Libri di Annamaria Palmieri
Tra i banchi. Il racconto della scuola italiana dall'Unità ai nostri giorni fra rappresentazione letteraria e realtà storica
Annamaria Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2025
pagine: 342
Il racconto di scuola è una delle forme del romanzesco moderno, molto fertile e attualmente di grande successo. La sfida di questo volume è ripercorrere la storia della scuola pubblica dell'Italia unita dando "voce" direttamente alle scritture letterarie e non limitandosi solo ad interpretarle sul piano critico: e colpisce come il dato esperienziale che le pagine antologizzate ci restituiscono divenga al tempo stesso intervento critico dalla forte connotazione etica e politica. Attraverso questo excursus, storico e antologico, scopriamo che sul romanzo e sul racconto dedicati alla scuola pubblica si sono esercitati molti di quegli intellettuali e scrittori che hanno determinato le sorti della cultura italiana, veri e propri maestri di pensiero della nostra nazione: con le loro scritture essi hanno saputo interpretare dall'interno, come docenti o studenti, i segni di uno sviluppo o di una crisi sociale e culturale che sarebbero esplosi più tardi, e lo hanno fatto con atteggiamento ora eroico, ora sentimentale, ora infine ironico: perché la scuola pubblica è un diaframma in cui la vicenda sociale e politica del nostro Paese può riflettersi molto bene. La selezione di autori e testi non è ovviamente esaustiva, ma piuttosto esemplare. Questo libro li mette in fila articolandoli in quattro sezioni, corrispondenti a quattro diverse stagioni della scuola italiana: il periodo post-unitario; quello della scuola fascistizzata; quello della scuola repubblicana dopo la Liberazione e negli anni del boom economico; infine, quello della scuola della Repubblica al tempo della globalizzazione e del neoliberismo. Molti i temi trasversali che si evidenziano ripercorrendo queste storie: la microstoria della scuola si lega virtualmente alla macrostoria dell'Italia, attraverso il confronto dialettico tra pedagogie e antipedagogie, attraverso l'evolversi del rapporto tra generazioni, attraverso le tensioni e le contraddizioni che ciascuna epoca porta con sé e riporta "tra i banchi". Queste testimonianze confermano ancora una volta come la buona letteratura possa andare oltre gli eventi e i fatti storici per colmarne le lacune, svelando le emozioni, i sentimenti, i desideri e i progetti, individuali e collettivi, quell'insieme che definiamo immaginario collettivo di un popolo e di una storia. Con un contributo di Maurizio de Giovanni. Prefazione di Marinella Attinà. Postfazione di Mario Ambel.
Scuola Scampia. Quarant'anni nella Città di Dio
Patrizia Forgione, Stefano Cortese
Libro: Libro in brossura
editore: De Nigris
anno edizione: 2024
pagine: 106
Ci sono quartieri e città sempre al centro dell’attenzione mediatica, che danno vita ad analisi e dibattiti spesso viziati dal tentativo di far prevalere un’opinione precostituita, un’immagine utile a un preciso scopo politico o sociale. Patrizia, per oltre quattro decenni maestra in una scuola di Scampia, non resta intrappolata in stereotipi o luoghi comuni e, grazie alla sua esperienza diretta, fa emergere ciò che semplicemente ha visto e osservato in tutti questi anni. Senza fare sconti a nessuno, senza indugiare in una retorica che non le appartiene, mette in risalto luci e ombre di un quartiere troppo complesso ed eterogeneo per poterne dare una lettura superficiale o semplicistica. Pur non essendo, come lei stessa specifica, né una sociologa né una giornalista, Patrizia riesce, con l’aiuto del figlio scrittore Stefano Cortese, a farci immergere completamente nelle atmosfere e nelle problematiche di un rione, mostrando i mutamenti intercorsi in un arco di tempo così lungo: dalle promesse negli anni successivi al terremoto del 1980 alla crescita del mercato della droga, dall’esplosione demografica fino alle faide di camorra. Introduzione di Annamaria Palmieri.
Maestri di scuola, maestri di pensiero. La scuola tra letteratura e vita nella seconda metà del Novecento: Pasolini, Sciascia, Mastronardi
Annamaria Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 254
Nella storia dell'Italia post-unitaria la scrittura letteraria dei maestri-scrittori ha assunto un'importanza straordinaria, perché proprio la scuola ha dovuto affrontare i problemi fondamentali, e tuttora in parte irrisolti, di formazione dell'unità culturale, umana e linguistica della nazione. L'autrice affronta il nodo interpretativo di questa narrazione compiendo una scelta esemplare: tre "maestri", Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia e Lucio Mastronardi, che sono stati scrittori e intellettuali e che hanno vissuto in un'aula scolastica un momento determinante della loro esperienza esistenziale. Per tutti e tre, la scuola fu il luogo di una delusione ma anche della denuncia, humus originario del loro impegno civile, contro la degenerazione del capitalismo e le storture di una società iniqua che vanificava l'utopia democratica ed egualitaria su cui la scuola di massa era nata o stava nascendo.

