Libri di Andreas Iacarella
Bogdanov, Gramsci e l'altra rivoluzione. Cultura, organizzazione, egemonia
Noemi Ghetti, Andreas Iacarella, Örsan Senalp
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2025
pagine: 208
«Bogdanov e Gramsci: due scomodi quanto geniali teorici e pensatori, che ebbero a scontare amaramente il prezzo del loro coraggio e della loro lungimiranza. Le loro vicende possono essere utili a ripensare il passato e a progettare un futuro diverso: il sogno dell'“altra rivoluzione”, per una breve stagione perseguito tra Russia e Italia dai due grandi marxisti eretici». Aleksandr Bogdanov (1873-1928) è stato medico psichiatra, economista, scienziato visionario, filosofo e scrittore russo. Autore del bestseller fantascientifico Stella Rossa, romanzo-utopia di cui Gramsci progettò la traduzione italiana, fu co-protagonista nella fondazione del bolscevismo con Lenin, ma da lui fortemente avversato per la sua idea di una nuova «cultura proletaria» come leva di emancipazione dell'essere umano: un percorso simile a quello che in Italia, da giovane giornalista e poi dirigente politico, intraprese Antonio Gramsci. Entrambi si esposero all'isolamento all'interno di un partito in cui prevaleva l'ortodossia marxista-leninista. La figura originale di Bogdanov e il suo pensiero rivoluzionario, rimasti per decenni nell'ombra, sono oggi oggetto di una riscoperta internazionale, anche per l'attualità delle sue teorie scientifiche. In questo prezioso libro ne viene ricostruita la drammatica vicenda umana e intellettuale, in parallelo con quella di Gramsci. Nel 1923 Bogdanov fu arrestato con l'accusa di attività controrivoluzionaria, mentre Gramsci da Mosca era inviato a Vienna, in attesa di rientrare in Italia verso il suo tragico destino. Nei suoi ultimi anni, Bogdanov si dedicò all'organizzazione di un pionieristico centro ematologico, e nel 1928 morì per un esperimento di autotrasfusione di sangue infetto, in tempo per evitare le epurazioni staliniane ma non la manipolazione strumentale delle sue teorie, tuttora in corso. Approfondire la convergenza tra Bogdanov e Gramsci, attraverso un accurato lavoro anche sui nuovi documenti disponibili, aiuta a identificare le ragioni della lunga incomprensione del loro pensiero e a fornire, liberandoli da residue scorie ideologiche, strumenti indispensabili per l'elaborazione delle sfide più attuali del mondo contemporaneo, dall'intelligenza artificiale alla costruzione di una dimensione culturale e politica realmente partecipativa.
Coscienza e attività onirica. Un'ipotesi teorica sulla formazione e realtà del sogno
Francesca Fagioli
Libro: Libro in brossura
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2024
pagine: 220
Dall'importanza che il sogno aveva per i primitivi, quasi da diventarne 'padrone assoluto' della vita, alla trance dello sciamano, fino alla psicoanalisi freudiana e ai più attuali sviluppi teorici della psichiatria, questo testo di Francesca Fagioli si apre con una folgorante carrellata sulla concezione del sogno, attraverso la storia dell'uomo, per giungere a un approfondito studio critico su cos'è l'attività onirica. Nelle pagine scritte in dialogo creativo con Massimo Fagioli, il rifiuto di Freud, che definiva allucinazioni le immagini dei sogni e non pensava fossero una forma di pensiero, diventa possibilità di un rapporto con l'irrazionale umano diverso da quello costituitosi nei millenni, a partire dall'idea della trasformazione, intesa come «qualcosa di precedente che nella realtà attuale non è evidente e riconoscibile». Assolutamente nuovo rispetto alle teorie comuni e prevalenti, emerge così il concetto di memoria non cosciente, come processo per il quale la percezione e il pensiero cosciente, nel passaggio dalla veglia al sonno, si trasformano in fantasia e immagini oniriche. Prefazione di Andreas Iacarella.
L'idea di partito nella cultura politica liberale. Dai moderati italiani a Vittorio Emanuele Orlando
Fabio Grassi Orsini
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 472
Dalla ricostruzione del dibattito prevalente attorno al partito politico che si è sviluppato dalla Restaurazione al fascismo, emerge chiaramente come per i liberali italiani il problema sia stato sempre quello della conciliabilità tra organizzazione della politica e libertà individuale. La cultura liberale non è mai sfuggita alla modernità, ma piuttosto ha sempre diffidato delle facili soluzioni, rivelatesi poi fallaci alla prova della storia. Il problema insomma non era, o meglio non è, il partito, ma "quale" partito.
Indiani metropolitani. Politica, cultura e rivoluzione nel '77
Andreas Iacarella
Libro: Libro in brossura
editore: Red Star Press
anno edizione: 2018
pagine: 274
Nella storia italiana contemporanea, nessun anno è stato tanto indagato ma meno compreso del 1977. Epilogo di un ciclo di lotte iniziato nel 1968 e destinate e durare ben oltre gli anni Settanta, il '77 raccontato da molti storici e innumerevoli commentatori appare come sospeso tra il fermento di una rivolta esistenziale e l'organizzazione di un profondo cambiamento politico ed economico. In questo modo, per tanti, è stato semplice tirare su quella che resta una storia estremamente complessa, e in fondo non ancora conclusa, una sorta di linea, mettendo da una parte chi militò nella cosiddetta "ala creativa" del movimento, i "buoni", e dall'altra, considerati "cattivi", chi aderì alle componenti più inclini allo scontro frontale con le istituzioni. Rifiutando una simile impostazione, frutto più di una cattiva coscienza di chi la sostiene che non di una qualche evidenza storica, Iacarella indaga sul 1977 restituendo a quel periodo la sua autonomia e riconoscendo nella sua effervescenza il portato di istanze originali e diverse rispetto a quelle inerenti il disagio giovanile o la stessa lotta di classe. Concetti come quello, decisivo, di "desiderio", ma anche drammi come la diffusione dell'eroina, diventano per l'autore la chiave di accesso per raccontare dall'interno le politiche e le poetiche che, in modo particolare, caratterizzarono l'azione degli Indiani Metropolitani e la loro militanza dentro e a volte contro il movimento. Una vicenda discussa e misconosciuta a cui Iacarella dà voce ricorrendo a un altro grande rimosso degli anni Settanta: la pratica dell'analisi collettiva dello psichiatra Massimo Fagioli che, proprio in quegli anni, tentò una difficile ricomposizione di quell'Io che, nella voce di tanti testimoni del movimento, continuò a risuonare come "schizzato" e "dissociato" tanto nei momenti di festa e di condivisione che nei frangenti in cui a imporsi era la durezza della lotta.
Conoscere per trasformare. La ricerca di Ernesto de Martino
Libro: Libro in brossura
editore: Editorialenovanta
anno edizione: 2021
pagine: 143
Il libro è presentato nel n. 40/2021 del settimanale LEFT.