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Libri di Antonio Brancaforte

La laicità dell’idea di Dio. La performatività dell’argomento ontologico nell’Assoluto Realismo. Dio e la problematicità e altri scritti. Volume Vol. 2

La laicità dell’idea di Dio. La performatività dell’argomento ontologico nell’Assoluto Realismo. Dio e la problematicità e altri scritti. Volume Vol. 2

Antonio Brancaforte

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 272

Per dimostrare l’esistenza di Dio occorre partire dall’idea di Dio. Se tale idea fosse analogica (del finito) verrebbe meno la necessarietà dell’inferenza: il finito presupporrebbe l’Infinito. Per l’Assoluto Realismo l’idea di Dio è l’idea dell’Essere trascendente. Infatti l’idea dell’essere, l’«essere» alla coscienza, è necessaria perché costituente la coscienza (non decidiamo noi di avere qualcosa alla coscienza, cioè di trascendere il dato). Ora, in quanto necessaria non può essere idea di nulla per cui deve sussistere necessariamente la Realtà di cui è idea: è idea dell’Essere, costituente il trascendentale che permette alla mia coscienza di trascendere il trascendibile. L’idea dell’Essere è un id quo (non un concetto presupponente già il trascendimento) che, nella mediazione originaria, fonda necessariamente la coscienza (trascendimento del dato) e la libertà (l’intervallo della scelta). Ma la certezza della Realtà dell’idea dell’Essere è laicamente «vuota di esperienza di realtà»: con la certezza di Dio, non si dà l’esperienza di Dio. L’esperienza di Dio è possibile solo con la libertà (con una scelta di fede) che la stessa idea di Dio pone in quanto dispositivo.
20,00

La portata metapolitica dell'assoluto realismo. Vincenzo La Via essenzializza Rosmini

La portata metapolitica dell'assoluto realismo. Vincenzo La Via essenzializza Rosmini

Antonio Brancaforte

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2020

pagine: 320

Chiedersi se libertà e metafisica siano compatibili è interrogarsi sul rapporto tra Verità e libertà. La risposta teoretica dell'Assoluto Realismo di Vincenzo La Via è l'affermazione della relazione ontologica in atto, escludente ogni presupposizione analogica della Verità e della libertà. Ma quale libertà è mai questa che è posta con la Verità e rende in atto efficace la Verità? È la libertà ontologica in atto, l'«Io» concreto (persona è libertà) posto dal trascendentale, dall'idea dell'Essere rosminiana depurata da ogni apriori. La Verità deambula solo con questa libertà unica e in atto, non analogica. È una libertà che ha portata metapolitica perché pone sempre, in quanto ontologica, una situazione in una struttura di potere in atto. È, dunque, un dispositivo metapolitico, una crasi di metafisica e politica: metafisica nell'azione.
24,00

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