Libri di Annalisa Monfreda
Quali soldi fanno la felicità? Perché le donne non sono pagate abbastanza, e altre domande audaci
Annalisa Monfreda
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 192
Quando decide di lasciare il lavoro dipendente, Annalisa Monfreda si avventura in una conversazione inedita con il suo estratto conto. Si accorge che per lungo tempo ha considerato il “non parlare di soldi” una qualità morale, senza mai domandarsi quali conseguenze avesse. Seguendo il filo della propria relazione incompiuta con i soldi, ne individua le radici nella sua storia familiare e in un modello socio-economico che, da una parte, monetizza il nostro valore e, dall’altra, ci educa a tacere l’argomento denaro. Attraverso i microfoni del podcast “Rame”, l’autrice si fa raccontare da oltre cento persone la loro storia finanziaria più intima. Scopre che ognuna prova vergogna o senso di colpa per le scelte che ha fatto, per i soldi che ha perduto, per quelli che non riesce a guadagnare, o che possiede senza esserseli sudati. Siamo tutti soli con il nostro conto in banca, che più sparisce dai discorsi, più costituisce l’impalcatura su cui si reggono le nostre relazioni, i desideri e la speranza nel futuro. Non deve essere per forza così. L’ipotesi di fondo, la fiducia che muove la scrittura del libro, è la convinzione che possiamo cambiare la nostra relazione con i soldi, togliere loro il potere e scippargli il controllo sulla nostra vita semplicemente mettendoli al centro della conversazione. E che questa nuova relazione, oltre a renderci più felici, possa rappresentare una delle spinte più forti verso la trasformazione di un sistema economico che riteniamo inamovibile, quasi fosse una legge naturale. Ma che è solo l’ennesima storia che ci siamo raccontati. Quanto siamo condizionati dalla nostra storia familiare dei soldi? È colpa delle donne se sono più povere degli uomini? Quanto ci pagano è davvero la misura del nostro valore? Perché il modo in cui spendiamo i soldi influenza la geografia delle nostre relazioni? Possiamo essere più felici consumando meno? Sono alcune delle domande audaci che scandiscono questo piccolo saggio di contro-educazione finanziaria, che ci porta a riconoscere di quanti e quali soldi è fatta la nostra felicità e a riscrivere il nostro personalissimo modo di gestire e pianificare le finanze.
Secondo a chi? Trovare il proprio posto nel mondo, anche se non è il primo
Valentina Ciannamea
Libro: Libro in brossura
editore: Do it human
anno edizione: 2023
pagine: 121
Si può arrivare secondi ed essere felici? Sì. Si può arrivare secondi ed essere arrabbiati e invidiosi? Sì. Ma soprattutto si può arrivare secondi ed essere vincitori. Invece, di incoraggiarci a sovvertire le classifiche, ci hanno sempre venduto l’essere secondi come una vergogna. Ma le classifiche sono solo una fotografia del momento ed essere secondi è una condizione mutabile come l’essere primi. Secondo è spesso un uomo o una donna che sostiene il primo: il presidente e il vicepresidente, lo scrittore e l’editor, il leader e il suo braccio destro. Il numero 2 è colui o lei che è così forte da cedere il passo. Tanti campioni dello sport sono stati numeri due prima di salire sullo scalino più alto del podio per poi scendere di nuovo e retrocedere alla medaglia d’argento. Ma questo non fa di loro degli atleti meno bravi: Serena Williams, Gregorio Paltrinieri conoscono i sentimenti che animano un numero due, un misto di felicità per la vittoria e il rammarico per non aver fatto abbastanza, ma comunque sempre del proprio meglio.
Ho scritto questo libro invece di divorziare. Cronaca di liberazione dal carico mentale e altre conquiste
Annalisa Monfreda
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 144
Succede all’improvviso, quasi per caso. L’eccezionalità di una nuova routine, dettata dalla pandemia, getta luce su una verità che Annalisa Monfreda si era a lungo taciuta. L’autrice osserva la vita di suo marito e delle sue figlie riassestarsi su un nuovo equilibrio, mentre la sua si consuma dentro la macchina che lo rende possibile. È dura accettare che proprio lei, che da anni come giornalista indaga gli ostacoli più sottili che impediscono alle donne di desiderare liberamente, proprio lei, che ha sposato un uomo femminista e assieme a lui cresce due figlie nel culto della libertà, proprio lei stia soccombendo alla più ovvia delle disparità, quella che si consuma silenziosamente dentro le mura domestiche: lo squilibrio del carico mentale. Su di lei, in quanto donna, ricade la responsabilità dell’organizzazione di tutto ciò che ruota attorno a casa, marito, figli e famigliari. Il suo cervello ha un file sempre aperto e non perché si sia dimenticata di chiuderlo, ma perché lo consulta di continuo, infinite volte al giorno. Da quel momento inizia per l’autrice un’indagine poetica e scientifica lungo le radici di quella disparità. Per un intero anno, di giorno incontra scrittrici e scienziate, casalinghe e imprenditrici; analizza numeri e ricerche; si immerge nelle pagine della letteratura, nei saggi di storia, nei fondamentali della sociologia. E poi di sera, siede al tavolo della cena, che diventa teatro di piccole conversazioni rivoluzionarie, durante le quali l’intera famiglia stabilisce assieme una lingua nuova con cui parlare. Un patto nuovo attorno a cui fondarsi. Un nuovo trampolino di lancio.
Quello che le borse raccontano. Culture e società nelle immagini di un reportage internazionale. Ediz. italiana e inglese
Massimo Cavalli, Claudio Biasia, Annalisa Monfreda
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Dolp
anno edizione: 2007
pagine: 122
Come se tu non fossi femmina. Appunti per crescere una figlia
Annalisa Monfreda
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 168
«Scriveva come una donna, ma come una donna che si è dimenticata di essere donna; sicché le sue pagine erano piene di quella curiosa qualità sessuale che appare soltanto quando il sesso non è consapevole di se stesso». Così diceva Virginia Woolf in «Una stanza tutta per sé». Così cerca di dire Annalisa Monfreda alle sue due figlie, durante una vacanza on the road tra sole donne. Strada facendo, tra esplorazioni nella natura e vagabondaggi urbani, l'autrice mette a punto una lista di lezioni che vorrebbe che le figlie imparassero nel loro cammino di crescita. Seguire i desideri e diffidare dei sogni. Prendersi cura della propria felicità prima di badare a quella degli altri. Coltivare l'ambizione, scoprendo che non è altro che ostinazione. E inseguire la bellezza, in sé e negli altri. «La bellezza non è perfezione, ma verità. Quello che le nostre figlie dovrebbero inseguire nello specchio, con o senza l'ausilio del make-up, non è la vicinanza o lontananza da un particolare modello, ma la messa in scena migliore della propria autenticità. Quando ci riescono, dico loro: "Sei bellissima". Ebbene sì, lo faccio. Perché alle bambine si dice "bella" e ai maschietti "bravo"? Io dico anche il resto. Ma quando vedo la bellezza-verità non riesco a non riconoscerla». «Come se tu non fossi femmina» è un libro che supera gli stereotipi di genere per offrirci una prospettiva nuova e illuminante sull'educazione delle figlie.

