Libri di Alessandra Migliorato
Nel segno di Michelangelo. La scultura di Giovan Angelo Montorsoli a Messina
Alessandra Migliorato
Libro: Libro in brossura
editore: Kalós
anno edizione: 2014
pagine: 144
Una vera e propria folgorazione colse i messinesi all'arrivo di Giovan Angelo Montorsoli, scultore e architetto toscano, discepolo di Michelangelo, che visse e operò per ben dieci anni nella città dello Stretto. Per Messina realizzò alcuni dei suoi capolavori, tra cui la Fontana del Nettuno, la Fontana di Orione e l'Apostolato del duomo, opere tuttora ammirate, portando con sé la lezione del Maestro. Il volume, nel ripercorrere la produzione artistica del Montorsoli, affronta infatti questioni cruciali come l'influsso del linguaggio michelangiolesco, l'apporto offerto all'arte isolana mediante l'immissione di nuove tipologie scultoree e le dinamiche dei rapporti con gli altri artisti e con la committenza.
Una maniera molto graziosa. Ricerche sulla scultura del Cinquecento nella Sicilia orientale e in Calabria
Alessandra Migliorato
Libro: Copertina morbida
editore: Magika
anno edizione: 2010
pagine: 456
Il titolo riprende una frase adoperata dallo studioso settecentesco Francesco Susinno a proposito di un'opera di Martino Montanini, ed è emblematica di una situazione, come quella della Messina del '500, brulicante di artisti e di opere significative. Il volume analizza gli intensi rapporti tra la scultura peloritana e quella oltre lo Stretto e soprattutto indaga, in maniera sistematica, il ruolo delle singole personalità che hanno caratterizzato il panorama artistico meridionale del Cinquecento: dall'arrivo a Messina nei primi anni del secolo del giovane Antonello Gagini a quello di Giovannangelo Montorsoli (allievo di Michelangelo), dalla presenza di Andrea Calamecca e Jacopo Del Duca, ad un corollario di figure meno note al vasto pubblico, ma di grande interesse, come i due Mazzolo, Martino Montanini, Rinaldo Bonanno, Francesco e Lorenzo Calamecca. Oltre ad analizzare le varie personalità di questi artisti, l'autrice riferisce anche i rapporti con il loro contesto di appartenenza, la Toscana, e l'inevitabile eredità lasciata da Michelangelo.