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Salerno

Opere attribuite a Pietro Aretino

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 2023

pagine: 585

Sebbene Pietro Aretino abbia affrontato generi letterari differenti nel corso della propria esistenza, opere "erotiche" come i Sonetti lussuriosi (1525), il Ragionamento (1534) e il Dialogo (1536) hanno costituito a lungo gli scritti più rappresentativi, complici le parole dei detrattori, una tradizione storiografica miope e una oggettiva fortuna editoriale di questi famigerati testi. Imitato già in vita, Aretino aveva raggiunto uno stile che rappresentava un modello, anche per la produzione licenziosa, come suggeriscono gli scritti di alcuni suoi "protetti". La messa all'Indice ha contribuito ad alimentare la sua fama di autore scandaloso: soprattutto dopo la morte dello scrittore, furono realizzate opere di natura erotica, in prosa e in versi, spesso clandestine e talvolta di fattura modesta, che correvano sotto il suo nome. In Francia il termine Arétin, tra il XVII e XVIII secolo, designò perfino un genere letterario, naturalmente legato alla pornografia. Quello del Flagello de' principi è senz'altro un unicum nella nostra letteratura: nessun autore può vantare un numero così elevato di opere attribuite nel corso dei secoli. Nel volume, oltre a essere illustrati alcuni punti nodali di questo singolare caso letterario, sono pubblicate criticamente La tariffa delle puttane di Vinegia, il Ragionamento del Zoppino, il Dialogo intitulato la Cortigiana (meglio conosciuto come il Dialogo di Maddalena e Giulia o La puttana errante) e i Dubbi amorosi: si tratta delle quattro opere più fortunate e significative assegnate – infondatamente – ad Aretino, che, nell'arco di meno di un secolo, consacrano il suo nome come quello dello scrittore erotico per eccellenza. Opere che, tradotte, riprodotte e imitate, in maniera straordinaria e inaspettata apriranno la strada alla produzione licenziosa e libertina del Seicento e del Settecento, in Italia e in Europa. Premessa di Paolo Procaccioli.
89,00 84,55

La biblioteca manoscritta greca di Achille Stazio

Riccardo Montalto

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno

anno edizione: 2023

pagine: 240

Nel cuore della Roma rinascimentale della seconda metà del Cinquecento si colloca la fase piú matura dell’operato dell’umanista portoghese Achille Stazio (Aquiles Estaço, Vidigueira 1524-Roma 1581). Impegnato nelle attività editoriali e propagandistiche ispirate dai dettami tridentini e in particolare nell’edizione dei testi dei Padri della Chiesa greca, Stazio allestí una delle maggiori biblioteche private romane del tempo, di particolare rilievo per mole e valore intellettuale. L’imponente raccolta libraria di circa duemila titoli tra manoscritti e stampati venne donata in eredità alla neoistituita Congregazione dell’Oratorio di Roma e rappresenta il nucleo fondativo della biblioteca della comunità filippina. All’interno di questa istituzione il lascito staziano finí per confondersi con quelli di altri eruditi e benefattori per passare infine, senza soluzione di continuità, all’attuale Biblioteca Vallicelliana di Roma. In linea con il rinnovato interesse da parte della comunità scientifica verso vari aspetti della poliedrica figura dell’umanista, il lavoro mira alla ricostruzione di una parte della biblioteca di Achille Stazio, ossia quella manoscritta di lingua greca. Muovendo dagli indizi di natura materiale desumibili dai codici vallicelliani, confrontati con i dati reperibili da fonti di natura differente – in primis storica, archivistica e biblioteconomica –, l’indagine si propone come base per ulteriori ricerche dedicate a Stazio e contribuisce, per mezzo del caso di studio del lusitano, a gettar lumi sull’intricato mondo degli eruditi rinascimentali.
29,00 27,55

Contra Dantem: tra antidantismo e indebite riappropriazioni. Atti del Convegno internazionale di Roma-Milano-Friburgo (16-17 novembre 2020)

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno

anno edizione: 2023

pagine: 260

Il Convegno di studi Contra Dantem: tra antidantismo e indebite riappropriazioni, organizzato da Coordinate dantesche, gruppo di ricerca interdisciplinare congiunto per le Università di Milano e di Friburgo, e dal Centro Pio Rajna, con la collaborazione della Casa di Dante in Roma, vuole proporre un'occasione di studio dell'opera di Dante e della sua tradizione nel corso dei secoli, dal Medioevo ai nostri giorni, valutando in particolare le posizioni antidantesche che si sono manifestate, con forme e in momenti diversi, nella storia. L'approccio dell'indagine è multidisciplinare, volto a osservare la diffusione dell'opera di Dante da prospettive e con metodi diversi. Il convegno è stato organizzato secondo una scansione cronologica in sessioni (sessione medievale, Quattro-Settecento, contemporanea). In particolare, nella sessione medievale, si porta l'attenzione sulle reazioni all'opera di Dante nella letteratura e nella società del Due-Trecento, avendo cura di mettere in evidenza la presa di posizione dei poeti contemporanei a Dante. La sessione dedicata al Quattro-Settecento offre una discussione delle acquisizioni consolidate e, dove possibile, una definizione dei modelli e degli anti-modelli letterari tra XVII e XVIII secolo. La sessione conclusiva del Convegno è dedicata all'anti-dantismo dell'età contemporanea e porta l'attenzione su fasi e momenti significativi di rilettura, adattamento, tradimento dell'opera di Dante (un caso per tutti, la lettura crociana).
34,00 32,30

Nuova edizione commentata delle opere di Dante. Volume Vol. 6/1

Dante Alighieri

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Salerno

anno edizione: 2023

pagine: 800

Avvicinandosi alla conclusione, dopo i 9 tomi già pubblicati, la NECOD dà inizio alla pubblicazione del volume più atteso: il VI, riservato a La Divina Commedia, che è l'unico di un'opera unitaria articolato in più tomi, resi necessari dall'ampiezza e dalla complessità dell'opera stessa; per cui sono statiti previstiti 3 tomi distinti, riservatiti ciascuno per intero a una cantica ‒ Inferno, Purgatorio, Paradiso ‒, e un quarto tomo, in 2 partiti, per tutti i cosiddetti "paratesti": Introduzione, Bibliografia generale, Nota al testo e Apparato delle varianti, Disegno della Divina Commedia, Indici vari, Dizionario della Divina Commedia. Esce ora il primo tomo, l'edizione integrale dell'Inferno, di cui nel settembre 2021, imposta dalla necessità di far coincidere l'annuncio con la data attesa del Settecentenario dantesco: 13-14 settembre 2021, è stata anticipata una "Edizione esemplare". I tomi successivi ‒ Purgatorio e Paradiso, in avanzata preparazione ‒, sono previstiti in uscita a 12/18 mesi l'uno dall'altro. Seguirà poi il quarto tomo con tutti i "paratesti" sopra indicatiti, che nel loro complesso offriranno un'edizione de La Divina Commedia quale per ampiezza di documentazione, novità testuale e di interpretazione, non meno che la ricchezza e la varietà degli strumenti di ricerca e interpretazione del testo, non ha precedenti nei 700 anni di storia della critica dantesca: e sarà un ausilio prezioso imprescindibile in ogni futura ricerca sul poema di Dante.
65,00 61,75

Suggestioni e modelli danteschi tra Medioevo e Umanesimo. Atti del Convegno di Roma, 22-24 ottobre 2018

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno

anno edizione: 2022

pagine: 560

Il volume raccoglie gli Atti del Convegno tenuto a Roma, promosso dal «Centro Pio Rajna» e dalla Casa di Dante, dal 22 al 24 ottobre 2018, dedicato ad approfondire l’importanza di Dante e dell’opera dantesca nel suo tempo e in quello a lui successivo, tra Medioevo e Umanesimo, in ideale collegamento con il precedente Convegno Intorno a Dante. Ambienti culturali, fermenti politici, libri e lettori del XIV secolo (Roma, 79 novembre 2016), teso invece a ricostruire l’ambiente storico e culturale nel quale il poeta si formò e visse. Dante rappresenta uno snodo decisivo nell’evoluzione della cultura e della civiltà occidentale, in quanto si pone contestualmente come sigillo della tradizione medievale e come precursore delle nuove sensibilità impostesi con l’Umanesimo e il Rinascimento. Si può anzi dire che La Divina Commedia, che offre la piú alta sintesi e compiuta rappresentazione della cultura e della civiltà medievale, “chiuda” sostanzialmente il Medioevo e “apra” al mondo nuovo rappresentato dall’Umanesimo. In queste pagine sono quindi indagate, a partire dalla funzione modellizzante che l’opera dantesca è stata in grado di esercitare nella storia del pensiero e nella formalizzazione letteraria tra il XIV e il XV secolo, le differenti manifestazioni di questa svolta cruciale. La materia, ricchissima, ha dato corpo a un volume di Atti sostanzioso e variamente articolato, benché, come ovvio, sia stato possibile affrontare soltanto alcune delle numerose questioni poste dall’oggetto. La problematica discussa durante il Convegno, opportunamente focalizzata e attualizzata nel piú ampio contesto del Settecentenario dantesco (2021), può costituirsi quale tema di ulteriori riflessioni, approfondimenti, scandagli, da riprendere in successivi momenti o incontri per nuove ricerche.
59,00 56,05

La letteratura dialettale milanese. Volume Vol. 2

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Salerno

anno edizione: 2022

pagine: 1616

Il volume, realizzato da un gruppo internazionale di studiosi coordinati da Silvia Morgana, fa conoscere e apprezzare al lettore di oggi una delle più importanti tradizioni letterarie italiane in dialetto, che ha operato a Milano in concorrenza e a fianco della letteratura in lingua. Oltre a nomi illustri (come Bonvesin da la Riva, Fabio Varese, Carlo Maria Maggi, Domenico Balestrieri, Tommaso Grossi, e ancora, dopo Carlo Porta, Giovanni Rajberti, Cletto Arrighi, Delio Tessa, Franco Loi) sono documentati autori e testi scoperti e valorizzati recentemente, per la prima volta raccolti in un’antologia. Il primo tomo dell’opera illustra la nascita (XIII sec.) e lo sviluppo degli usi letterari del dialetto milanese, fino alla grande fioritura settecentesca che costituisce lo sfondo e la premessa alla poesia portiana. Con il Porta e la letteratura dialettale della sua epoca si apre il secondo tomo (dal XIX sec. a oggi), che dà largo spazio anche al teatro milanese e si chiude con uno sguardo sulla canzone d’autore novecentesca. L’opera, realizzando il progetto di una grande antologia ‘scientificamente divulgativa’ della letteratura dialettale milanese dalle origini a oggi, si rivolge a un pubblico ampio, con l’illustrazione dei dati storici e biobibliografici, un preciso aggiornamento filologico e testuale, una puntuale traduzione dei testi ed esaustive note di commento.
250,00 237,50

Gli incunaboli della Biblioteca Universitaria di Napoli. Catalogo

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 2022

pagine: 492

Il catalogo degli incunaboli della Biblioteca Oratoriana dei Girolamini di Napoli, pur ancora parziale, è il primo risultato della Scuola di Alta Formazione in « Storia e filologia del manoscritto e del libro antico », diretta da Andrea Mazzucchi e istituita nel 2017 con una convenzione dell’Università degli Studi di Napoli « Federico II » e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo per reagire all’odioso reato che nel 2012 aveva privato la Biblioteca di una porzione sostanziosa del suo patrimonio librario, imponendone una dolorosa quanto inevitabile chiusura. Il catalogo che vede ora la luce, frutto dell’impegno dei venti allievi della Scuola coordinati da Giancarlo Petrella, restituisce un primo segmento di tale secolare patrimonio, disvelando agli studiosi e alla collettività, per la prima volta in assoluto, ventisette degli oltre cento incunaboli che le fonti storico-bibliografiche interne testimoniano si conservassero tra le mura del complesso Oratoriano. Un percorso tanto suggestivo quanto atteso tra le pieghe della più antica biblioteca napoletana, che delinea modalità e diacronie nella formazione del fondo librario dei Girolamini. Lo scavo nei cataloghi storici – dal più antico del 1677, testimone bibliografico dell’originario fondo Filippino, a quello compilato da Alfonso Patturelli nel 1875 – consente di stilare, pur in absentia librorum, un elenco assai attendibile dei circa 120 incunaboli posseduti dalla Biblioteca prima del 2012, avviandone una necessaria destratificazione. Attraverso tale sentiero bibliografico emerge il sostanziale contributo, nell’ordine di una trentina di edizioni, molte delle quali manuziane, offerto all’incremento della dotazione incunabolistica Oratoriana dalla collezione del giurista napoletano Giuseppe Valletta (1636-1714), che i Girolamini acquisirono nel 1726. Pur circoscritta ai soli 27 incunaboli rimasti o riassegnati con sicurezza alla Biblioteca, l’indagine ha portato in superficie ben 17 esemplari mai censiti nei piú noti repertori bibliografici quattrocenteschi (IGI, ISTC ), con un già sostanzioso incremento alla conoscenza del patrimonio incunabolistico Oratoriano. Degno di attenzione è soprattutto il recupero di un terzo esemplare pergamenaceo, l’unico oggi noto in Italia, dell’Officium Beatae Mariae Virginis stampato a Napoli nel 1487 dal tipografo di origini tedesche Christian Preller, impreziosito da un raffinato apparato decorativo di matrice probabilmente napoletana. La registrazione delle molteplici tracce depositatesi sulle pagine restituisce infine la reale dimensione storica dei singoli esemplari, nella complessità delle loro relazioni diacroniche e delle idiosincratiche peculiarità, ricostruendone, fin dove possibile, i tragitti percorsi dal momento in cui uscirono dalla tipografia fino al loro arrivo sugli scaffali della biblioteca.
168,00 159,60

Commento all'«Inferno»

Guiniforte Barzizza

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Salerno

anno edizione: 2022

pagine: 1020

Guiniforte Barzizza (Pavia 14061463), figlio prediletto del noto umanista Gasparino, è conosciuto perlopiú come giureconsulto dedito all’oratoria e ai classici, mentre degli altri suoi interessi letterari non resta oggi quasi piú memoria. Fra questi, acquista rilievo la composizione di un poderoso Commento all’Inferno, realizzato su esplicita richiesta del duca Filippo Maria Visconti nel 1438, quando ormai Guiniforte si era stabilmente trasferito a Milano. Secondo il progetto iniziale, il Commento si sarebbe dovuto estendere a tutta la Commedia, ma il silenzio della tradizione sulle altre due cantiche e i pochi dati ricavabili dai paratesti che lo precedono lasciano credere che la chiosa a Purgatorio e Paradiso non abbia mai visto la luce. Il Commento, strettamente legato all’ambiente che ne promosse la realizzazione, non ha goduto di grande diffusione: la morte del committente (1447), ultimo della propria dinastia, e con essa la conseguente dispersione della biblioteca di famiglia ebbero non poco peso sul silenzio da cui fu presto avvolto il testo. Le poche testimonianze manoscritte giunte fino a noi, tutte di area lombarda, entrarono nei fondi della Bibliothèque Royale o in collezioni private, togliendo visibilità all’opera. Se ne recuperò memoria soltanto quattro secoli piú tardi, quando l’avvocato imolese Giuseppe Zacheroni, esule a Marsiglia, ne pubblicò il testo con la collaborazione degli editori Mossy e Molini (1838). L’edizione Zacheroni si fondava in larga parte sull’esemplare di dedica fortunosamente ritrovato pochi anni prima in Dordogna dal pubblicista Gaston de Flotte, qua e là integrato attraverso la consultazione di un secondo codice. Benché prestigiosa sotto il profilo tipografico, l’edizione – la sola fin qui disponibile – ha stabilito un testo altamente inaffidabile, guastato da numerosi errori di lettura e da tagli arbitrari. Sulla base di ulteriori acquisizioni filologiche, la presente edizione fornisce il primo testo critico del Commento. La collazione del testimoniale ha inoltre portato alla luce indizi circa la sussistenza di almeno due fasi elaborative: questo dato, fin qui insospettato, emerge in tutta la sua rilevanza se si considera che alla fase elaborativa piú tarda sono da addebitare migliorie esegetiche di discreto rilievo. Il Commento di Barzizza offre una preziosa testimonianza di gusti che vanno progressivamente trasformandosi e di nuove modalità di lettura del poema, ormai stabilmente acclimatatosi in Lombardia: se pure la corte viscontea dell’epoca condivideva pochi valori con la Firenze di primo Trecento, di certo non poteva non subire il fascino della sua migliore letteratura in volgare.
148,00 140,60

Settecentenario della morte di Dante (13-14 settembre 1321-2021). Atti della manifestazione celebrativa di Roma 8-9 settembre 2021

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 2022

pagine: 216

In occasione del Settimo Centenario della morte di Dante Alighieri, la Casa di Dante in Roma ha inteso dar vita, nei giorni 8 e 9 settembre 2021, a una manifestazione celebrativa che sia non soltanto un atto di omaggio formale, ma un concreto apporto all’onoranza solenne e insieme un contributo durevole alla definizione della figura, dell’opera, del “mito” di Dante, focalizzati nel tempo suo, nella prospettiva dello scorrere dei secoli, nella realtà del XXI secolo. Dove Dante mantiene una “presenza”, un fascino, una capacità di “presa” su lettori anche lontanissimi da lui, nel tempo e nello spazio, e per essi una vitalità, che si configurano come un aspetto tra i piú sorprendenti e suggestivi del personaggio. A tal fine, esclusa l’ipotesi del simposio ad ampio raggio, che avrebbe avuto scarsa possibilità di incidenza significativa in questo contesto, si è optato per un “focus”, momento e luogo di convergenza e di attenzione sul tema prescelto, che cerchi di fissare come in una “istantanea” un profilo criticamente definito dell’uomo, del poeta, del pensatore, còlto nel momento della scadenza settecentenaria della morte e fermato in un sobrio ma denso volume di Atti che resti come un medaglione commemorativo dell’evento. Perciò è stato definito un sommario di interventi, affidati a pochi relatori in grado di delinearlo con tratti essenziali, quale è affidato alla seconda parte del volume; nella prima, trovano posto gli interventi e i messaggi di saluto delle Autorità intervenute alla manifestazione. Un volume compatto, che vuole rendere un estremo omaggio al grande Poeta che ha saputo, come scrive Curtius, sovrastare con la sua statura i secoli.
18,00 17,10

Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento. Volume Vol. 3

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 2022

pagine: 480

Con questo terzo volume si completa la serie relativa al Cinquecento del repertorio degli Autografi dei letterati italiani. Frutto di un lavoro pluriennale da parte di molti studiosi, il volume offre 28 schede relative ad altrettanti autori di rilievo della letteratura italiana del Rinascimento. Ciascuna scheda, secondo quella che è l'impostazione dell'intero progetto, offre una breve presentazione in forma discorsiva e un censimento analitico di tutti i manoscritti autografi e di tutti i volumi postillati di ciascun autore; a questi dati vengono accostate alcune tavole con riproduzioni degli esempi della scrittura, per favorire in futuro ulteriori ricerche e attribuzioni. In questo terzo volume, in particolare, meritano di essere sottolineate le schede relative a Leonardo da Vinci, a Ludovico Ariosto, a Giovanni Della Casa, a Torquato Tasso, schede molto ampie che offrono una storia della tradizione delle opere per questi autori, e che insieme approfondiscono alcuni dei manoscritti più celebri del Rinascimento, dai codici di Leonardo ai frammenti autografi di Ariosto e Tasso.
76,00 72,20

Lettere. Volume Vol. 1-2-3

Niccolò Machiavelli

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Salerno

anno edizione: 2022

pagine: 2164

Il volume raccoglie, in tre tomi, il carteggio privato di Niccolò Machiavelli, comprendente 82 lettere sue e 272 missive di corrispondenti. Si tratta di testi che apportano un contributo determinante per la conoscenza della biografia, della personalità e della cultura di Machiavelli, oltre che della storia fiorentina e italiana nel primo quarto del XVI secolo. Il carteggio, infatti, copre gli anni 1497-1527, correndo parallelo da un lato all'attività cancelleresca e politica del Segretario, dall'altro - dopo il 1512 - alla stesura delle sue opere maggiori; e le corpose corrispondenze con Francesco Vettori e con Francesco Guicciardini (che costituiscono buona parte delle lettere degli anni 1513-1527) aprono squarci illuminanti sulle vicende diplomatiche e politiche dell'Italia e dell'Europa negli anni che videro il progressivo assoggettamento della Penisola alle potenze straniere e l'affermazione dell'autorità imperiale, nonché, a Firenze, l'inasprimento del regime mediceo prima della sua improvvisa caduta e dell'effimera esperienza dell'ultima repubblica. Di grande rilievo è anche il pregio letterario di molte epistole: se quelle scambiate tra Machiavelli e Vettori spiccano per la sapiente alternanza di rigorose analisi politiche, resoconti (ora ironici, ora amari, ora malinconici) della propria condizione, raffinati squarci lirici e saporosi inserti novellistici, brillanti scrittori di lettere si rivelano anche altri corrispondenti del Segretario, tra i quali - oltre naturalmente al Guicciardini - Biagio Buonaccorsi, Agostino Vespucci, Filippo de' Nerli e Filippo Strozzi. Condotta da una nutrita équipe di filologi e di storici, questa è la prima edizione critica delle lettere familiari di Machiavelli, delle quali viene nuovamente costituito il corpus su rigorose basi filologiche e storiografiche (fissandolo a 354 epistole complessive, grazie anche a nuovi ritrovamenti, soprattutto di autografi e di lettere di corrispondenti), viene pubblicato il testo con apparato (correggendo sul fondamento di tutti i testimoni, alcuni dei quali per la prima volta reperiti in questa occasione, i numerosi errori delle edizioni precedenti) e viene fornito un ampio ed esaustivo commento storico, letterario e linguistico. Ogni lettera è inoltre preceduta da un cappello introduttivo che la inquadra nel suo contesto storico-biografico e che ricostruisce le vicende della sua trasmissione manoscritta e a stampa. Le lettere sono seguite poi da una ricca serie di appendici nelle quali trovano posto minute, lettere ufficiali di vario genere, lettere scritte da Machiavelli per conto di altri, testi para-epistolari e documenti inerenti la biografia del Segretario (tra cui i suoi due testamenti). Corredano e completano i tre tomi, infine, un'introduzione generale, uno studio della tradizione manoscritta e della fortuna editoriale delle lettere, la Nota ai testi e la Nota linguistica, oltre agli indici (delle lettere, degli autografi, dei corrispondenti e dei nomi).
210,00 199,50

White Mirror. Le serie tv nello specchio della letteratura

Gian Mario Anselmi

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno

anno edizione: 2022

pagine: 168

Che cosa c'entra Gadda con Zerocalcare? E come può essere accostato Giacomo Leopardi al protagonista di una Serie TV come "True Detective", o i personaggi di "Game of Thrones" al pensiero di Machiavelli? Insomma cosa c'entra la letteratura – in particolar modo italiana – con la forma di intrattenimento oggi dominante al mondo? Eppure c'è un filo rosso che lega la serialità televisiva e gli scrittori del canone occidentale, un filo seguendo il quale è possibile risalire da Netflix ai classici o, per dirla in altri termini, da "Black Mirror" – lo schermo nero dei nostri dispositivi video – alla pagina dei libri, ovvero lo specchio bianco della nostra civiltà. L'autore di questo saggio prova a seguire quel filo, raccontando la storia di un rapporto unico e speciale, quello dell'incontro tra due espressioni artistiche apparentemente distanti, l'una antichissima, l'altra modernissima, ma piú vicine di quanto non sembri. Per comprendere come nasca l'universo narrativo seriale in cui siamo immersi non è stato composto un dizionario o un'enciclopedia di titoli, ma un racconto in cui l'intreccio tra letteratura e Serie televisive dà luogo a uno scambio, un reciproco dare e avere che sta trasformando non solo le modalità della narrativa in quanto tale, ma il nostro immaginario contemporaneo e le idee che esso rappresenta in streaming. La sceneggiatura, le partiture drammaturgiche, la delineazione dei personaggi non sono mai state così decisive e così complesse come oggi per garantire la riuscita di una buona Serie, a qualsivoglia genere appartenga. E tutto ciò deriva dalla pratica letteraria di ora e del passato, dei grandi classici come dei romanzi popolari: ogni giorno questo rapporto si fa sempre più stretto ed esplosivo, tanto che, forse, non si può comprendere il successo di "Squid Game" senza comprendere la "Poetica" di Aristotele.
18,00 17,10

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