Libri di Antonio Mileo
L'eroe fuori luogo. La struttura dello spazio nella «Gerusalemme liberata» (con repertorio iconografico)
Antonio Mileo
Libro: Copertina morbida
editore: Paolo Loffredo
anno edizione: 2020
pagine: 276
Il nucleo narrativo della Gerusalemme liberata è l'assedio della città. La struttura essenziale, espositiva e spaziale, del poema si delinea, pertanto, nel costante tentativo degli eroi di varcare determinati confini e di entrare, così, nella città fortificata. Allo spazio epico della guerra si contrappone quello dell'amore che è sempre luogo della natura, lontano dal centro del racconto e caratterizzato da elementi tipici della poesia pastorale. Spesso, in questa opposizione in cui allo spazio epico corrisponde la fedeltà ai valori cavallereschi, lo spazio della natura è il luogo dell'inganno. Eppure, il mondo bucolico è metafora di più profondi e complessi percorsi esistenziali e concettuali. Ne è prova l'episodio della fuga di Erminia, dove la giovane, spinta da passioni difficili da gestire, agisce e rompe gli equilibri, portando allo scoperto Tancredi e diventando protagonista di uno degli episodi più discussi della letteratura italiana.
Struttura e funzione del monologo nel teatro terenziano
Antonio Mileo
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 200
Nella storia degli studi sul teatro romano poca attenzione è stata riservata finora all'analisi del monologo nelle commedie terenziane e il debole interesse della critica è stato motivato attraverso la presunta "avversione" del poeta verso questo espediente drammaturgico. Un'attenta lettura delle Commedie rivela, invece, il ricorso costante di Terenzio al monologo e perfino l'uso di una tecnica raffinata. Il poeta sfrutta, infatti, a pieno le possibilità drammaturgiche che il monologo gli offre, se ne serve con accortezza stilistica e consapevolezza, e impiega questo strumento con diverse funzioni sceniche. Negli spettacoli terenziani il monologo arriva ad acquisire caratteristiche innovative, specchio di una nuova idea di teatro e segno ulteriore dell'originalità di Terenzio rispetto ai suoi modelli.