Libri di Agota Kristof
La chiave dell'ascensore. L'ora grigia
Agota Kristof
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1999
pagine: 48
Due commedie nelle quali l'humour (nero) si mescola ad accenti di gravità. Uno sguardo approfondito sulla condizione umana e sui rapporti di forza che costringono gli uomini a irrigidirsi in ruoli prestabiliti.
Ieri
Agota Kristof
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
«Attendevo qualcosa. Che cosa? Non ne sapevo niente. Ma pensavo che la vita non poteva essere se non quello che era, vale a dire niente. La vita doveva essere qualcosa e aspettavo che questo qualcosa arrivasse, lo cercavo». Tobias Horvath è una creatura del niente. Del passato non gli è rimasto neppure il nome: ha trascorso l'infanzia nella miseria, all'ombra di una madre ladra e puttana, e l'ha accoltellata assieme al padre, per poi fuggire in un altro paese. Il presente è monotono quanto il lavoro nella fabbrica di orologi, con la sua ripetizione di gesti inutili. E il futuro? Il futuro è Line, la donna immaginaria che Tobias aspetta da sempre. E che si materializza con la prepotenza di un'ossessione, confondendo ogni cosa. Con Ieri Agota Kristof ci consegna la storia di un amore impossibile, che non ci si può lasciare alle spalle. «Una lezione di stile, - come l'ha definita Marco Lodoli, - un grido assoluto che ci solleva fin dove l'aria è fredda e trasparente e tutto si vede più chiaramente».
Dove sei Mathias?
Agota Kristof
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2024
pagine: 64
In questi due racconti ritornano le ossessioni di Agota Kristof: l'infanzia e la sua terrificante lungimiranza, la disperazione assoluta nei confronti della vita, l'inganno delle parole, la diluizione del tempo, ma anche lo humour e il sogno. Sandor, l'eroe del primo racconto, conduce in quel labirinto d'incertezze che i lettori di Agota Kristof conoscono bene. Lina, l'eroina del secondo racconto - in forma di dialogo - sorprende invece per la sua incantevole leggerezza: è una ragazzina innamorata come da adulta non potrà più esserlo.
L'analfabeta. Racconto autobiografico
Agota Kristof
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2005
pagine: 53
Undici capitoli per undici episodi della sua vita, dalla bambina che divora i libri in Ungheria alla scrittura dei primi libri in francese. L'infanzia felice, la povertà del dopoguerra, gli anni di solitudine in collegio, la morte di Stalin, la lingua materna e le lingue nemiche (il tedesco, il russo e in un certo senso anche il francese), la fuga in Austria e l'arrivo a Losanna, profuga con un bebè.
Trilogia della città di K. Il grande quaderno-La prova-La terza menzogna
Agota Kristof
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 384
«Tutto ha inizio con due gemelli che una madre disperata è costretta ad affidare alla nonna, lontano da una grande città dove cadono le bombe e manca il cibo. Siamo in un paese dell’Est, ma né l’Ungheria né alcun luogo preciso vengono mai nominati. Un inizio folgorante che ci immette di colpo nel tempo atroce dell’ultima guerra raccontandolo come una metafora. La nonna è una “vecchia strega” sporca, avara e senza cuore e i due gemelli, indivisibili e intercambiabili quasi avessero un’anima sola, sono due piccoli maghi dalla prodigiosa intelligenza. Intorno a loro ruotano personaggi disegnati con pochi tratti scarni su uno sfondo di fame e di morte. Favola nera dove tutto è reso veloce ed essenziale da una scrittura limpida e asciutta che non lascia spazio alle divagazioni. Un avvenimento tira l’altro come se una mano misteriosa e ricca di sensualità li cavasse fuori dal cilindro di un prestigiatore crudele». (Rosetta Loy)
Chiodi
Agota Kristof
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2018
pagine: 100
Fuggendo dall’Ungheria nel 1956, Agota Kristof si separa dai quaderni con le sue prime poesie. In seguito le riscriverà così come le ricorda, e forse le reinventerà. Chiodi le raccoglie, con altri versi in ungherese e in francese. I temi sono quelli ben noti ai lettori di Kristof – lo smarrimento, la perdita, l’esilio, il ricordo dell’amore, l’attesa, il desiderio – ma qui, nell’immediatezza della poesia, sembrano raggiungere un grado di intensità ancora maggiore.
John e Joe-Un ratto che passa
Agota Kristof
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 103
Il teatro di Agota Kristof si snoda sul filo di una comicità che a un certo punto deraglia nell'amarezza o nell'angoscia. In questo può ricordare Beckett (e senz'altro "John e Joe" non è esente da influenze beckettiane), ma il cuore dei testi della scrittrice è decisamente piú politico che metafisico. I suoi personaggi, clownesco-laconici o istrionico-verbosi secondo le due diverse pièce, sono figure che le permettono di parlare dei temi che le stavano piú a cuore, legati ai due sistemi politico-sociali antitetici in cui aveva vissuto e che, in entrambi i casi, suscitavano in lei profonde riserve. "John e Joe" è una riflessione sulla divisione del mondo fra chi ha e chi vorrebbe avere. I protagonisti sono due poveracci che vediamo sempre seduti al tavolino di un caffè, col perenne problema di come pagarsi le bevute finché, nella loro storia, entra un biglietto della lotteria... Un ratto che passa affronta invece il gioco di autoinganni e di mascheramenti dell'Io all'interno di una società totalitaria. Roll è un intellettuale puro e scrive poesie. Le due scene che si alternano lo mostrano nel salotto della sua casa borghese, alle prese con la moglie e certi ospiti non troppo graditi, e in una cella assieme al carceriere e ad altri personaggi, fra cui il losco «Ratto Carognone», per il quale è difficile non provare un'immediata, seppur colpevole, simpatia. Sta allo spettatore ricostruire i nessi temporali e le vere identità dei personaggi. Nel finale, agghiacciante, nulla sarà come sembrava.
Il mostro e altre storie
Agota Kristof
Libro: Copertina morbida
editore: Casagrande
anno edizione: 2019
pagine: 130
Un mostro che semina morte, ma che il popolo adora, inebriato com'è dal suo profumo. Un costruttore di strade che, insieme ad altri personaggi storditi fino alla più cieca ubbidienza, vaga in un viluppo insensato di asfalto e cemento. Un morbo misterioso che spinge la gente al suicidio, che riempie i boschi di impiccati. E poi mendicanti, musicisti di strada, mangiafuoco, sfruttati e derisi per la loro estraneità al cinismo sociale ma non per questo innocenti. Quattro commedie nere e moleste come il bitume, scritte per il teatro e proposte per la prima volta ai lettori italiani in una traduzione d'autore.
La vendetta
Agota Kristof
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: 71
L'autrice di "Trilogia della città di K." scrive in questi racconti essenziali da torcersi in apologhi - di emozioni paralizzate, di solitudini che anelano incontri che poi rifuggono, della crudeltà dei bambini che rispecchia quella degli adulti, di claustrofobiche e sadiche torture famigliari. Nata in Ungheria, Agota Kristof ha abbandonato il suo Paese nel 1956 e ora vive in Svizzera.
Trilogia della città di K.
Agota Kristof
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: 384
Quando "Il grande quaderno" apparve in Francia a metà degli anni Ottanta, fu una sorpresa. La sconosciuta autrice ungherese rivela un temperamento raro in Occidente: duro, capace di guardare alle tragedie con quieta disperazione. In un Paese occupato dalle armate straniere, due gemelli, Lucas e Klaus, scelgono due destini diversi: Lucas resta in patria, Klaus fugge nel mondo cosiddetto libero. E quando si ritroveranno, dovranno affrontare un Paese di macerie morali. Storia di formazione, la "Trilogia della città di K" ritrae un'epoca che sembra produrre soltanto la deformazione del mondo e degli uomini, e ci costringe a interrogarci su responsabilità storiche ancora oscure.
Dove sei Mathias?
Agota Kristof
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2006
pagine: 51
In questi due racconti ritornano le ossessioni di Agota Kristof: l'infanzia e la sua terrificante lungimiranza, la disperazione assoluta nei confronti della vita, l'inganno delle parole, la diluizione del tempo, ma anche lo humour e il sogno. Sandor, l'eroe del primo racconto, conduce in quel labirinto d'incertezze che i lettori di Agota Kristof conoscono bene. Lina, l'eroina del secondo racconto - in forma di dialogo - sorprende invece per la sua incantevole leggerezza: è una ragazzina innamorata come da adulta non potrà più esserlo.