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Libri di Tiziano Conti

La punteggiatura perduta e ritrovata. Pensieri liberi di sette scrittori e scrittrici della Svizzera italiana

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2023

pagine: 69

A sette autori letterari della Svizzera italiana, uno per decennio di nascita a partire dagli anni Trenta – Anna Felder (1937), Alberto Nessi (1940), Fabio Pusterla (1957), Claudia Quadri (1965), Vanni Bianconi (1977), Yari Bernasconi (1982) e Stella N’Djoku (1993) – è stato chiesto di discorrere di punteggiatura al di fuori dell’ambito accademico. Ci si è rivolti a sette letterati elvetici in lingua italiana senza tuttavia supporre che ci sia una punteggiatura “ticinese” vs. italiana, o che la punteggiatura cambi da una generazione all’altra. L’idea è di pubblicare un volumetto in cui ogni autore, con il proprio stile, si interroghi su cos’è o che cosa rappresenta la punteggiatura, senza far riferimento a teorie particolari È importante? Non lo è? Come viene usata? Quali segni particolari vengono riprodotti? Quali sono quelli ambigui o antipatici? I segni esistenti sono sufficienti o ce ne vorrebbero altri? Questi i quesiti ai quali i sette autori hanno risposto con uno stile fresco e originale.
9,00 8,55

L'amore come perfezione dell'esistenza

Libro

editore: LAS

anno edizione: 2023

pagine: 416

20,00 19,00

L'umano e il presagio del divino. L'«homo religiosus» tra interiorità, misticismo e trascendenza

Tiziano Conti

Libro: Copertina morbida

editore: LAS

anno edizione: 2022

pagine: 258

Il volume presenta una proposta filosofica che intende dimostrare l'esistenza di una relazione connaturale tra l'umano e la religione, che trova il suo fondamento nell'inquietum cor. L'essere umano, per sua natura ontologica strutturato all'autotrascendimento, è capace dell'incontro con il divino. Pertanto si qualifica come Homo religiosus in quanto trova nella Trascendenza la pienezza d'essere a cui anela. Partendo dal riconoscimento del limite costitutivo che caratterizza l'essere dell'uomo rendendolo pertanto esposto al peso del male e dell'angoscia esistenziale, si intende riconoscere nell'empatia, nella relazione responsabile e nella struttura della speranza, le vie preferenziali per l'incontro con il divino. L'analisi supportata dal metodo fenomenologico, propone tre percorsi di riflessione: il primo di natura antropologia, partendo dal paradosso dell'uomo che si snoda tra limite e tensione verso l'infinito. Il secondo che intende, invece, descrivere il dinamismo che trova nell'umano attitudini che lo avvicinano al divino, come nel caso del sacrificio e della relazione dialogica con l'altro. Il terzo fa luce sull'evento dell'irruzione stessa del divino nell'umano, aprendo le porte alla dimensione mistica, un categoriale molto caro alla filosofia fin dalle sue origini. Il volume intende fondare su basi antropologiche una riflessione sulla filosofia della religione, sottolineando l'intima co-appartenenza dell'uomo al divino e del divino all'umano.
16,00 15,20

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