Libri di Abilio Estévez
Testimonianze di un'orgia poetica
Abilio Estévez
Libro: Libro in brossura
editore: Arkadia
anno edizione: 2023
pagine: 144
In questo volume sono raccolti sette preziosi scritti, sette punti cardinali che formano una rosa dei venti attraverso cui Abilio Estévez riscopre la Cuba del XX secolo, prima della rivoluzione. La Cuba che conobbero i poeti Juan Ramón Jiménez, Federico García Lorca e Luís Cernuda. Una realtà filtrata dal ricordo dell’autore che trascorse l’infanzia a Marianao. Grazie all’amicizia con i suoi maestri Virgilio Piñera e Lezama Lima (il capolavoro di quest’ultimo, Paradiso, è oggetto di un’analisi profonda), Estévez orchestra un magnifico inno alla letteratura e alla libertà dello scrittore, che segue il suo percorso ai margini della società. Estévez evoca anche Reinaldo Arenas, altro autore cubano condannato all’ostracismo, e il mito di Parigi come Mecca letteraria. Nell’ultimo scritto della raccolta, l’autore affronta l’eterna domanda «Perché si scrive?». Impossibile rispondere, è la domanda che è mal formulata, perché è la letteratura che scrive Abilio Estévez, il quale, come tutti i grandi scrittori, ha imparato a “lasciarsi scrivere”.
I palazzi lontani
Abilio Estévez
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2006
pagine: 278
Era stato il suo amico aviatore, quello che chiamavano il Moro, a dirgli che l'importante è trovare il palazzo. E quando il bambino Victorio gli aveva chiesto: "Moro, quale palazzo?", gli aveva rivelato che a ciascuno di noi, fin dalla nascita, è stato destinato un palazzo, e che il nostro compito è cercarlo. Adesso Victorio ha quarantotto anni, e il tugurio in cui vive sta per essere demolito. Prima che ciò accada egli dà fuoco ai suoi pochi beni e, portandosi dietro solo un volume dei "Mémoires" di Saint-Simon, la fotografia del Moro che fa "ciao" dal suo aeroplano e un telo da spiaggia molto colorato, incomincia a vagabondare per le strade dell'Avana.
Tuo è il regno
Abilio Estévez
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1999
pagine: 400
"Tuo è il regno" ci immerge in uno spazio di cui tutto ignoriamo all'inizio e che presto diventa parte incancellabile della memoria: uno spazio dagli oscuri confini qui chiamato l'Isola, una tenuta alla periferia dell'Avana composta dal'Aldiqua, un insieme di edifici fatiscenti, porticati e cortili, e dall'Aldilà, un giardino lussureggiante in cui molti si sono addentrati senza far più ritorno. Siamo nelle ultime settimane che precedono la rivoluzione cubana. L'atmosfera è carica, tesa, ma solo per allusioni si viene a sapere qualcosa di ciò che accade altrove, perché l'Isola è anzitutto un mondo autosufficiente, dove appaiono in successione, come attraversando un palcoscenico, i protagonisti del romanzo.