Libri di Alfredo Zucchi
Pena perpetua
Ricardo Piglia
Libro: Libro in brossura
editore: Wojtek
anno edizione: 2024
pagine: 150
Pena perpetua si compone di due romanzi brevi. In entrambi c’è un personaggio che scrive un Diario. Il libro si apre con un trasloco da Adrogué a Mar del Plata. Siamo in Argentina nel 1957: il padre dell’adolescente Emilio Renzi è un peronista, i tempi sono cambiati, bisogna andare via. A Mar del Plata Renzi incontra Steve Ratliff, figura tragica in stile Gatsby che insegna a Renzi a vivere secondo i dettami della letteratura. Il Diario di Renzi è un tentativo di entrare nell’esistenza di Ratliff e di dare un senso alle vicende irrisolte della sua vita, riscrivendo il romanzo interminabile che ha ossessionato Ratliff per tutta la vita. Nel secondo testo il Diario è una trappola: Stephen Stevensen, scrittore irlandese vicino alle istanze dell’IRA, spia i movimenti del suo collega Ricardo Piglia, anch’egli ospite Maison des écrivains étrangers et des traducteurs a Saint-Nazaire, in Francia. Ossessivo e maniacale, Stevensen è convinto di poter usare la scrittura per prevedere il futuro: il Diario come oracolo.
Sull’Acqua-L’Horla-Chissà
Guy de Maupassant
Libro: Libro in brossura
editore: Urban Apnea
anno edizione: 2024
pagine: 108
Guy de Maupassant è il maggior novelliere del secondo Ottocento. La sua attività di scrittore comincia nel 1880, anche per via dell'amicizia con Flaubert che lo introduce al realismo e al naturalismo. Con la pubblicazione di quasi tutti i suoi racconti sui più importanti giornali dell'epoca e grazie al successo dei suoi sei romanzi, Maupassant ottiene la fama, ma a causa della sifilide cede alla follia. Dopo un tentato suicidio, muore nella clinica psichiatrica in cui si trova ricoverato.
Demolition Job. Lettere all'usurpatore
Alfredo Zucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edicola Ediciones
anno edizione: 2023
pagine: 64
Talvolta sono mormorii venuti dal nulla, talvolta sono richiami al qui e ora. Sono voci in aperto conflitto: scavalcano il confine che separa un racconto dall'altro, si ribellano al narratore e tentano di scrivere per sé una storia nuova. Alternando lo sviluppo dell'azione, spesso sospesa e decontestualizzata, alla riflessione teorica, Alfredo Zucchi sceglie la strada dell'accumulazione e dell'esplosione formale per affrontare temi come l'autorità e la morte, il desiderio e l'amore, il sogno e il linguaggio. Cinque racconti che partono dall'evidenza della deflagrazione per restituire un'inattesa utopia della costruzione.
Rozanov
Viktor Šklovskij
Libro: Libro in brossura
editore: Wojtek
anno edizione: 2023
pagine: 80
Il formalismo russo, di cui Šklovskij è considerato fondatore, ha contribuito a produrre, agli inizi del XX secolo, uno sguardo che interroga la letteratura dall'interno: la domanda non riguarda più il significato dell'opera, ma il modo in cui è stata costruita. Šklovskij isola un elemento, l'intreccio, e vi dedica una ricerca lunga tutta la vita. L'intreccio ha una funzione ambivalente: è la somma dei procedimenti di costruzione dell'opera e la disintegrazione della fabula; è un "fenomeno di stile" e, allo stesso tempo, il principio di assoggettamento del materiale di cui l'opera si compone. Nelle opere di Vasilij Rozanov (1856-1919), Šklovskij intravede una forma nuova: una prosa "senza intreccio", in cui l'autore sconfessa i temi tradizionali dei classici russi e, attraverso l'utilizzo del frammento, perviene a "mettere a nudo" i procedimenti della letteratura. Questa messa a nudo riguarda una prospettiva di emancipazione: un tentativo di "uscire dalla letteratura", cioè di liberare il materiale dagli automatismi della finzione letteraria. Rozanov, la cui stesura avviene negli anni appena successivi alla Rivoluzione d'ottobre, è il quarto titolo della collana Ostranenie.
Per favore, plagiatemi!
Alberto Laiseca
Libro: Libro in brossura
editore: Wojtek
anno edizione: 2023
pagine: 233
A metà tra saggio e romanzo, tra pièce e manifesto, "Per favore, plagiatemi!" è uno dei testi fondamentali dell'argentino Alberto Laiseca. Le questioni legate alla composizione e alla ricezione letteraria, alla forma e alla storia della letteratura sono drammatizzati: la relazione con i maestri e con il canone; la ricerca di forme nuove e la riarticolazione di quelle vecchie; il legame con il proprio tempo e la distanza dal proprio tempo; l’inevitabile persistenza del già pensato e già detto in letteratura. Si tratta di conflitti serissimi e ridicoli, questioni di vita o di morte e pretesti di parodia sfrenata – conflitti la cui unica soluzione è il meccanismo elementare di appropriazione del senso e della forma: il plagio. Terzo titolo della collana Ostranenie, "Per favore, plagiatemi!" è un testo in cui l'oggetto dell'osservazione, il procedimento compositivo del plagio, per via di uno sguardo ossessivo e di un umorismo radicale, diventa soggetto e motore dell'intreccio: teoria e pratica risultano inscindibili.
L'ultimo bastione del buon senso
Danilo Kis
Libro: Libro in brossura
editore: Wojtek
anno edizione: 2022
pagine: 174
Danilo Kis è noto, in Italia, soprattutto come narratore. Tuttavia, pochi autori hanno riflettuto intorno alla letteratura come lo scrittore iugoslavo. Nelle sue pagine convivono le questioni, teoriche e pratiche, sollevate dai formalisti russi all’inizio del XX secolo; i problemi dello stile posti da Flaubert e da Joyce; quelli delle strutture narrative che hanno impegnato Borges, Nabokov e i fautori del nouveau roman; e, infine, i conflitti più spinosi: la tensione tra invenzione letteraria e ricerca documentale e la responsabilità dello scrittore nei confronti della Storia. Basato sull’omonima edizione serba, curata da Gojko Bozović e da Mirjana Miocinovic, "L’ultimo bastione del buon senso" contiene le riflessioni saggistiche di Kis dai testi dell’apprendistato letterario degli anni ’50 a quelli della maturità. Secondo titolo della collana di saggistica Ostranenie, il volume presenta un’organizzazione tematica degli scritti di Danilo Kis e offre una ricostruzione dettagliata dell’idea kisiana di letteratura e di mondo.
Una possibilità del linguaggio. Pierre Menard come metodo
Alfredo Zucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2021
pagine: 106
«Le idee più preziose vengono trovate per ultime», scrive Nietzsche. «Ma le idee più preziose sono i metodi». In questi saggi Alfredo Zucchi trae da Pierre Menard - il celebre personaggio di Jorge Luis Borges che, com'è noto, intende riscrivere verbatim il Don Chisciotte - lo spunto per posare uno sguardo paradossale sul segno letterario. Il metodo di Menard instaura infatti tra il soggetto osservante e l'oggetto osservato un'indistinzione esasperata e tuttavia alienante, talché l'uno e l'altro diventino, insieme, prossimi e incolmabilmente distanti. Così, nel saggio che apre il libro, un confronto serrato con il testo di Michel Foucault La follia, l'assenza d'opera mette in luce i legami tra una certa esperienza della follia e la letteratura fantastica d'impronta borgesiana. Questi legami investono il movimento del linguaggio che implica se stesso e si sdoppia, denudando le sue interne e inesplorate cavità. Di associazione in associazione, da Mallarmé a Borges, da Ricardo Piglia a Danilo Kiš, da Julio Cortázar a Nietzsche e Furio Jesi, l'indagine dell'autore approda al confronto con l'opera di Roberto Bolaño. L'ossessione del vuoto percorre tutti i saggi e finisce con un congedo umoristico: quando, in Specchio riflesso, Zucchi tenta un consuntivo del metodo di Pierre Menard scopre un conflitto insanabile, comico e tragico al tempo, tra il segno letterario e il soggetto che, enunciandolo, semplicemente lo veicola nell'illusione di esserne l'Autore.
La memoria dell'uguale
Alfredo Zucchi
Libro
editore: Alessandro Polidoro Editore
anno edizione: 2020
pagine: 132
Un uomo d'affari trova per caso le chiavi di un seminterrato in zona porto: chi vi mette piede guarisce da ogni tormento e tuttavia incontra la morte. Un gesto avventato genera una crepa nel tessuto spazio-temporale. Un ragazzino riceve dal nonno un misterioso libro in cui si scrive, mente accade, la storia della sua etnia. Una città imperiale, dopo 105 anni, si trova a dover compiere un omicidio rituale. Un giovane scrittore offre il suo corpo a pericolosi esperimenti scientifici. Un detective consacra il suo acume e la sua voglia di vivere allo scioglimento di delitti impossibili: i crimini senza movente. Nei nove racconti che compongono il libro, Alfredo Zucchi indaga i temi della memoria, dell'illusione e del tempo. Spinti dal desiderio di esprimere l'inesprimibile, i personaggi agiscono secondo una logica cumulativa che trova la propria misura nell'ultimo racconto, "Il luogo ovvero il caso", dove l'intero universo del libro - luoghi, figure e simboli - sembra confluire.
La bomba voyeur
Alfredo Zucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Rogas
anno edizione: 2018
pagine: 220
Un ragazzo – il puer – è in fuga dal potere; una società segreta anela al potere. Le due traiettorie spingono per ricongiungersi. La bomba voyeur è un dramma satiresco. Gli eventi si compiono nell’Italia della fine della guerra fredda – la decantata fine della storia. Una lotta è in atto: quella di ognuno dei personaggi per “sfidare il senso ad apparire”. Per mezzo del metodo mitico, del teatro dell’assurdo, degli occulti rimandi metatestuali e del metodo sperimentale, la lotta contagia la struttura del romanzo. Il veicolo del conflitto diventa l’oggetto del conflitto: è il pensiero stesso. E una cosa è essere e pensare e desiderare e disperare. L’unità delle fiamme. Pierre Klossowski. Al contrario, non si edifica nulla senza riflessione o costanza. Sforzi continui e intelligenti sono necessari alla minima creazione. Così c’è una bella differenza tra lasciarsi andare e cercare di risalire la corrente. Roger Caillois.