Libri di Ulla Musarra Schroeder
Fiumi reali e immaginari nella letteratura italiana. Luoghi, simboli, storie, voci
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2018
pagine: 297
Nella tradizione letteraria italiana, dal Medioevo fino ai contemporanei, il fiume, sia come luogo geografico reale sia come luogo immaginario, mitico o fantastico, costituisce una tematica importante. In quanto luogo geografico, il fiume può collegarsi a eventi registrati dalla storiografia, ma anche a microstorie collettive e individuali. Nell'immaginario letterario, il fiume è lo spazio caratteristico del viaggio, di un viaggiare oltre oppure lungo un fiume tra sorgente e foce o viceversa, mentre paesaggi, villaggi e città situati sulle sue rive possono segnare le stagioni di una vita o di diverse generazioni. Alle immagini fluviali è connesso un ventaglio di tematiche esistenziali, simboliche e mitiche: lo scorrere del tempo, il fluire della vita, la perdita o la ricerca di origine o d'identità, momenti di riflessione, di memoria o di oblio. In alcune circostanze il fiume diventa immagine del confine, della divisione tra il qui e l'oltre, tra l'io e l'altro; ma il fiume può essere anche un luogo di unione: le sue acque congiungono regioni e nazioni, paesaggi e destini diversi. Intorno a questi nuclei tematici ruotano i saggi contenuti in questo volume.
Narciso e lo specchio. Il romanzo moderno in prima persona
Ulla Musarra Schroeder
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1989
pagine: 200
Italo Calvino tra i cinque sensi
Ulla Musarra Schroeder
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 2010
pagine: 246
L'autrice, che in un'opera precedente aveva indagato il rapporto cognitivo, presente in tutta l'opera di Calvino, fra l'uomo e il mondo, fra il soggetto e l'oggetto, nei termini di una ricerca conoscitiva, rappresentata per lo più dal pensiero e dall'impegno ideologico e poetologico dello stesso scrittore, indaga ora, in questo secondo libro, sulle modalità specificamente sensoriali della ricerca conoscitiva; modalità che dalla vista e dall'udito si estendono ai cosiddetti "sensi intimi": il tatto, l'olfatto e il gusto. Italo Calvino viene generalmente caratterizzato come uno scrittore che privilegia la vista e il visibile, un visibile spesso immaginario, collegato alla sua concezione dell'immagine in letteratura come immagine visiva che si forma nella mente. Calvino stesso si è, a più riprese, definito uno scrittore che pone la visibilità al centro della sua opera. Egli distingue "due tipi di processi immaginativi: quello che parte dalla parola e arriva all'immagine visiva e quello che parte dall'immagine visiva e arriva all'espressione verbale". Nella sua narrativa il ruolo del vedere, dello sguardo, è al primo posto. Molti personaggi calviniani insieme a molti suoi narratori o istanze narrative sono attenti e scrupolosi osservatori del mondo.