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Libri di Aldo Cazzullo

L'Italia s'è ridesta. Viaggio nel paese che resiste e rinasce

Aldo Cazzullo

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2013

pagine: 204

"L'Italia oggi è spaventata, di cattivo umore, impaurita dal futuro. Invece sono convinto che l'Italia abbia davanti a sé una grande occasione di ripresa e di sviluppo. Una chance di rinascita, una nuova stagione." È possibile uscire da un viaggio nell'Italia della grande crisi più ottimisti di prima. Perché c'è un paese che alla crisi resiste, e che riparte. Perché il mondo globale, che consideriamo una sciagura, è una grande opportunità per un paese come il nostro, capitale della bellezza e dell'arte, del design e della creatività. Perché il mondo di domani - non solo l'America ma anche la Cina, l'India, il Brasile - è pieno di consumatori che vorrebbero comprare i nostri prodotti, vestirsi come noi, vivere come noi. Perché abbiamo ricchezze che nessun ladro potrà mai rubare, bellezze che nessun falsario potrà mai imitare, saperi che nessuna impresa potrà mai delocalizzare. Non è vero che i figli staranno peggio dei padri: il futuro dipende da noi, e può essere migliore del presente. La celebrazione dei 50 anni dell'unità è stata un successo: noi italiani abbiamo capito di amare l'Italia. C'è una cosa che ancora ci manca: la fiducia in noi stessi. Invece dobbiamo ricordarci che il nostro non è un paese qualsiasi. Essere consapevoli di chi siamo, e di quel che possiamo fare. Per aiutarci a capire chi siamo, Aldo Cazzullo racconta quindici città. Da Torino, che ha cambiato umore e non ha più pudore dei propri sentimenti, a Bari, dove nascono i nuovi miti della letteratura e dello spettacolo...
9,50 9,03

Basta piangere! Storie di un'Italia che non si lamentava

Basta piangere! Storie di un'Italia che non si lamentava

Aldo Cazzullo

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2013

pagine: 137

"Non ho nessuna nostalgia del tempo perduto. Non era meglio allora. È meglio adesso. L'Italia in cui siamo cresciuti era più povera, più inquinata, più violenta, più maschilista di quella di oggi. C'erano nubi tossiche come a Seveso, il terrorismo, i sequestri. Era un Paese più semplice, senza tv a colori, computer, videogiochi. Però il futuro non era un problema; era un'opportunità." Aldo Cazzullo racconta ai ragazzi di oggi la storia della sua generazione e quella dei padri e dei nonni, "che non hanno trovato tutto facile; anzi, hanno superato prove che oggi non riusciamo neanche a immaginare. Hanno combattuto guerre, abbattuto dittature, ricostruito macerie. Hanno fatto di ogni piccola gioia un'assoluta felicità anche per conto dei commilitoni caduti nelle trincee di ghiaccio o nel deserto. Mia bisnonna sposò un uomo che non aveva mai visto: non era la persona giusta con cui lamentarmi per le prime pene d'amore. Mio nonno fece la Grande Guerra e vide i suoi amici morire di tifo: non potevo lamentarmi con lui per il morbillo. L'altro nonno da bambino faceva a piedi 15 chilometri per andare al lavoro perché non aveva i soldi per la corriera: come lamentarmi se non mi compravano il motorino?". I nati negli anni Sessanta non hanno vissuto la guerra e la fame; ma sapevano che c'erano state. Hanno assorbito l'energia di un Paese che andava verso il più anziché verso il meno. Hanno letto il libro Cuore, i romanzi di Salgari, Pinocchio, i classici. Non hanno avuto le opportunità dell'era digitale...
14,90

Come passeri sperduti. Ennio Trivellin, un sedicenne al lager

Come passeri sperduti. Ennio Trivellin, un sedicenne al lager

Paola Dalli Cani

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2016

pagine: 128

Verona, 2 ottobre 1944: in via Stella, dov'è la bottega del mobiliere Zeffirino Trivellin, arrivano le SS. Hanno appena ribaltato da capo a fondo casa sua trovandoci delle armi. Le ha nascoste in granaio, senza dirglielo, suo figlio Ennio, studente sedicenne dell'Istituto tecnico "Ferraris". Zeffirino viene portato via, e poco dopo la stessa sorte tocca pure ad Ennio, uno dei pesci piccoli della Brigata Montanari. Gli interrogatori in città, la prigionia all'ex forte di San Leonardo, la traduzione al campo di transito di Bolzano e, infine, Mauthausen. Ennio ci arriva ai primi di dicembre e nel giorno di Santa Lucia viene definitivamente trasferito al sottocampo di Gusen. Compirà tra quelle baracche 17 anni. Ci vorranno più di cinquant'anni perché l'infinito di Ennio cambi, perché il "testimoniare per dovere morale" prenda il posto del "dimenticare per sopravvivere". Dopo aver cambiato varie professioni e varie città, Ennio è stato direttore generale di una azienda del mobile del Friuli Venezia Giulia che rileverà stabilendosi quindi a Codroipo. Negli ultimi anni ha insegnato all'Università di Padova. Gli è stata riconosciuta la medaglia d'onore dal Presidente della Repubblica ed è recentemente diventato presidente dell'Associazione Nazionale Deportati di Verona. Con una introduzione di Aldo Cazzullo.
12,00

Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia

Aldo Cazzullo

Libro: Libro in brossura

editore: HarperCollins Italia

anno edizione: 2024

pagine: 336

I nostri padri erano convinti di vivere sotto l’occhio di Dio: la sua esistenza era certa come quella del sole che sorge e tramonta. Oggi abbiamo smesso di crederci, o anche solo di pensarci. E la Bibbia nessuno la legge più. Invece la Bibbia è un libro meraviglioso. Che si può leggere anche come un grande romanzo. L’autobiografia di Dio. Aldo Cazzullo fa con la Bibbia quel che aveva fatto con Dante: ci racconta la storia, in modo chiaro e comprensibile a tutti, con continui riferimenti all’attualità, alla nostra vita, passando attraverso le vicende storiche e i capolavori dell’arte. La creazione, Adamo ed Eva, la cacciata dall’Eden, Caino e Abele, Noè e il diluvio. La storia di Giacobbe che lottò con Dio e di Giuseppe che svelò i sogni del faraone. Mosè, le piaghe d’Egitto, il passaggio del Mar Rosso, i dieci comandamenti. E poi la conquista della terra promessa, da Giosuè che espugna Gerico a Davide che taglia la testa di Golia, da Sansone, l’eroe fortissimo ma tradito dal suo amore, a Salomone che innalza il tempio. Cazzullo rievoca storie dal fascino millenario. E racconta le grandi donne della Bibbia: Giuditta che taglia la testa al condottiero nemico, Ester che salva il popolo dallo sterminio, Susanna che fa condannare i suoi molestatori. E poi l’angelo che salva Tobia e il diavolo che tormenta Giobbe, l’amore del cantico dei cantici e la disillusione dell’Ecclesiaste (“tutto è vanità”). Sino alla grande speranza della resurrezione, e di un salvatore che viene a riscattare l’umanità: per i cristiani, Gesù. Dopo averci raccontato la storia millenaria dell’impero romano e aver mostrato come sia ancora viva nei nostri giorni, Cazzullo invita il lettore a un entusiasmante viaggio nella Bibbia, mostrandoci che è il più grande romanzo mai scritto. "Il Dio dei nostri padri" è un libro appassionante e illuminante, che ci conduce alle radici della nostra cultura e delle nostre famiglie.
19,50 18,53

Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo

Aldo Cazzullo

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 368

Di Mussolini la maggioranza degli italiani si è fatta un'idea sbagliata: uno statista che fino al '38 le aveva azzeccate quasi tutte; peccato l'alleanza con Hitler, le leggi razziali, la guerra. Cazzullo ricorda invece che prima del '38 Mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori: Matteotti, Gobetti, Gramsci, Amendola, don Minzoni, Carlo e Nello Rosselli. Aveva conquistato il potere con la violenza – non solo manganelli e olio di ricino ma bombe e mitragliatrici –, facendo centinaia di vittime. Fin dal 1922 si era preso la rivincita sulle città che gli avevano resistito, con avversari gettati dalle finestre di San Lorenzo a Roma, o legati ai camion e trascinati nelle vie di Torino. Aveva imposto una cappa di piombo: Tribunale speciale, polizia segreta, confino, tassa sul celibato, esclusione delle donne da molti posti di lavoro. Aveva commesso crimini in Libia – 40.000 morti tra i civili –, in Etiopia – dall'iprite al massacro dei monaci cristiani –, in Spagna. Aveva usato gli italiani come cavie per cure sbagliate contro la malaria e per vaccini letali. Era stato crudele con tanti: a cominciare da Ida Dalser e dal loro figlio Benitino. La guerra non fu un impazzimento del Duce, ma lo sbocco logico del fascismo, che sostiene la sopraffazione di uno Stato sull'altro e di una razza sull'altra. Idee che purtroppo non sono morte con Mussolini.
14,50 13,78

I manifesti degli intellettuali fascisti e antifascisti

Benedetto Croce, Giovanni Gentile

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2024

pagine: 80

Motivati dalla reazione al delitto Matteotti e dall’adozione delle leggi speciali che segnarono la fine delle libertà politiche e l’inizio della dittatura, i contrapposti manifesti degli intellettuali fascisti e antifascisti, stesi da Giovanni Gentile e Benedetto Croce, divisero nella primavera del 1925 la cultura italiana in due fazioni avverse e irriconciliabili, spezzando antiche amicizie e solidarietà. Ai due manifesti si fa spesso riferimento, ma ben pochi li hanno letti nella loro interezza ed hanno conoscenza di tutti i nomi di quanti li firmarono. Il manifesto fascista apparve il 21 aprile 1925 su alcuni dei principali quotidiani italiani, tra cui «Il Popolo d’Italia», cui rispose il manifesto antifascista il primo maggio su «Il Mondo» e «Il Popolo». Le adesioni ai due manifesti sono significative: al manifesto fascista di Gentile aderirono Ungaretti, Marinetti, Pirandello, Malaparte, Codignola, Di Giacomo, Ojetti, Pizzetti, Soffici etc.; al manifesto antifascista di Croce aderirono Amendola, Sem Benelli, Cecchi, Cassola, Einaudi, De Ruggiero, Giustino Fortunato, Jemolo, Salvatorelli, Matilde Serao, Sibilla Aleramo, Corrado Alvaro, Calamandrei, Montale, Salvemini etc. La prefazione di Aldo Cazzullo, il cui recente volume su Mussolini ha avuto ampia fortuna, illustra con grande acume il clima di odio e violenza in cui ebbe luogo l’assassinio di Giacomo Matteotti e la definitiva trasformazione del fascismo in un regime dittatoriale.
8,50 8,08

Alta langa. Itinerari, cibi, storie

Libro: Libro rilegato

editore: Slow Food

anno edizione: 2024

pagine: 224

Una guida unica che permette al viaggiatore di costruire liberamente il proprio itinerario perdendosi tra le immagini e le mappe illustrate di luoghi quali la Valle Belbo, la Val Bormida, la Langa astigiana, la Via del Sale, e ancora tra i racconti dei prodotti e dei produttori locali, artigiani, viaggiatori, langhetti di nascita o per scelta, che regalano una prospettiva inedita rispetto agli itinerari turistici canonici. Non mancano le ricette per esplorare la cucina nella sua più vera essenza. Le fotografie, scattate lungo i percorsi suggeriti dal libro, vi sveleranno visivamente la bellezza degli angoli più nascosti. Come sempre l'approccio è quanto mai slow, per promuovere un'idea di turismo sostenibile in perfetta simbiosi con i luoghi da sogno che lo accolgono.
22,00 20,90

L'uomo che uccise Mussolini

Raffaele Di Placido

Libro: Libro rilegato

editore: Piemme

anno edizione: 2024

pagine: 176

C'è una pagina della storia d'Italia che ancora muove sentimenti, passioni e reazioni contrastanti. Una pagina ricca di misteri, di retroscena, di eroi e protagonisti inaspettati: la cattura e la morte di Benito Mussolini. Scritto come un romanzo, con un ritmo forsennato e una capacità di tenere il lettore sempre sul filo, il libro racconta gli ultimi giorni del Duce, l'uomo che aveva guidato il Paese trascinandolo nella guerra e alla disfatta, il dittatore che stava per perdere tutto, e i giorni della ribalta del partigiano che lo uccise, Walter Audisio, nome di battaglia Valerio, colui che stava per entrare nella storia dalla porta principale. Raffaele Di Placido prende per mano il lettore e lo porta nei luoghi della cattura di Benito Mussolini, sul lago di Como, nei giorni precedenti, seguendo le concitate fasi dell'arresto e dell'esecuzione, fino a Piazzale Loreto, a Milano, il corpo senza vita esposto insieme a quello di Clara Petacci e nei luoghi in cui Audisio si muove fino all'incontro con l'acerrimo nemico. Tra storia e fiction, questo libro, come in un giallo contemporaneo di cui si conosce già l'assassino, racconta uno degli episodi più decisivi di tutto il Novecento italiano. Infatti, da queste vicende in cui si tratteggia il futuro della nazione, nascerà una nuova Italia. Prefazione di Aldo Cazzullo.
18,90 17,96

Una giornata particolare

Aldo Cazzullo

Libro: Libro in brossura

editore: Solferino

anno edizione: 2024

pagine: 192

Cosa ha provato Cristoforo Colombo il giorno in cui è partito per andare oltre l’orizzonte? Cosa ha significato per Dante intraprendere un incredibile viaggio all’Inferno? Quand’è che Spartaco decise di spezzare le catene che lo tenevano prigioniero? In quale modo San Francesco riuscì a convincere il Papa che non avrebbe distrutto ma salvato la cristianità? In che modo i Medici diedero un’impronta decisiva all’intero Rinascimento italiano nonostante la tragedia dell’assassinio di Giuliano, fratello di Lorenzo il Magnifico, durante la congiura dei Pazzi? Oggi, in un’epoca di profonda crisi, politica e sociale, Aldo Cazzullo sceglie tredici grandi eventi del passato per raccontare le svolte principali della nostra storia e il coraggio delle persone che hanno saputo cambiarla. Tredici giornate memorabili, che rappresentano il culmine di una stagione o l’inizio di una nuova era: dalla scoperta dell’America alla disfatta di Caporetto, dal processo di Artemisia Gentileschi alla strage di Capaci. Date, personaggi, luoghi e momenti che hanno trasformato l’Italia e il mondo intero. Per conoscere meglio il nostro passato in un racconto vivido e avvincente che restituisce il senso e il valore della memoria e che indaga la dimensione dell’individuo, quella più appassionante e carica di umanità.
17,00 16,15

Ennio Morricone. Il genio, l'uomo, il padre

Marco Morricone, Valerio Cappelli

Libro: Libro rilegato

editore: Sperling & Kupfer

anno edizione: 2024

pagine: 272

Da una porta socchiusa, un bambino guarda di nascosto un uomo curvo sopra una scrivania. Ha grandi occhiali quadrati e un maglione a girocollo, è profondamente assorto, traccia segni sopra un pentagramma: il suo corpo è lì, al centro della stanza, ma la mente e lo spirito che lo abitano sembrano proiettati altrove, lontano. «Era mio padre, ma tra me e lui c’era una distanza siderale.» È a partire da questo nucleo profondo di mistero che decenni dopo, quel bambino, Marco Morricone, il primogenito di Ennio, prova ad annodare i fili dei ricordi con quelli di Valerio Cappelli, storica firma del Corriere della Sera e amico di una vita del compositore, per restituirci un ritratto inedito, sorprendente e autentico, d’uno dei più grandi geni musicali che il nostro Paese abbia mai avuto. Gli studi interrotti dopo la terza media, le serate passate a suonare per i soldati americani, l’ossessione per la musica, l’intenso rapporto con il maestro Petrassi, la spiritualità, gli incontri con Sergio Leone, Joan Baez, Clint Eastwood, il successo, gli Oscar, le dolcezze e le durezze di padre (la proibizione per i figli di ascoltare musica in casa), la passione per la Roma, la golosità per i cioccolatini che la moglie Maria gli nascondeva, l’ostracismo subito dal mondo accademico. Un viaggio lungo una vita, tra resoconti di prima mano e retroscena svelati. Un Ennio Morricone come mai è stato raccontato prima. Prefazione di Aldo Cazzullo.
19,90 18,91

Israele anno dieci

Angelo Del Boca

Libro: Libro in brossura

editore: Longanesi

anno edizione: 2024

pagine: 180

Da uno dei più grandi storici del Novecento, il ritratto di un Israele giovane e progressista che celava in sé contraddizioni e fragilità. È il 1958 e lo Stato d'Israele ha appena celebrato i dieci anni dalla guerra fondativa, un conflitto che ha sì salvato il Paese ma anche aperto questioni ancora oggi irrisolte e problemi che ciclicamente si sarebbero ripresentati. Angelo Del Boca ha poco più di trent'anni, ha vissuto la Seconda guerra mondiale, conosciuto gli orrori della Shoah, visto con i suoi occhi i volti delle famiglie ebree che venivano deportate. Sente in Israele l'entusiasmo, la voglia di rinnovamento e di futuro che diventano valori fondanti dello Stato, ma conosce bene anche la Storia e sa che accanto a grandi risultati possono sorgere grandi contrasti. In queste pagine di disarmante attualità, Del Boca riesce a imprimere su carta sia l'immenso fascino della regione, sia la profondità delle spaccature che Israele porta con sé sin dalla sua nascita, in un racconto che, introdotto dalla voce puntuale di Aldo Cazzullo, ci aiuta a comprendere meglio il nostro presente.
19,60 18,62

Il fuoruscito. Storia di Formiggini, l'editore suicida contro le leggi razziali di Mussolini

Marco Ventura

Libro: Libro rilegato

editore: Piemme

anno edizione: 2023

pagine: 303

Angelo Fortunato Formíggini, editore ebreo e protagonista della cultura italiana degli anni Venti e Trenta, fu il primo suicida contro le leggi razziali e le persecuzioni del regime fascista. Si buttò dalla Torre della Ghirlandina di Modena il 29 novembre 1938. Un gesto politico, come scrisse lui stesso alla moglie: «Non posso rinunciare a ciò che considero un mio preciso dovere. Io debbo dimostrare l'assurdità malvagia dei provvedimenti razzisti». Visionario, ironico, un vulcano di idee e un impegno costante per la promozione del libro e della cultura, Formíggini era un intellettuale anomalo sotto tutti i punti di vista: si considerava un "fuoruscito", estraneo a ogni consorteria, classe, razza, partito, e forse anche per questo la sua vita è tutt'ora avvolta in una sorta di congiura del silenzio. Fu lui a ideare l'Enciclopedia italiana, la cui paternità gli fu poi scippata dal grande avversario, Giovanni Gentile. Fu Formíggini a coniare la parola "editoria" e riviste e collane di successo, e fu sempre lui a inventare la prima "biblioteca circolante". Discendente dei gioiellieri degli Estensi, sacrificò il suo patrimonio e le sue infinite energie allo scopo di tutta una vita: fare "bei libri". Strinse legami coi maggiori intellettuali del tempo, da Pascoli a Croce, e, come ebreo per l'assimilazione e fautore della fratellanza umana, Formíggini fece dell'ironia la sua filosofia di vita. Al suo fianco, una donna formidabile: Emilia Santamaria, pioniera della pedagogia che, dopo la morte di lui, si rifiutò di giurare fedeltà al fascismo, perdendo così la cattedra. Marco Ventura dipinge l'affresco di una vita straordinaria, fino alla sua conclusione al grido terribile di "Italia, Italia, Italia!". Prefazione di Aldo Cazzullo.
19,50 18,53

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