Libri di Antonino Blando
Storia e diritto. Il contrasto alla mafia siciliana dal secondo Ottocento ad oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 210
Lo studio multidisciplinare mette in luce variabili e costanti del contrasto alla mafia dal secondo Ottocento a oggi. Dall'epoca liberale all'età repubblicana si sono avvicendate cicliche fasi intorno al “paradigma mafioso”, definito, negato, ridefinito e influenzato dal potere politico, dal dibattito pubblico, dalle risposte legislative e giudiziarie, dalle dissertazioni degli specialisti. Muovendo dal poco esplorato rapporto fra l'evoluzione dei modelli sostanziali e processuali, si rintracciano i nessi fra tecniche di imputazione, fattispecie penali, dati probatori ed epiloghi processuali. Anche per il tramite di inedite fonti archivistiche, si chiariscono i tratti e le evoluzioni della struttura associativa, del suo riconoscimento nelle aule di Tribunale, mostrando il ruolo delle polizie, lo strumento del confino, il rapporto fra indagini e giudizio, l'utilizzo delle ablazioni patrimoniali ante litteram, il peso delle delazioni e il protagonismo delle difese tecniche. Lunghe fasi di impunità connotano un fenomeno protetto da uno schema interpretativo e culturale apologetico che è penetrato nelle Corti. Il racconto storico e le rigide categorie penalistiche si combinano nella successione di codici, facendo emergere documenti inediti, “processi maxi” sinora sfuggiti all'attenzione storiografica e, tra questi, quello celebrato nel 1938 a carico degli appartenenti alla “maffia dell'Agro palermitano”. Prefazione di Giovanni Fiandaca.
Altre modernità. Salvatore Lupo e la storia dell'Italia contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2024
pagine: 288
Salvatore Lupo è uno degli storici contemporaneisti italiani più brillanti. Con un particolare occhio alla Sicilia e al Mezzogiorno, si è occupato del processo di unificazione nazionale, del periodo liberale, del fascismo e degli anni repubblicani sino a oggi. Sempre attento alle dinamiche sociali ed economiche, oltre che a quelle politiche, ha svolto studi pionieristici sulla mafia, rifiutando di considerarla l’oggetto di una disciplina a sé, e quindi analizzandola con gli strumenti propri della storiografia. Dall’ampio ventaglio di interessi che ha caratterizzato la sua ricerca si sono sviluppate nuove e originali prospettive. Ed è a questa scelta – di leggere sempre nei termini della varietà e della complessità le trasformazioni che hanno caratterizzato la storia del Mezzogiorno contemporaneo e, a partire da essa, quella d’Italia – che fa riferimento il titolo del volume dedicatogli. I saggi di allievi, amici e colleghi, qui raccolti in occasione del suo pensionamento dopo il ventennale insegnamento presso l’Università di Palermo, si confrontano con questi grandi temi. Ci raccontano anche di alcuni dei passaggi più significativi dell’esperienza scientifica dello storico siciliano, come la formazione presso l’Università di Catania e la successiva partecipazione a una delle più innovative proposte storiografiche degli ultimi decenni, quella che ha fatto riferimento all’Istituto meridionale di storia e scienze sociali e alla rivista «Meridiana». Ne è derivato un quadro ricco, suggestivo e aggiornato, che copre l’intero arco cronologico della storia contemporanea.
I nemici della Repubblica. Mafia e terrorismo 1969-1993
Gabriele Licciardi, Antonino Blando
Libro: Libro in brossura
editore: Villaggio Maori
anno edizione: 2020
pagine: 248
Cosa collega mafia e terrorismo? Entrambi i fenomeni presentano analogie evidenti. Esistono, però, punti di contatto inediti più profondi rispetto alle pallottole e al sangue, secondo la lucida analisi dei due giovani storici, autori di questo saggio. I pentiti, ad esempio, assumono un ruolo chiave nell'ottica di riflessione che non trascura alcun particolare giudiziario: si tratta di collaboratori dello Stato o rivoluzionari disillusi che vogliono solo evitare il carcere a vita? Un libro a due «velocità» capace di sollevare interrogativi cruciali sui fenomeni criminali più sanguinosi della storia della Repubblica italiana e che restituisce un’immagine puntuale e dettagliata dello sgomento che pervase l’opinione pubblica dando definizione concreta ai nemici dello Stato. Spesso la distanza temporale dai fatti e l’analisi a posteriori sono in grado di indicarci – anche solo parzialmente – direzioni più convincenti.