Libri di Yakov M. Rabkin
Demodernizzazione. Un futuro nel passato
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2021
pagine: 458
Medici che fanno i tassisti, architetti che vendono birra, istituti di ricerca abbandonati in mezzo a carcasse arrugginite di capannoni industriali: queste immagini sono ormai diventate comuni in molti paesi contemporanei. Antichi e pacifici vicini sono diventati nemici, apparentemente perché hanno riscoperto differenze religiose, linguistiche o culturali. Il nazionalismo sta sempre più lasciando spazio a conflitti tribali, etnici e confessionali. Pretese di autoriconoscimento e di superiorità morale hanno soppiantato la politica razionale. Questi non sono avvenimenti casuali, ma manifestazioni di un fenomeno chiamato demodernizzazione, osservabile dal Danubio all’Eufrate, da Kabul a Washington. È ormai un trend contemporaneo, ma ha anche una sua storia. In questo libro, composto da esempi pratici e intuizioni teoriche, diciassette studiosi tra storici, filosofi, sociologi e archeologi offrono la loro prospettiva sulla demodernizzazione attraverso un approccio sfaccettato. È suddiviso in tre parti: storia, teoria e casi di studio.
Israele paese senza confini
Yakov M. Rabkin
Libro
editore: L'Ornitorinco
anno edizione: 2020
pagine: 200
La storiografia contemporanea non riconosce gli ebrei haredi, (parola che si può tradurre con “i timorati”, dai media definiti ultra-ortodossi) come parte del pensiero europeo e non rende giustizia al pluralismo culturale ebraico. Come sostiene Malachi Hacohen, eminente studioso israelo-americano di storia ebraica, sarebbe necessario aprire “nuovi ambiti e ridisegnare nuovi concetti affinché la storia ebraica europea possa ospitare anche gli Ebrei ortodossi”. Questo libro apre un nuovo campo di indagine, introducendo il lettore alla conoscenza di un confronto intellettuale che in vari paesi coinvolge sia gli ebrei assimilati sia quelli haredi. E ciò risulta particolarmente importante in un paese, il nostro, in cui molti intellettuali, non solo israeliani, protagonisti del dibattito sul rapporto tra giudaismo e sionismo sono ancora sconosciuti. Sono voci che discutono sull’influenza che l’esistenza dello Stato di Israele esercita sulle diverse identità ebraiche, della natura stessa di quello Stato unico: “una patria di tutti gli ebrei” o “uno Stato di tutti i suoi cittadini”, e persino della sua legittimità. Un dibattito fecondo e ricco di spunti e informazioni, perché si basa su di una solida ricerca documentale e pone questioni fondamentali.
Capire lo stato di Israele. Ideologia, religione e società
Yakov M. Rabkin
Libro: Libro in brossura
editore: Zambon Editore
anno edizione: 2018
pagine: 296
Questo testo è un invito alla riconciliazione con l'ebraismo: esso segna con la precisone di un bisturi una netta linea di separazione fra lo spirito ebraico e il cancro sionista. Esso denuda l'inganno in cui cadono coloro che, rinnegando religione e morale, sono proiettati verso le ingannevoli lusinghe del mondo. Un ebreo con la mente aperta, leggendo questo libro, scoprirà la parte migliore di sé stesso.
Una minaccia interna. Storia dell'opposizione ebraica al sionismo
Yakov M. Rabkin
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2005
pagine: 286
Associare gli ebrei allo Stato di Israele è un riflesso quasi automatico. "Stato degli ebrei" e "Stato ebraico" sono diventate espressioni di uso corrente. Tuttavia, tra i sostenitori incondizionati di Israele, ci sono più cristiani che ebrei. La presente opera spiega questo paradosso apparente e mette in evidenza un fenomeno poco conosciuto, tanto agli ebrei quanto ai non ebrei: l'opposizione al sionismo espressa in nome della Torah e della tradizione ebraica. Questa opposizione è tanto più significativa in quanto non può essere in nessun caso definita antisemita, contrariamente ai recenti tentativi di assimilare ogni antisionismo all'antisemitismo.