intrattenimento e di formazione e soprattutto scoperta del nuovo. Dalla metà degli anni '50 alla metà dei '60, l'appuntamento delle 17:30 del pomeriggio era davvero magico per le generazioni che vedevano ogni giorno cambiare il mondo davanti ai loro occhi e si convincevano che si sarebbe andati sempre avanti, che si sarebbe stati sempre meglio, che qualsiasi traguardo sarebbe stato possibile. Come per quella generazione è stato. La prima stagione della Tv dei ragazzi ricalcava l'impostazione dei programmi per adulti, di cui riproponeva i generi principali, tra cui la narrativa adattata alla Tv, in una versione per i più piccoli. I bambini di quell'Italia ridevano di "Nicolino" balbuziente, cosa che oggi sarebbe anche politicamente scorretta, e chiedevano di leggere i grandi classici sulla pirateria dopo aver visto le avventure di "Giovanna la nonna del Corsaro nero". Dedicare un'attenzione particolare a "Giovanna la nonna del Corsaro nero" ha, quindi, molti significati nell'ambito della ricostruzione della storia della Tv italiana. È una trasmissione centrale per comprendere l'importanza della programmazione per ragazzi, ma per i cultori degli archivi e della cosiddetta "archeologia televisiva" è qualcosa di unico...