Libri di Antonio Boccuccia

L'avvocato Gioacchino Pasca e sua moglie, il medico Cesarina Salustri, sono protagonisti della storia, alle prese con un omicidio complicato, specchio della complessità della vita. Sullo sfondo i primi Campionati mondiali di calcio in Uruguay e la condizione degli emigranti italiani diretti in Sud America.

Amiamo guardare in alto, nel cielo, perché vogliamo conoscere il mistero dell'universo. Questo romanzo racconta un viaggio nel Seicento accompagnando, mano nella mano, Galileo Galilei nel corso della sua vita pubblica e privata, conoscendo filosofi, streghe, astrologi, assassini, cardinali e papi.

"Dichi bene, Giò, ma er Colombo vero, Ce lo sai bene che portava er ciuffo, La pelle bianca cor ritmo d'un nero, Porca l'oca, regà, quant'era buffo! 'Ol rait mamma' diceva e mescolava, Cauntri bollìto 'nsieme ar Ritm end Blus, Co' 'Gud Rockin Tunàit' ce ballava, E schitarava co' 'Blu Suede Scius'. Ho sempre amato La scoperta dell'America di Cesare Pascarella. Ho così preso lo spunto dai cinquanta sonetti del poeta romanesco, per scrivere una mia storia. La Magica Storia del Rock. Ho circoscritto temporalmente il racconto cominciando dalla metà degli anni cinquanta, con la nascita del mito di Elvis Presley, per finire con il festival di Woodstock (15 - 18 agosto 1969). I narratori sono Giorgio, Franco, Sergio e Ugo, tutti componenti della band denominata "I Ciuffi volanti" che, non più giovanissimi, si scambiano reciprocamente i loro ricordi dei grandi miti del rock".

Un romanzo intenso e coinvolgente che racconta, attraverso le storie del giovane Lorenzo, le comuni vicende umane, cogliendone il lato intimo, più profondo. E in questo mondo l'ordinario diventa straordinario e ciò che appare è sempre qualcos'altro. La pienezza materiale crea vuoti affettivi, la vita di strada insegna a vivere di soli sorrisi, sguardi, parole. Il percorso del protagonista e di chi lo circonda commuove e fa riflettere, senza mai negare l'occasione di sorridere.

Una danza tra luce e ombra, tra sogno e incubo, sul palcoscenico della realtà, sotto riflettori che si accendono e si spengono. C'è polvere nell'aria, quando la scenografia viene smontata e tutto torna a un banale vuoto. Lo sfavillante mondo dello spettacolo, fatto di copertine lucide e di lustrini, o quello del calcio, dove la ricchezza e la passione si confondono. E in tutto questo... l'ironica, assurda, grottesca, sadica fugacità del successo, il suo fascino irresistibile, quasi letale. Dietro le quinte, dove gli occhi della gente non arrivano, scorrono frenetiche vite in sordina, come ingranaggi di un marchingegno immenso che tutti sovrasta. E seguendo le orme dei protagonisti, una donna su tutti, entreremo in un'intimità fragile e magnifica.

Roma, anni Sessanta: Fabrizio e Cristina sono i protagonisti di un sogno chiamato amore e sembra che nessuna preoccupazione possa oscurare questo meraviglioso periodo della loro vita. Un lavoro sicuro, il sostegno della famiglia, il matrimonio: manca solo la nascita di un figlio per rendere la loro esistenza perfetta. La maternità è il più grande desiderio di Cristina ma il destino imprevedibile ha in serbo ben altro: il passato riemerge rendendo difficile il presente e un'incognita il futuro. "Zero virgola zero due per cento" è un romanzo che invita a riflettere su alcune questioni fondamentali della vita, sul modo in cui un evento imprevisto possa alzare quel velo di opacità che rende incerta e complicata più del previsto l'esistenza umana.

Le più belle verità si nascondono sotto i piedi e le scarpe servono a proteggerle". Nazareno, figlio di un ricco industriale dedito a fare soldi e a litigare con la moglie, è un ragazzo abituato ad abbandonarsi a riflessioni misteriose, spinto da un'innata ed insopprimibile vocazione poetica. Lorenzo, suo amico fraterno, vive al contrario in una famiglia d'oro, che lo riempie d'affetto in mancanza di altri beni. Le differenze di classe non sono un ostacolo all'amicizia tra i due. Lo è invece il mondo, con le sue regole spietate, le sue devastanti tentazioni. Anche in un paesino lontano dalle tensioni sociali degli anni Settanta. A renderli ancora più affiatati, si unisce un Pinocchio parlante - che viaggerà molto, da Roma all'Africa -, ricordo nostalgico di un passato che non c'è più, di un periodo della vita in cui il gioco ignora il peso delle responsabilità. "Una cioccolata calda" è un romanzo che mette al centro i sogni di una gioventù spesso piegata dagli eventi contrari a dall'intrusione cinica del mondo adulto. Una gioventù che perde molto nella vita reale, ma che non smette di guardare con intensità al mondo circostante. Con ottimismo, o un semplice sorriso.

Stefano è un amabile uomo di ottantacinque anni, orgoglioso non tanto della sua veneranda età, ma di essere nato lo stesso giorno di papa Wojtyla, dettaglio che ama raccontare a tutti. È solo, perché sua moglie Iolanda se n'è andata cinque anni fa ed i suoi tre figli, l'ombroso Luca, la vulcanica Federica e l'affabile Luigi, sono presi dalle loro vite. L'esistenza di Stefano scivola via tra un ricordo del passato ed il rito di una ricca colazione che addolcisca il presente, tra l'amara ironia dei versi di Trilussa e le scorribande con l'amico Giorgio. Ecco però che questa rassicurante routine quotidiana viene scossa dall'apparizione di un misterioso sorriso che dona un significato nuovo ai suoi giorni mentre il mondo tende l'orecchio alle notizie in televisione riguardanti gli ultimi aggiornamenti sul preoccupante stato di salute di Giovanni Paolo II.