Libri di Angelo Bertolazzi
L'Adige a Verona: ingegneria e città (1882-1895)
Angelo Bertolazzi, Ilaria Giannetti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Zerotre
anno edizione: 2025
pagine: 188
La piena dell’Adige del settembre 1882 è un momento decisivo della storia di Verona in merito al passaggio, già avviato nelle grandi città europee, dalla città moderna alla città contemporanea. Il tragico evento, in accordo agli sviluppi dell’ingegneria e alla nascente disciplina urbanistica, porta alla progettazione e costruzione (1883-1895) di un monumentale sistema di opere di difesa idraulica, che altera profondamente il rapporto tra il tessuto edilizio e produttivo della città e il suo fiume, e innesca un drastico cambiamento della morfologia urbana. Nel volume sono presentanti gli esiti di una ricerca in corso condotta sulla base di documentazione proveniente dagli archivi dell’Ufficio Tecnico Municipale e del Genio Civile di Verona (Archivio di Stato di Verona), dell’Archivio Generale del Comune di Verona e della Biblioteca Civica, integrata da preziose collezioni fotografiche – come la campagna commissionata a Giuseppe Bertucci dall’impresa Giacomo Laschi – che ha permesso di ricostruire la storia del progetto degli argini fluviali, dando nuovi spunti di lettura sulla Verona contemporanea ed evidenziando il ruolo delle opere di ingegneria nella trasformazione urbana.
La fabbrica di case. Prefabbricazione dell'edilizia residenziale in Unione Sovietica (1923-1983)
Angelo Bertolazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 352
Il padiglione dell'Unione Sovietica dell'Expo di Montréal del 1967 celebrava i principali risultati conseguiti dal Paese a cinquant'anni dalla Rivoluzione d'Ottobre. Tra questi assumevano un particolare risalto quelli del programma spaziale sovietico e dell'edilizia residenziale di massa, entrambi frutto della nuova politica avviata dal presidente Khrushchev poco più di dieci anni prima. Se i filmati dello Sputnik e i missili Vostok meravigliavano per la loro potenza, il Nuovo Piano di Edilizia Residenziale Sovietica stupiva i visitatori per i suoi numeri: tra il 1956 - quando il Piano entrò a regime - e il 1967 erano stati costruiti 570,4 milioni di metri quadrati di residenze. Queste cifre esprimono - al di là dell'enfasi dell'epoca - il gigantesco sforzo condotto in Unione Sovietica per garantire il diritto di alloggio per tutti i cittadini previsto dalla Rivoluzione d'Ottobre, obiettivo raggiunto grazie all'industrializzazione totale del settore delle costruzioni. Il volume, frutto di sette anni di ricerca, ripercorre le tappe principali di questo processo, analizzandone gli aspetti costruttivi e produttivi, nonché lo stretto legame tra progresso tecnologico e volontà del Partito, che influenzò profondamente le scelte progettuali, da quelle funzionali e urbane a quelle tecnologiche e distributive. In Unione Sovietica la prefabbricazione - che a partire dagli '50 si impose a livello globale - assunse significati nuovi: questa infatti non solo era il mezzo pratico per ottenere i risultati in termini quantitativi previsti dal Piano, nel quale assumeva una nuova centralità il produttivismo, ma era anche lo strumento per affermare l'uguaglianza di tutti cittadini e il principio della forma collettiva dell'abitare. Il volume fa parte di una serie - all'interno della collana "Edilizia" - che raccoglie gli esiti di ricerche universitarie nazionali e internazionali dedicate al tema della prefabbricazione e dell'industrializzazione edilizia nel Novecento.
Architettura industrializzata a Milano. Prototipi e modelli per l'edilizia residenziale pubblica (1945-1965)
Angelo Bertolazzi, Ilaria Giannetti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 160
Nel secondo dopoguerra, in Europa, il binomio tra ricostruzione edilizia e politiche per l'abitazione di massa rappresenta l'opportunità per portare a compimento i processi di industrializzazione della costruzione. In Italia, invece, il cantiere tradizionale è politicamente trasformato in un importante bacino occupazionale e l'industrializzazione delle costruzioni, rimasta nelle mani dell'iniziativa privata di progettisti e imprese, è anacronisticamente rimandata, rimanendo un processo incompiuto. Tuttavia, a Milano, in prossimità della "enclave" della grande industria, prende forma una vivace sperimentazione che, in controtendenza alla generale rinuncia all'industrializzazione della costruzione per la Ricostruzione del Paese, si avvia nei primissimi anni dopo la guerra, animando un fervente dibattito, e si concretizza nei primi anni Sessanta con la realizzazione, da parte dell'Istituto Autonomo Case Popolari di Milano (IACPM), dei quartieri di edilizia residenziale pubblica, sulla base dei modelli insediativi e tecnologici francesi. Alla distanza del tempo le "architetture industrializzate" milanesi rappresentano un contributo significativo alla cultura internazionale dell'industrializzazione edilizia e costituiscono un fragile patrimonio costruito che richiede conoscenze specifiche per la tutela e la valorizzazione. Il volume - inserito in una serie di pubblicazioni, edite nella presente collana, dedicate alla storia della costruzione industrializzata - ricostruisce le vicende delle "architetture industrializzate" per l'edilizia residenziale pubblica, tra il 1945 e il 1965, approfondendo le specificità architettoniche e tecnologiche dei principali sistemi costruttivi a partire da una puntuale indagine in archivi storici italiani e francesi.
Refurbishment of prefabricated buildings by innovative strategies. The case of Soviet I-464 an I-464A series
Angelo Bertolazzi, Giorgio Croatto, Umberto Turrini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 158
I ponti in cemento armato a Verona nel Novecento
Angelo Bertolazzi, Renzo Savoia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Zerotre
anno edizione: 2022
pagine: 298
Questo lavoro documenta i ponti che, con la loro storia, caratterizzano fortemente il paesaggio urbano di Verona attraverso lo sguardo di un ingegnere che intende documentare e mettere in luce la tecnica costruttiva impiegata nel periodo storico specifico proprio nella metà del secolo scorso. Tuttavia, l’alacre impegno di scavo e di riordino archivistico ha consentito allo studioso di tessere un’interessante trama d’informazioni storiche fino a formare in questo lavoro un esteso affresco di quel periodo storico veronese intorno al suo fiume e ai suoi ponti.
Opere pubbliche nell’area di San Giorgio nel Novecento. Ediz. italiana e inglese
Angelo Bertolazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Zerotre
anno edizione: 2019
pagine: 176
Architetture militari in terre lontane. Costruzione, progetto e recupero
Angelo Bertolazzi, Giorgio Croatto, Umberto Turrini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 212
Il lavoro di ricerca, sintetizzato in questo volume, è iniziato circa 10 anni orsono ed è stato sviluppato attraverso studi analitici mirati alla conoscenza delle fortificazioni edificate in ambiti territoriali profondamente diversi dal nostro e dei loro aspetti costruttivi, per concludersi con il recupero di Forte Apollonia in Ghana, dove – nonostante la semplicità dell'edificio – sono stati toccati moltissimi aspetti, da quelli culturali e sociali, a quelli del progetto funzionali e tecnologici, portando alla luce una molteplicità di valori e di 'patrimoni culturali'. La prima parte ha consentito di focalizzare l'orizzonte tecnologico delle architetture militari e dei loro aspetti costruttivi, allargandolo dall'Africa all'Asia e alle Americhe, nei territori cioè in cui si diffuse il forte quadrilatero bastionato e nei quali le tecniche costruttive europee vennero adattate alle differenti condizioni geografiche. La seconda parte invece raccoglie l'esperienza del recupero di Forte Apollonia e della sua trasformazione in eco-museo, la prima struttura di questo tipo in Ghana. L'elaborazione del progetto di recupero del forte, sia negli aspetti funzionali che in quelli costruttivi è stato portato avanti dall'Università di Pisa e da COSPE, per promuovere la conservazione del patrimonio tangibile legato alla Diaspora Africana, fornendo allo stesso tempo un esempio metodologico per la conservazione del patrimonio costruito e uno strumento operativo per la crescita economica e sociale della regione di Beyin. L'ulteriore approfondimento svolto presso l'Università di Padova è stata l'occasione per focalizzare gli aspetti costruttivi del forte e le linee guida di intervento del progetto di recupero del costruito. Allo stesso tempo le informazioni ottenute dal cantiere stesso del forte hanno consentito di rimodulare le linee guida ipotizzate, intese come uno strumento operativo per corrette prassi progettuali.
Gli isolanti termici (1920-1940). Tecniche e materiali nella costruzione italiana
Angelo Bertolazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 210
Il libro analizza lo sviluppo e l'evoluzione dei materiali coibenti, con particolar riferimento a quelli impiegati in Italia negli anni '20 e '30, in termini di prodotti, di tecniche costruttive e di posa in opera. La ricerca è stata condotta soprattutto a partire dalla manualistica e dalla pubblicistica tecnica dell'epoca. Questo ha consentito la lettura dell'orizzonte tecnologico della costruzione italiana degli anni tra le due guerre, entro il quale sono stati individuate le tappe principali dello sviluppo dei materiali coibenti e alcuni casi studio particolarmente significativi per il loro impiego. L'approccio 'funzionale' al progetto e l'introduzione di processi industriali hanno determinato profondi cambiamenti nel settore delle costruzioni, caratterizzato dalla scissione della tradizionale continuità muraria in due elementi costruttivamente e funzionalmente separati: il telaio con funzione portante e l'involucro con funzione protettiva dell'ambiente interno. L'attenzione posta a questo secondo aspetto, strettamente legata alle ricerche sull'igiene e sul comfort dell'abitazione condotte a partire dagli anni '20, ha contribuito all'introduzione e alla diffusione dei materiali coibenti termici. In Italia dopo un primo impiego del sughero, la produzione industriale si orientò verso i materiali minerali cellulari, in particolare quelli a base di pietra pomice, e verso i pannelli isolanti a base di fibre vegetali e cemento. L'introduzione anche in ambito italiano di questi prodotti industriali e di nuove tecniche costruttive per la loro posa, che convivono spesso con materiali e soluzioni più tradizionali, testimonia il passaggio da una costruzione muraria ad una parete stratificata che riprende la scomposizione funzionale – concettuale e costruttiva – dell'edificio, che si afferma nel corso degli anni tra le due guerre nella cultura architettonica occidentale e che costituisce uno dei traguardi più significativi all'interno della costruzione moderna.
Verona in cantiere. Gli scatti fotografici dello Studio Oppi
Angelo Bertolazzi, Michele De Mori, Ilaria Segala, Silvana Xamo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Zerotre
anno edizione: 2017
pagine: 120
Nuova visione della trasformazione urbana di Verona negli anni tra le due guerre, raccontata attraverso gli scatti fotografici inediti dello Studio Oppi. Una testimonianza “silenziosa” della quotidianità di una città che stava rapidamente cambiando. In collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Verona.
Modernismi litici 1920-1940. Il rivestimento in pietra nell'architettura moderna
Angelo Bertolazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 288
L'espressione "costruire pietra su pietra" ha da sempre evocato nella cultura occidentale l'atto del costruire, quando alla pietra era associata l'idea stessa dell'architettura e delle città, mentre con la "posa della prima pietra" se ne celebrava la sacralità dell'atto fondativo. Nel corso della prima metà del '900 questo primato è iniziato a venire meno a causa delle complesse trasformazioni di ordine culturale, sociale e materiale che hanno interessato la costruzione dell'architettura. La storiografia, a partire da Giedion, si è sempre focalizzata sulla nascita e sull'esibizione del telaio, fino ad identificarlo con la Modernità. Solo in tempi abbastanza recenti è stata riconosciuta l'importanza del rivestimento nella definizione dei linguaggi progettuali del Novecento, sia quelli delle avanguardie, sia quelli maggiormente legati alla tradizione dell'Ottocento. All'interno della cultura architettonica italiana e francese ha giocato un ruolo fondamentale il rivestimento in pietra, attraverso il legame che è stato in grado di stabilire tra la modernità e la tradizione. Il libro traccia una storia di questa tipologia costruttiva e di questo materiale.
Abitare intorno a un vuoto. Le residenze a patio dalle origini al contemporaneo
Edoardo Narne, Angelo Bertolazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 168
Il testo si propone come percorso nella storia dell'architettura della casa, conducendoci a rintracciare alcune invarianti del buon vivere lungo i secoli. Archetipi molto noti, come le case di Pompei, o le soluzioni dei maestri del contemporaneo, quali Mies van der Rohe, Utzon, Erskine e Siza, si impongono come paradigmi per la permanenza e la fortuna di questa tipologia a patio nei contesti storici e geografici più distanti. Oggi ritorna più che mai attuale una riflessione profonda sulle specificità del vero comfort domestico connesso inscindibilmente con la giusta calibratura di pieni e vuoti, della buona relazione tra interno ed esterno degli edifici.