Libri di Wilhelm Potters
Boccaccio concessivo. Sintassi e composizione nel Decameron
Wilhelm Pötters
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2024
pagine: 444
Paragonata alla prosa degli scrittori otto- e novecenteschi, la lingua poetica del Decameron di Giovanni Boccaccio (1313-1375) è contraddistinta nella sintassi da una cospicua frequenza di strutture concessive e causali. Considerando questa osservazione empirica, si pone una domanda semplice ma essenziale: perché e a quale fine? A questo quesito si cerca di rispondere dimostrando che esiste uno stretto rapporto logico tra i detti tipi di connessione sintattica, la composizione poetica dei racconti, il genere letterario della novella e il macrotesto del ciclo nella sua interezza. Le singole analisi sono dedicate a una decina di novelle e alla vistosa figura retorica del triplice ricorso narrativo a un proverbiale asinus in fabula. La relativa esposizione si basa sul manoscritto originale miniato dal Boccaccio su pergamena negli ultimi anni della sua vita: il celebre autografo Hamilton 90, che rappresenta probabilmente l'ultima volontà dell'Autore per la forma-libro della sua singolare opera. L'approccio esegetico qui sviluppato consiste quindi in un metodo di critica letteraria che unisce criteri paleografici e strumenti della linguistica moderna, in particolare i concetti dell'implicazione negata e di quella non negata, che si rivelano idonei a precisare il rapporto fra i termini tradizionali della concessività e della causalità.
Chi era Beatrice?. Teoria e allegoria del cosmo nella poesia di Dante. Volume Vol. 1
Wilhelm Pötters
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 1136
Nella Vita nova Dante identifica l'essenza di Beatrice col numero 9 intendendolo come simbolo del cosmo, la cui radice sarebbe il 3 della divina Trinità. Analizzata alla luce di altri segni numerici attribuiti alla protagonista, questa definizione fornisce gli strumenti per una nuova esegesi della Comedìa. Infatti, con tale approccio si può ricostruire dalla struttura profonda del poema un tractatus sphaerae dedicato alla sistematica ricerca di due chiavi matematiche della cosmogonia: il principio della circolarità e la legge della sezione aurea. In virtù dei suoi segni astratti, la guida del Poeta si rivela dunque essere, in un preciso senso scientifico, l'incarnazione dell'ordine circolare e della perfetta bellezza che regnano nella Creazione (in quella divina e in quella poetica).
Nascita del sonetto. Metrica e matematica al tempo di Federico II
Wilhelm Pötters
Libro
editore: Longo Angelo
anno edizione: 1999
pagine: 208
Perché il sonetto si presenta fin dall'inizio, fin dalla sua nascita alla corte siciliana di Federico II, come una forma fissa e immutabile, una forma cioè in cui sono rigidamente predefiniti non solo i costituenti morfologici, ma anche il loro numero e le loro reciproche relazioni? In altre parole, perché sempre e soltanto quattordici versi? Perché sempre e soltanto versi di undici sillabe? L'analisi di Potters vede il metro come una trasposizione o proiezione poetica delle figure e delle misure geometriche utilizzate dai matematici medievali.