Libri di Alessandro Senzameno

Roma, già timidamente presente nella terza raccolta, Onirismi, figura e simbolo della metropoli, è ora protagonista assoluta, colta in alcune di quelle strade e piazze che hanno ispirato eterne pagine di letteratura.

Lo stile di Alessandro Senzameno spazia dai componimenti poetici, dalle liriche e da testi che sono quasi aforismi ad altri che rappresentano un esempio di poesia visiva, come i ghirigori di fumo, un grande punto interrogativo, un cipresso, lo schema di un cruciverba o una cascata di parole.

È un mondo particolare quello creato da Alessandro Senzameno con la sua prima pubblicazione, Dipende. È un mondo completo, un universo di riflessioni e sentimenti che abbracciano la quasi totalità dei pensieri. Forti sono gli interrogativi sull'essere umano, così come sul fare poesia, sull'essenza stessa della scrittura. "Chi è il poeta?" sembra chiedersi l'autore, "A chi si rivolge?" e, soprattutto, "Perché scrive? "... La risposta è semplice, dettata dal cuore, dal sentimento che anima la mano quando traccia su carta i versi che sente più forti. È solo questione di emozioni, il poeta altro non è che una persona che gioisce nell'accostare parole "dando vita con l'inchiostro / a semplici pensieri". Si tratta di un Demiurgo creatore, capace di generare dal nulla altri mondi, senza fine, immortali: nessuno può entrare fino in fondo nell'universo del poeta, ci si può soltanto accostare con la speranza di intuirlo, coglierne l'essenza, ma la totalità intera è prerogativa soltanto di chi lo ha ideato e creato.