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Libri di Yoel Hoffmann

L'ultimo haiku. Poesie d'addio giapponesi

Libro: Libro in brossura

editore: Ubiliber

anno edizione: 2025

pagine: 304

Antologia nella quale Yoel Hoffmann ha selezionato e tradotto centinaia di 'jisei' – piccoli addii poetici al mondo –, corredandoli di introduzioni e contestualizzazioni storico-culturali. La prima parte di questo libro esplora la tradizione di scrivere poesie in punto di morte nel contesto dettagliato dei diversi atteggiamenti verso l’ineluttabile, nella cornice della storia culturale del Giappone. La seconda parte contiene poesie di morte di monaci buddhisti zen, mentre la terza parte è una raccolta di haiku. Quello che ne è nato è un excursus letterario capace di mostrare come la raffinatezza di questa cultura si sia manifestata anche nell’accostarsi al morire. Un’opera non solo per gli amanti della poesia, ma anche per gli appassionati di cultura giapponese e di buddhismo zen.
22,00 20,90

Il libro di Joseph

Yoel Hoffmann

Libro: Copertina morbida

editore: Cargo

anno edizione: 2006

pagine: 186

Due romanzi in uno e due bambini protagonisti. Nel primo si racconta la storia di un sarto ebreo e di suo figlio Giuseppe nella Berlino degli anni Trenta. Nel secondo la Palestina di oggi attraverso gli occhi di un bambino. Due storie parallele in un unico romanzo speculare.
14,00 13,30

Zen radicale. I detti del maestro Joshu

Yoel Hoffmann

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 1979

pagine: 168

Il grande maestro zen giapponese D?gen dichiarò che "non ci fu un J?sh? prima di J?sh? e non ci fu un J?sh? dopo J?sh?". Quale fu il suo messaggio? Il suo messaggio era che non c'è alcun messaggio, che il mondo, con tutto ciò che contiene, non è né buono né cattivo, né santo né dannato; che non è nulla al di là di se stesso. J?sh? rifiutava i concetti astratti come 'Via', 'Verità', o 'il Buddha'; quando gli viene chiesto: "Chi è J?sh??", lui risponde: "un rustico"; ed è proprio ciò che è: un contadino cinese. J?sh? afferma ripetutamente di non avere nulla da insegnare; interrogato sulla persona 'purificata' risponde: "Da me non c'è posto per questo stupido". E quando gli viene chiesto quale sia il 'Buddha più alto di tutti', indica con la mano il campo e dice: "L'uomo che guida i suoi buoi, è lui". Quali che siano gli influssi culturali che hanno modellato le sue idee, il suo insegnamento non può e non deve essere visto come un sistema filosofico o magari anti-filosofico. Ognuno dei 458 episodi riportati in questo libro è un'espressione diretta della sua via. Se qualcuno può sembrare bizzarro, è perché la sua via è così estremamente semplice e così assolutamente chiara che troviamo difficile capirla. Dobbiamo sempre ricordare che J?sh? dice quel che dice senza un 'motivo' particolare. Non c'è un bisogno particolare di 'capire'.
13,00 12,35

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