Libri di Armando Pitassio
La federazione perduta. Cronache e riflessioni sulla dissoluzione della Jugoslavia
Armando Pitassio
Libro: Copertina morbida
editore: Morlacchi
anno edizione: 2021
pagine: 408
Il 26 giugno 1991 con l'intervento dell'esercito federale jugoslavo contro la repubblica di Slovenia, che aveva dichiarato la sua indipendenza, si apriva la triste pagina delle guerre jugoslave legata alla dissoluzione della Jugoslavia. Nello stesso anno il crollo del regime comunista albanese, ultimo in Europa, offriva un ulteriore elemento di instabilità alla regione balcanica. Su quello che è avvenuto nei Balcani occidentali nell'ultimo decennio del secolo scorso tanto è vivace il dibattito storiografico quanto scarsa appare essere l'attenzione dell'opinione pubblica. L'autore ha seguito a più riprese il dramma che si andava consumando nella regione, ponendo in discussione l'artificiosità o meno dell'esistenza della Jugoslavia, cercando di individuare le cause profonde della dissoluzione dello stato federale, rifiutandosi di trovare facili capi espiatori, mettendo in luce i danni provocati dai conflitti. Al centro della sua indagine il tema della costruzione della nazione e dello sviluppo dei nazionalismi nel contesto balcanico.
Storia della Bulgaria contemporanea
Armando Pitassio
Libro: Libro in brossura
editore: Aguaplano
anno edizione: 2012
pagine: 288
La Bulgaria fu uno degli ultimi stati a nascere dalla dissoluzione dei domini ottomani sul continente europeo. Il suo destino fu fin dall'inizio segnato da un lato dal perseguimento di "giusti" confini entro i quali riunire genti e territori ritenuti, a torto o a ragione, bulgari, dall'altro dalla necessità di adeguarsi ai livelli di sviluppo europei occidentali. Durante i primi sessant'anni di vita indipendente del paese, i programmi irredentisti dei gruppi dirigenti trascinarono la Bulgaria in ripetute avventure militari disastrose, ritardandone la modernizzazione e creando una profonda frattura tra le poche città e le campagne abbandonate all'arretratezza e alla miseria. L'occupazione sovietica favorì l'avvento di un regime comunista che stroncò i vecchi gruppi dirigenti e applicò il modello economico e politico staliniano. Con la caduta del regime, la Bulgaria è precipitata in una situazione economica disastrata nella quale abili politicanti, malavita organizzata, corruzione diffusa hanno prosperato, deludendo le aspettative dei cittadini, che si ritraggono progressivamente dall'impegno politico nonostante il tanto auspicato ingresso del paese nell'Unione Europea.
Storia dell'Europa Orientale
Armando Pitassio
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2011
Alla fine delle guerre napoleoniche un'amplissima area del continente europeo era divisa tra quattro grandi realtà statuali: l'impero ottomano, l'impero asburgico, l'impero russo ed il regno di Prussia. Due secoli dopo, su quella stessa area, gli stati sono poco meno di una trentina. Se si confronta questa realtà con quella dell'Europa centro-occidentale appare evidente quanto diversa sia stata la storia di queste due parti di Europa per quanto riguarda la formazione ed il consolidamento dell'istituzione statuale. A partire da questa osservazione elementare nasce lo stimolo a presentare, sia pure a grandi linee, il percorso attraverso il quale l'area Europea Orientale nel giro di due secoli è giunta ad una tale frammentazione statuale: dalle grandi migrazioni di popoli e dalla formazione dei primi stati medievali alla penetrazione del cristianesimo, dal consolidamento di strutture imperiali alla sopravvivenza al loro interno di differenze linguistiche, religiose e amministrative funzionali alla successiva nascita di stati-nazione, dall'arretratezza economica allo sviluppo, diffusione e crollo del comunismo.