Libri di Tahmima Anam
All'ombra di nessuno
Tahmima Anam
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 304
Non ci sono risposte certe nella vita, solo domande che vanno poste nel modo corretto. È quello che ha sempre pensato Asha, nonostante, lungo il cammino, abbia spesso incontrato ostacoli e sorprese. Con fatica, dopo anni di studi, sta finendo una ricerca di dottorato sul rapporto tra tecnologia ed emozioni umane. Eppure non è ancora soddisfatta, perché vorrebbe aiutare le persone in cerca di risposte, proprio come lei. Per questo crea un'applicazione che, attraverso una serie di quesiti mirati, aiuta gli utenti a trovare un credo personalizzato che possa venire incontro alle loro esigenze. Quando una start-up decide di finanziare il suo progetto e le concede un finanziamento, Asha mette in piedi con entusiasmo una piattaforma che incontra subito grande successo. Ma più l'azienda cresce, più lei si sente messa in ombra dagli altri soci, tutti uomini più anziani di lei. Partecipa alle riunioni, ma le sue idee vengono scartate con un sorriso di condiscendenza. Ogni volta che prova a esprimere qualche perplessità le viene risposto di non preoccuparsi, che «loro» sanno qual è la cosa giusta da fare. Nulla sta andando come aveva previsto e Asha si sente impotente. Eppure sa che questo progetto è nato solo grazie a lei. Perciò decide di dire basta: non lascerà che sia qualcun altro a dettare le regole e a scegliere il suo destino. Perché è arrivato il suo momento di brillare. Dopo "I giorni dell'amore e della guerra", Tahmima Anam torna con un nuovo romanzo di estrema contemporaneità. Una storia di emancipazione e di riscatto. Perché tutti, almeno una volta, ci siamo sentiti messi in ombra. Eppure dentro di noi abbiamo la forza di reclamare il posto che abbiamo guadagnato con fatica. Un posto alla luce dei riflettori.
La testimone del tempo
Tahmima Anam
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2017
pagine: 416
Cambridge, Massachusetts, fine dell’estate. Zubaida, giovane dottoranda di Harvard, sta per lasciare l’America. Non vede l’ora di fare ritorno nel suo paese, il Bangladesh, dove la aspettano a braccia aperte la famiglia adottiva e il fidanzato di sempre, Rashid. La attende anche un’occasione unica che non può certo rifiutare: partecipare come paleontologa a uno scavo importante che potrebbe riscrivere la storia. Ma qualche giorno prima della partenza, nel buio di una sala da concerto, incontra una persona speciale: l’affascinante pianista Elijah Strong. Elijah non è come gli altri uomini che Zubaida ha conosciuto finora. Fra loro l’attrazione è immediata e intensa, destinata a sopravvivere al di là dell’appartenenza a culture diverse. Eppure, per quanto Zubaida desideri restare e arrendersi a una passione cui è difficile resistere, rimane fedele ai suoi piani. Rientra a Dacca, spinta anche dal rispetto delle tradizioni e di una famiglia che l’ha accolta e protetta. Qui deve confrontarsi con le premure e l’affetto di Rashid, che non riesce più a ricambiare, e ripercorrere un passato che credeva non esistesse nemmeno. Quelli in Bangladesh sono anni in cui Zubaida si mette alla prova e non si arrende mai. Anni in cui non ha paura di prendere decisioni a volte scomode. Anni in cui non può e non vuole dimenticare Elijah e quel loro incontro che ha cambiato la sua vita per sempre. Sa bene di non essere più quella di un tempo. E forse adesso è arrivato il momento di liberarsi degli ultimi fili che ancora la legano a un’esistenza che non sente più sua e tornare là dove tutto è cominciato. Con un unico obiettivo: abbracciare le proprie radici senza rinunciare a sé stessa e all’amore. “La testimone del tempo” racconta la storia di una donna che, sola custode del proprio destino, si riconosce più forte delle convenzioni e scava nel passato per trovare le chiavi del suo futuro.
Il suono del respiro e della preghiera
Tahmima Anam
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2012
pagine: 312
Bangladesh, 1984. Maya preme il viso contro il finestrino del vecchio treno sbuffante. Il binario della stazione di Dacca è invaso dalle urla dei ragazzini che vendono bibite fresche. Sono passati anni dalla fine della guerra d'indipendenza dal Pakistan. Anni in cui Maya ha lottato per la sua terra, salvando centinaia di vite in un piccolo ospedale di campagna. Adesso il paese è dominato da una dittatura e la parola d'ordine è dimenticare: tutti fingono che niente sia successo e che il sangue di migliaia di vittime innocenti non ha impregnato la polvere delle strade. Eppure Maya non riesce a togliersi dalla mente l'odore della rabbia e dei libri incendiati. Ma ora che sua cognata è morta è venuto il momento di tornare nella casa della sua infanzia. È il suo posto anche se tutto è diverso. Sohail, suo fratello, è un estraneo per lei. Ha bruciato tutti i suoi libri tranne il Corano, è diventato un fanatico e ha iniziato a predicare, seguito da folle di credenti che lo venerano come un musulmano esemplare. Ma dietro le sbarre della prigione spirituale che suo fratello ha costruito nella loro casa, Maya vede risplendere due tristi occhi grigi. Sono quelli del piccolo Zaid, figlio di Sohail, che cresce abbandonato a se stesso, privo di cure, amore e di qualsiasi tipo di educazione, proibiti dal fanatismo religioso del padre. Per salvarlo, Maya deve trovare la forza di ribellarsi e tornare a lottare per una libertà che adesso sembra solo un ricordo troppo lontano.
Il suono del respiro e della preghiera
Tahmima Anam
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 2011
pagine: 312
Bangladesh, 1984. Maya preme il viso contro il finestrino del vecchio treno sbuffante. Il binario della stazione di Dacca è invaso dalle urla dei ragazzini che vendono bibite fresche. Sono passati anni dalla fine della guerra d'indipendenza dal Pakistan. Anni in cui Maya ha lottato per la sua terra, salvando centinaia di vite in un piccolo ospedale di campagna. Adesso il paese è dominato da una dittatura e la parola d'ordine è dimenticare: tutti fingono che niente sia successo e che il sangue di migliaia di vittime innocenti non ha impregnato la polvere delle strade. Eppure Maya non riesce a togliersi dalla mente l'odore della rabbia e dei libri incendiati. Ma ora che sua cognata è morta è venuto il momento di tornare nella casa della sua infanzia. È il suo posto anche se tutto è diverso. Sohail, suo fratello, è un estraneo per lei. Ha bruciato tutti i suoi libri tranne il Corano, è diventato un fanatico e ha iniziato a predicare, seguito da folle di credenti che lo venerano come un musulmano esemplare. Ma dietro le sbarre della prigione spirituale che suo fratello ha costruito nella loro casa, Maya vede risplendere due tristi occhi grigi. Sono quelli del piccolo Zaid, figlio di Sohail, che cresce abbandonato a se stesso, privo di cure, amore e di qualsiasi tipo di educazione, proibiti dal fanatismo religioso del padre. Per salvarlo, Maya deve trovare la forza di ribellarsi e tornare a lottare per una libertà che adesso sembra solo un ricordo troppo lontano.
Il suono del respiro e della preghiera
Tahmima Anam
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2011
pagine: 306
Bangladesh, 1984. Maya preme il viso contro il finestrino del vecchio treno sbuffante. Il binario della stazione di Dacca è invaso dalle urla dei ragazzini che vendono bibite fresche. Sono passati anni dalla fine della guerra d'indipendenza dal Pakistan. Anni in cui Maya ha lottato per la sua terra, salvando centinaia di vite in un piccolo ospedale di campagna. Adesso il paese è dominato da una dittatura e la parola d'ordine è dimenticare: tutti fingono che niente sia successo e che il sangue di migliaia di vittime innocenti non ha impregnato la polvere delle strade. Eppure Maya non riesce a togliersi dalla mente l'odore della rabbia e dei libri incendiati. Ma ora che sua cognata è morta è venuto il momento di tornare nella casa della sua infanzia. È il suo posto anche se tutto è diverso. Sohail, suo fratello, è un estraneo per lei. Ha bruciato tutti i suoi libri tranne il Corano, è diventato un fanatico e ha iniziato a predicare, seguito da folle di credenti che lo venerano come un musulmano esemplare. Ma dietro le sbarre della prigione spirituale che suo fratello ha costruito nella loro casa, Maya vede risplendere due tristi occhi grigi. Sono quelli del piccolo Zaid, figlio di Sohail, che cresce abbandonato a se stesso, privo di cure, amore e di qualsiasi tipo di educazione, proibiti dal fanatismo religioso del padre. Per salvarlo, Maya deve trovare la forza di ribellarsi e tornare a lottare per una libertà che adesso sembra solo un ricordo troppo lontano.
I giorni dell'amore e della guerra
Tahmima Anam
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2010
pagine: 336
Pakistan orientale, Dhaka, delta del Gange, 1959. Rehana ha comprato due aquiloni, uno rosso e uno blu, nell'emporio pasticceria davanti al tribunale. È l'ultimo regalo ai suoi due figli, i piccoli Sohail e Maya, prima che se ne vadano per sempre. Andranno a vivere con lo zio a Lahore, la città con strade nuove ed edifici perfetti, a chilometri di distanza. Così ha deciso il giudice che, dopo la morte del marito, ha giudicato Rehana una cattiva madre, troppo povera e incapace di educare i suoi figli. Ma lei non ha perso la speranza e la voglia di combattere: è convinta che un giorno il vento soffierà così potente che glieli riporterà. Il vento alla fine arriva. È il 1971. A casa di Rehana c'è una festa: si celebra il decimo anniversario del ritorno dei suoi figli. Sono grandi, ormai: il paese è in guerra. Il Bangladesh ha dichiarato la propria indipendenza ed è stato invaso dall'esercito del Pakistan. Si sta organizzando la resistenza e gruppi di guerriglieri si formano in tutto il paese. E Rehana sta per perdere i suoi figli ancora una volta. Perché Sohail si è unito al movimento di liberazione nazionale, e Maya sta per seguirlo. E mentre il sangue scorre sull'asfalto e sulla terra affamata, Rehana combatterà ancora una volta per la loro salvezza.
I giorni dell'amore e della guerra
Tahmima Anam
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2008
pagine: 330
Pakistan orientale, Dhaka, delta del Gange, 1959. Rehana ha comprato due aquiloni, uno rosso e uno blu, nell'emporio pasticceria davanti al tribunale. È l'ultimo regalo ai suoi due figli, i piccoli Sohail e Maya, prima che se ne vadano per sempre. Andranno a vivere con lo zio a Lahore, la città con strade nuove ed edifici perfetti, a chilometri di distanza. Così ha deciso il giudice che, dopo la morte del marito, ha giudicato Rehana una cattiva madre, troppo povera e incapace di educare i suoi figli. Ma lei non ha perso la speranza e la voglia di combattere: è convinta che un giorno il vento soffierà così potente che glieli riporterà. Il vento alla fine arriva. È il 1971. A casa di Rehana c'è una festa: si celebra il decimo anniversario del ritorno dei suoi figli. Sono grandi, ormai: il paese è in guerra. Il Bangladesh ha dichiarato la propria indipendenza ed è stato invaso dall'esercito del Pakistan. Si sta organizzando la resistenza e gruppi di guerriglieri si formano in tutto il paese. E Rehana sta per perdere i suoi figli ancora una volta. Perché Sohail si è unito al movimento di liberazione nazionale, e Maya sta per seguirlo. E mentre il sangue scorre sull'asfalto e sulla terra affamata, Rehana combatterà ancora una volta per la loro salvezza.