Libri di V. Monaco Westerstahl
Quel buio luminoso. Sulla drammaturgia di Jon Fosse
Leif Zern
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2023
Leif Zern, tra i più importanti critici europei contemporanei, nel suo studio traccia un approfondito e stimolante ritratto artistico di Jon Fosse, Premio Nobel per la Letteratura: dai primi lavori "Qualcuno verrà" ed "E non ci separeremo mai", fino al capolavoro "Io sono il vento", l’autore analizza stile e influenze presenti nelle opere di uno dei massimi drammaturghi contemporanei, colui che ha saputo con i suoi testi «dare voce all’indicibile» e creare un vero e proprio «teatro della sospensione».
Italia-Svezia 2-2. Un progetto teatrale per l'Europa delle diversità. Volume Vol. 1
Magdalena Barile, Sara S. Notarbartolo
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2016
pagine: 96
Italia-Svezia 2-2. Un progetto teatrale per l'Europa delle diversità. Due autrici drammatiche italiane, Magdalena Barile e Sara Sole Notarbartolo, e due svedesi, Katarina Carlshamre e Mia Törnqvist. Quattro sguardi femminili diversi su vite di europei di oggi: nativi, immigrati, svedesi, turchi, italiani, iracheni... Emozioni: odio, amore, infanticidi, slittamenti della memoria e delle relazioni familiari. Diversità dinamiche che ci trasformano. Le quattro scrittrici, pur nella loro diversità, hanno in comune una percezione nuova delle parole e delle immagini mentali e quindi una percezione diversa degli incroci fra stili e linguaggi. Magdalena Barile, "Fine Famiglia" Un testo duro, crudele, sospensivo e coinvolgente sulle crisi individuali dei componenti di una famiglia odierna. Un "Natale in Casa Cupiello" del 2000. Sara Sole Notarbartolo, "Sueño #4" Un percorso onirico costruito per raccontare il modo oscuro e profondissimo mediante il quale i sogni ci comunicano quello che non vogliamo sapere di noi stessi.
Italia-Svezia 2-2. Un progetto teatrale per l'Europa delle diversità. Volume Vol. 2
Katarina Carlshamre, Mia Törnqvist
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2016
pagine: 128
Italia-Svezia 2-2. Un progetto teatrale per l'Europa delle diversità. Due autrici drammatiche italiane, Magdalena Barile e Sara Sole Notarbartolo, e due svedesi, Katarina Carlshamre e Mia Törnqvist. Quattro sguardi femminili diversi su vite di europei di oggi: nativi, immigrati, svedesi, turchi, italiani, iracheni... Emozioni: odio, amore, infanticidi, slittamenti della memoria e delle relazioni familiari. Diversità dinamiche che ci trasformano. Katarina Carlshamre, "La morte è un punto" Un ospedale psichiatrico o una stanza che lo sguardo della protagonista trasforma in ospedale, ricordando l'infanticidio commesso anni prima? Madri che uccidono. Infanticidi che raccontano la trasformazione, oggi più complessa, del corpo della donna nel corpo di madre. La madre che si diventa e la madre che ci ha generate. Mia Törnqvist, "La tua Istanbul" Emigrazioni, spostamenti, conflitti che nascono nella quotidianità: Yavuz, padre attore e anarchico; Selim, un figlio che non parla più il turco; Recep, l'altro figlio che frequenta la moschea; Klara, una svedese. Amori. Il cibo, un'ascia da intagliatore, un armadio, un coltello per tagliare le verdure.
Tre drammi: Variazioni di morte-Sonno-Io sono il vento
Jon Fosse
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2012
pagine: 240
Tra Beckett e Fosse c'è la svolta del millennio. I personaggi di Beckett sono piccolo borghesi che parlano e fantasticano come raffinati intellettuali del Novecento; i personaggi di Fosse sono gente comune che parla e fantastica come gente comune, non umili, ma folk, people. Di questo essere e parlar comune Fosse ha fatto grande poesia: i personaggi sono tutti nelle parole che dicono, prive di sottotesto, psicologie o significati nascosti. Nei loro discorsi una disseminazione di così, ecco, cioè, ma, poi: parole di appoggio proprie del parlare quotidiano. L'attore non ha griglie psicologiche o di altro tipo a cui aggrapparsi, deve accogliere i suoni delle battute. Le emozioni nasceranno dall'incontro fra il corpo-voce dell'attore e i suoni e ritmi del testo. Nel suo grande saggio "Quel buio luminoso" (Titivillus, 2012) Leif Zern scrive che in Fosse vi è una idea audace sull'attore. Di questa idea parleranno forse in futuro gli attori che avranno interpretato i testi di Fosse, oggi l'autore più rappresentato del mondo.
Quel buio luminoso. Sulla drammaturgia di Jon Fosse
Leif Zern
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2012
pagine: 112
Leif Zern acuto studioso del teatro del Novecento europeo, è il maggior critico teatrale scandinavo, per decenni ha svolto la sua attività anche su "Dagens Nyheter" il più diffuso giornale svedese. Leif Zern ha avuto e ha una grande influenza sulla scena svedese contribuendo anche a superare modi di far teatro diventati col tempo obsoleti, contestualizzando il teatro svedese nella scena europea evitando così autoreferenzialità e provincialismi. Le sue critiche nascono dalla scena e respirano con essa. Lo sguardo è lo strumento di lavoro per Zern. Uno sguardo affinato mediante un continuo esercizio consapevole del guardare le diversità e la qualità dei teatri e delle scene. La sua attenta osservazione delle pratiche teatrali lo pone molto vicino alle scoperte recenti delle neuroscienze che stanno aprendo nuovi campi di conoscenza anche sul lavoro dell'attore. Zern non crede che il sottotesto e l'impatto psicologico con il testo siano gli elementi che mettono in moto il lavoro dell'attore, invece è centrale per lui il rapporto fra attore e testo considerato in primo luogo come catena di suoni e di ritmi.