Libri di Anton Francesco Doni
La libraria divisa in tre trattati
Anton Francesco Doni
Libro: Libro in brossura
editore: Vecchiarelli
anno edizione: 2020
pagine: X-370
La libraria divisa in tre trattati. Volume Vol. 2
Anton Francesco Doni
Libro
editore: Vecchiarelli
anno edizione: 2020
pagine: 582
"La Libraria" fu scritta in un'epoca di pesanti contrasti: cattolici e protestanti, papisti e spirituali, latino e volgare. Anton Francesco Doni respinse ogni scelta di campo e optò per la leggerezza, per la libertà irresponsabile del giullare. L'autore parla dei morti come se fossero vivi, tace cose che sa, inventa autori, libri e accademie mai esistiti. Rinnega la Verità e la storia.
I marmi
Anton Francesco Doni
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Olschki
anno edizione: 2017
pagine: 944
Testo paradigmatico della carriera del fiorentino Anton Francesco Doni (1513-1574), i Marmi presentano al lettore i saporiti conversari scambiati sulle gradinate del Duomo di Firenze. Protagonisti ne sono popolani, intellettuali e artisti, che con i loro discorsi consentono al lettore di entrare nella Firenze della metà del Cinquecento. Questa nuova edizione, criticamente vagliata e commentata, permette di riscoprire un classico dimenticato del Rinascimento italiano.
La zucca en Spañol
Anton Francesco Doni
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2015
pagine: 232
La produzione di libri in spagnolo aveva nel Cinquecento una tradizione editoriale importante nella Serenissima; La Zucca en Spañol, che si colloca in quest'auge, permetteva così al suo autore, il fiorentino Anton Francesco Doni, di entrare in contatto con quella parte della popolazione che soggiornava a Venezia in qualità di suddito di "sua maestà Cesarea", l'imperatore Carlo V, e inoltre facilitava la diffusione delle modalità narrative e discorsive dell'opera al di fuori della lingua e della cultura italiane. Il testo fu pubblicato a pochi mesi di distanza dalla princeps doniana - quattro per la precisione - presso lo stesso editore, a riprova del grande interesse che circondava tali operazioni editoriali. Il traduttore, un amico dell'autore, è rimasto anonimo; tuttavia, la sua personalità emerge in diverse circostanze e la traduzione che ci ha lasciato, di grande qualità, lascia trasparire la sua cultura e la sua mentalità; attraverso il linguaggio da lui usato è inoltre possibile risalire alla sua zona d'origine, permettendo almeno di abbozzare un ritratto di questa interessante figura. Infine, la lettura della Zucca en Spañol illumina pure il senso del testo di Doni in alcuni passi che oggi, a quasi cinque secoli di distanza, risultano difficili da interpretare per ragioni linguistiche dovute all'oscurità di certe locuzioni che sono la diretta conseguenza della ricchezza dei registri orchestrati dall'autore fiorentino.
Le novelle. Volume 2
Anton Francesco Doni
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 2003
pagine: 952
Pubblicata per la prima volta nel 1551 e in seguito più volte fino all'inizio del XVII secolo, "La Zucca", presentata in una versione integrale dopo più di quattro secoli, era condannata ingiustamente all'oblio per la sua eterodossia letteraria. Difficilmente inquadrabile nel genere novellistico tout court, "La Zucca" è esemplare della produzione doniana; si avvale infatti dell'apporto di diversi "tipi" letterari: l'intreccio narrativo si svolge attraverso lettere, proverbi, facezie, motti arguti, invettive, florilegi, sogni e allegorie. L'aspetto piú originale dell'opera è però forse dato dal legame fra testo scritto e immagini (xilografie), che arricchiscono la narrazione di significati e inedite prospettive di lettura.