Libri di Vincenzo Ceniti
Tuscia in ginocchio. Cristo, santi e madonne
Vincenzo Ceniti
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2025
pagine: 250
Devozioni religiose in ogni comune della Tuscia viterbese, da Acquapendente a Vitorchiano, animate da santi e patroni, cui sono legati riti religiosi, storie, leggende, tradizioni, opere di carità, proverbi, occasioni sociali e gastronomiche. Di questi eroi della fede vengono raccontati vita, morte e miracoli e le diverse modalità, a volte originali, per le loro celebrazioni liturgiche e popolari. Alcuni rievocano le atrocità del martirio nella prima era cristiana, altri una vita di carità e di amore per il prossimo. Parafrasando il libro di un vecchio teologo del primo Novecento, possiamo dire che i santi ritornano. Ritornano a suscitare stimoli sopiti e interrogativi mai risolti, a scandire i movimenti delle stagioni, a favorire provvidenziali aggregazioni di solidarietà. Ritornano con le ritualità cui i nostri padri erano affezionati. Ritornano ad intercedere per noi e stimolarci in opere di bene. Ritornano anche a consolidare forme di turismo più sostenibile sotto le forme più diverse: cammini della fede, pellegrinaggi, cerimonie di canonizzazione, e mobilità lenta tra parchi e santuari. L'obiettivo di questo libro è abbastanza dichiarato. Vogliamo raccontare la Tuscia viterbese da angolazioni inaspettate e ci auguriamo di esserci riusciti.
L'altroieri a Viterbo
Vincenzo Ceniti
Libro
editore: Casa Editrice Serena
anno edizione: 2019
pagine: 184
Paesi e patroni della Tuscia
Vincenzo Ceniti
Libro: Libro rilegato
editore: Agnesotti (Viterbo)
anno edizione: 2008
pagine: 206
Tuscia in pillole
Vincenzo Ceniti
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2023
pagine: 208
“La memoria è come una sterminata biblioteca senza ordine alfabetico, diceva Iosif Brodskij, uno spazio innanzitutto che ha a che fare con la parola e la narrazione, ma anche con il caos. Ceniti prova a dare ordine a questo caos dentro una mappa costruita su alcuni grandi assi: luoghi, soprattutto, luoghi di una quotidianità che tende ormai a sgranarsi, il cinema del Corso, la norcineria Merlani, la tipografia Agnesotti, l’Ospedale Grande degli Infermi o il bar Minciotti, ma anche personaggi che hanno popolato quei luoghi in un’epoca ormai scomparsa, uomini e donne che in qualche modo, hanno lasciato un segno nella storia della città, culturale, a volte, come Zeno Scipioni, Italo Arieti, il prof. Vismara, oppure di costume, nel giullaresco mondo di certi personaggi un po’ rabelesiani come Armidoro o la Caterinaccia”. (dalla prefazione di Giorgio Nisini)