Libri di Ambra Carta
Il gruppo 63. 60 anni dopo
Libro: Libro in brossura
editore: Les Flâneurs Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 398
Quattro sono le sezioni in cui il volume si articola – Moltiplicazioni, Resti, Addizioni & Sottrazioni, Numeri primi – e diciannove gli autori di questa ricca antologia di testi. Una architettura complessa e dinamica per illuminare da vicino e a fondo la più sperimentale delle stagioni artistiche del nostro Novecento, gli anni Sessanta e i suoi postumi, che videro nascere il Gruppo 63, un’eterogenea costellazione di scrittori, artisti, pittori, musicisti, animati dalla volontà di sperimentare le soluzioni artistiche più innovative, lasciandosi dietro il passato, e intrecciando linguaggi e codici formali. Il volume ospita le voci di due generazioni di critici alle prese con le opere di scrittori e artisti più e meno noti con l’intenzione di restituire un panorama ampio e articolato di quella che è stata la più innovativa delle stagioni artistico-letterarie del nostro recente Novecento. Un invito alla lettura e l’auspicio di una riscoperta.
Silvio Ferri, un archeologo fuori dal coro
Salvatore Settis, Ambra Carta
Libro: Libro in brossura
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2024
pagine: 92
La Collana SILVIO FERRI LECTURES di cui questo è il primo libro edito ospiterà, a cadenza annuale, interventi relativi a settori anche molto diversi fra loro, ciò che li unifica in una serie è l'aver concepito quest'ultima come osservatorio e laboratorio nel quale si possa sperimentare l'efficacia di uno sguardo che, col rigore della scienza ma con la libertà innovatrice di chi non soggiace a mode, convenzioni e norme disciplinari, si volge alle zone liminali, marginali, periferiche, di intersezione e di innovazione, per capire dinamiche complesse, dell'antichità e del presente. Uno sguardo che analizza, storicizza contestualizza il rapporto fra anomalia e norma e fra innovazione e tradizione mettendole in dialogo, nella convinzione che si tratti di dimensioni che si illuminano a vicenda. Con testi di: Salvatore Settis - Silvio Ferri, 1890-1978. Un archeologo fuori dal coro Ambra Carta - Reperti fantasmi ombre, la memoria per Gesualdo Bufalino.
La morte tragica nel Cinquecento. Poetiche a confronto in Trissino e Tasso
Ambra Carta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 117
Una riflessione sul teatro tragico cinquecentesco, tra formulazioni teoriche e prassi poetiche, invita all'analisi di due opere significative per gli sviluppi della drammaturgia tragica, la Sofonisba di Gian Giorgio Trissino e Il Torrismondo di Torquato Tasso. Le più recenti indagini nel campo teorico e poetico hanno evidenziato le principali direzioni intraprese dalle sperimentazioni dei maggiori autori, da Trissino a Giraldi Cinzio da Rucellai e Alemanni a Tasso, mostrando il passaggio da un modello - quello esemplato dalla Sofonisba trissiniana - che, pur inaugurando la drammaturgia tragica italiana in versi sciolti, è saldamente ancorato alla teorica aristotelica, a un altro - quello tassiano - che apre il tragico alle lacerazioni irrisolvibili della coscienza, imprimendo un nuovo corso ai suoi paradigmi poetici. Lo studio lessicale, linguistico e stilistico delle due opere, in risonanza con il dibattito teorico contemporaneo, offre la possibilità di misurare da vicino le trasformazioni del genere tragico lungo il corso del Cinquecento e di apprezzare i debiti, gli apporti e i limiti che nell'un caso e nell'altro i modelli, greci o latini, cristiani o classico-pagani, esercitano sulla composizione formale e sulla concezione politico-culturale che la Sofonisba e il Torrismondo intendono rappresentare.
Giuseppe Bonaviri. Le forme del racconto tra memoria e utopia fantastica
Ambra Carta
Libro: Libro in brossura
editore: Kalós
anno edizione: 2006
pagine: 112
Insegnare letteratura. Teorie e pratiche di una disciplina
Libro
editore: Loescher
anno edizione: 2019
pagine: 144
Questo volume fa parte della collana QdR / Didattica e letteratura di Loescher Editore: una collana scientifica per riflettere su metodi e strumenti idonei a valorizzare il ruolo degli studi letterari, della scrittura, della lettura e dell'interpretazione delle opere, dedicata alla scuola e all'università. Il mutato scenario culturale, sociale e legislativo, e l'impatto massiccio delle tecnologie nella vita quotidiana impongono a università e scuola un radicale ripensamento di modelli teorico-epistemologici e di pratiche didattiche. Le recenti acquisizioni scientifiche offrono a chi si occupa di ricerca umanistica e di formazione una straordinaria occasione per tracciare nuovi percorsi di indagine e sperimentare nuovi approcci metodologici. Le voci che compongono variamente questo volume si confrontano, pertanto, su alcune delle questioni più urgenti degli studi letterari, e provano a ridisegnare un orizzonte epistemologico condiviso e di ampio respiro, capace di individuare linee programmatiche di intervento, azioni, modelli e paradigmi teorici. Gli autori, che da tempo si occupano di teoria letteraria, di ricerca umanistica e di formazione, si misurano sul terreno delle scienze del bios, in un rinnovato dialogo tra cultura umanistica e cultura scientifica dalla neuroestetica alla biologia della letteratura per offrire risposte adeguate alle sfide educative e formative contemporanee.
Il Cantiere Italia: il romanzo. Capuana e Borgese costruttori
Ambra Carta
Libro: Copertina morbida
editore: :duepunti edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 148
All'indomani dell'unità nazionale l'Italia era tutta da costruire. Mancavano la lingua, i costumi e la storia degli italiani. A distanza di poco più di 150 anni si propone un ragionamento, volutamente parziale, intorno al significato di alcune parole d'ordine ricorrenti tra gli ultimi anni dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento: rinnovare, costruire, edificare, rifare. Tutti emblemi non casuali della magmatica acquisizione del genere "nazionale" per eccellenza: il romanzo. Due "siciliani illustri", (Capuana e Borgese, diventano cardini di una nuova riflessione sulla modernità, tra istanze di svecchiamento, europeismo e l'affannosa ricerca di una cultura "unitaria". Pur nella diversità della fisionomia generale, della poetica e delle posizioni ideologiche, i due operano nello stesso solco, raccogliendo - se non l'eredità -l'invito a "rifare il sangue degli italiani", pronunciato nel 1871 da Francesco De Sanctis: primo vero costruttore della cultura italiana.

