Libri di Asma Gherib
La pace è più profonda dei mari
Sabri Yousef
Libro: Libro rilegato
editore: Arianna
anno edizione: 2017
pagine: 128
"La pace è il dialogo tra uomo e natura. Tra amore e sole sorto. È la mia unica compagna di vita e la lingua dalle radici ben salde che dal profondo grembo della terra raggiungono le sommità dei cieli. La pace è la linfa dell’equilibrio cosmico, il sorriso di Dio e la voce della giustizia in mezzo a un mondo fatto di pietra!" Sabri Yousef. "Sayyidah e Sabri ambedue sono una sinfonia che simboleggia l’armonia del cosmo. Le dita del figlio assomigliano alle dita della madre e, di conseguenza, ogni volta che Sabri si mette a scrivere o a dipingere vede rispecchiarsi l’anima della madre in tutto il suo operato. Sayyidah ha insegnato al figlio come le rose non sono la cosa più importante della vita ma ciò che conta è il modo con il quale vengono ammirate sia le rose che l’intero universo della cui bellezza l’Uomo non è che un’immagine riflessa, tanto è vero che se solo venisse sfiorato con le dita un piccolo fiore cresciuto nel bosco è come se si toccassero stelle e cielo, perché tutto è uno". (Asma Gherib)
Tango e null'altro
Asma Gherib
Libro: Copertina morbida
editore: Arianna
anno edizione: 2014
pagine: 224
La dimora delle quindici prostrazioni. Ediz. italiana e araba
Asma Gherib
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2013
pagine: 180
Il conciso canzoniere della poetessa contiene varie caratteristiche delle maqamat, dalla mistica alla musica. I tòpoi utilizzati nel divan della Gherib si riscontrano abbondantemente fra le opere della mistica islamica in entrambe le sue lingue principali, cioè il persiano e l'arabo. "La dimora delle quindici prostrazioni" dal punto di vista prosodico è un componimento moderno e i versi non seguono le regole della metrica quantitativa della letteratura classica arabofona. Probabilmente tra i vari temi presenti nella poesia della Gherib, il più interessante da trattare in questa breve introduzione è il dialogo surreale che emerge ampiamente nel corso del divan. Si tratta di domande, risposte, apostrofi e dialoghi esoterici che si svolgono fra i vari personaggi presenti nell'opera: ad esempio, tra la poetessa e il Signore, oppure il Veglio, o comunque un'altra esistenza suprema; personaggi sconosciuti e misteriosi che interloquiscono fra loro medesimi con un linguaggio pieno di riferimenti mistici e trascendentali. Per quanto riguarda la retorica, il canzoniere è abbastanza denso, con similitudini, allusioni, metafore, ripetizioni e paronomasie facilmente rintracciabili; ma in questo quadro retorico la figura più rilevante è l'allegoria. Un percorso che invita il lettore a scoprire lo splendore di un reame ignoto, situato tra l'Oriente e l'Occidente, la luce e l'oscurità, la realtà e l'immaginazione, lo spirito e la materia.