Libri di Antonino Astone
La divisione ereditaria
Antonino Astone
Libro: Copertina rigida
editore: Giuffrè
anno edizione: 2022
pagine: 356
L'indagine, premessa la stretta correlazione esistente tra comunione e divisione, dedica ampio spazio, nella trattazione che precede l'esame delle singole previsioni normative in materia, alla natura giuridica della divisione, in particolare all'alternativa dichiaratività-costitutività, anche in ragione dell'orientamento giurisprudenziale, che ha attribuito alla divisione causa attributiva e distributiva, quale atto inter vivos assimilabile a quelli aventi natura traslativa. La divisione diviene così il titolo di acquisto dei beni assegnati in proprietà esclusiva ai condividenti ed il fondamento giustificativo della loro attribuzione patrimoniale. Le conseguenze sul piano applicativo sono rilevanti, specie in materia di pubblicità, producendo la trascrizione della divisione l'effetto di cui all'art. 2644 c.c. Sullo sfondo dell'indagine vi è tuttavia la consapevolezza del ridimensionato ruolo che oggi riveste il fenomeno successorio nella trasmissione della ricchezza, la quale avviene spesso mediante il ricorso a strumenti diversi dalla successione mortis causa, specie quando si tratta di patrimoni di rilevante valore. Aspetto questo che si riverbera inevitabilmente sulla conseguente attività di divisione dei beni caduti in successione.
Sospensione dalla successione e indegnità a succedere. L’orizzonte ermeneutico dell’art. 463bis c.c.
Antonino Astone
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 130
Il volume affronta il tema della sospensione dalla successione, disciplinata dall'art. 463bis c.c., introdotto dall'art. 5 della legge 11.01.2018, n. 4.
Situazioni di fatto e schemi legali. La delimitazione della categoria
Antonino Astone
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2017
pagine: 218
Il trasferimento del credito. Artt. 1260-1267
Antonino Astone
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2014
pagine: XVIII-342
L'autonoma rilevanza dell'atto illecito. Specificità dei rimedi
Antonino Astone
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: 262
La formulazione dell'art. 2043 c.c., come quella di ogni proposizione giuridica, sia pure non senza eccezioni, richiama un rapporto logico di condizionalità tra un fatto ed un valore: l'atto illecito doloso o colposo, quale antecedente assiologico, del possibile - in concorso con l'elemento dell'ingiustizia- rimedio risarcitorio, effetto giuridico o valore condizionato dal verificarsi di un fatto. L'atto illecito, elemento centrale della proposizione temporale condizionante, una volta posto in essere - con la conseguente lesione di un interesse - prospetta alla comunità giuridica un'esigenza pratica cui deve darsi soddisfazione mediante la predisposizione di un apparato rimediale, che può sostanziarsi o nella prestazione risarcitoria, qualificata dalla modalità deontica del dovere, ove all'atto dannoso si accompagnino altri requisiti che completano la fattispecie della responsabilità, oppure in altre reazioni rimediali. Ed infatti, una indagine concernente i giudizi di responsabilità secondo il nostro diritto positivo consente di affermare che la risposta risarcitoria in alcuni casi prescinde dalla individuazione di un atto illecito, così come al verificarsi di questo non sempre trova applicazione una regola di responsabilità, confermandosi la necessità di una disamina che attribuisca nuovi spazi concettuali ed operativi alla categoria dell'atto illecito.