Libri di Antonella De Blasio
Narrazioni identitarie. Teorie e analisi nella letteratura del secondo millennio
Antonella De Blasio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 204
Questo studio propone una lettura comparata di alcune opere selezionate di Rachel Cusk, Eshkol Nevo, Sally Rooney, Olivia Laing, Nina Bouraoui e Ocean Vuong, sei voci narrative contemporanee che, attraverso configurazioni testuali ibride – e, in alcuni casi, autofinzionali –, interrogano i confini tra esperienza vissuta e mediazione discorsiva, tra autenticità e costruzione letteraria. Integrando le prospettive della narratologia cognitiva, della teoria dell’autofiction, degli studi queer e postcoloniali, le analisi mostrano come il sé narrante emerga da una continua negoziazione tra passato e presente, tra il bisogno di coerenza e la consapevolezza della trasformazione. L’identità, anziché costituire un’origine da svelare, si configura come un atto narrativo in divenire: relazionale, mobile, e profondamente generativo.
Sulla sinestesia. Passato e futuro
Antonella De Blasio
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2011
pagine: 272
Cosa significa riconoscere un colore nelle lettere dell'alfabeto o in una melodia, percepire un sapore mediante impressioni di tipo tattile? Si tratta di un particolare tipo di esperienza sensoriale, nota con il nome di sinestesia, che interessa una percentuale limitata di esseri umani e che negli ultimi anni ha ricevuto una grande attenzione nell'ambito delle scienze cognitive e delle neuroscienze. Ma la sinestesia è anche un procedimento retorico basato su un trasferimento di significato tra due o più sistemi sensoriali. Coniugando le ricerche sulla percezione cross-modale agli studi linguistici e alle teorie antropologiche che mettono in relazione la sensorialità alla cultura, si cerca di indagare lo statuto semiotico della sinestesia in quanto segno motivato dalla fisicità percettiva. Nella cultura contemporanea sono soprattutto i sistemi immersivi e altamente multimodali del digitale a inaugurare riflessioni cruciali, anche perché le esperienze polisensoriali offerte dagli ambienti videoludici e dalla realtà aumentata rappresentano oggi un ritorno ai sensi e al corpo, a lungo trascurato.
Bambini, abbecedari, giocattoli
Walter Benjamin
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2010
pagine: 130
Come giocano i bambini? In che modo riescono a utilizzare i materiali di risulta di un processo produttivo del tutto funzionale alla vita degli adulti in una Wonderland per noi inimmaginabile, nel paese degli incanti in cui tutto è possibile? E perché anche gli adulti non possono trasformare un libro in un oggetto metamorfico, come i bambini facevano con i sillabari dell'Ottocento? Nostalgico e di un'intelligenza fluorescente, Walter Benjamin è spesso tornato su questi interrogativi, raccontando la propria infanzia, recensendo volumi e mostre dedicati ai giocattoli, collezionando egli stesso abbecedari dimenticati. I contributi raccolti in questo volume ricostruiscono le tappe fondamentali dell'interesse di Benjamin per il mondo ancora pulsante dell'infanzia, documentano i suoi interventi contro impostazioni pedagogiche troppo anguste o razionalistiche, e illuminano il significato degli oggetti di gioco, con cui il bambino, al pari del collezionista, istituisce un autentico rapporto feticistico.